Faringotonsillite: sintomi, cause e trattamento

In genere la faringotonsillite provoca mal di gola, mal di testa e malessere generale. Ha natura virale o batterica e il trattamento viene stabilito in base all'agente responsabile.
Faringotonsillite: sintomi, cause e trattamento

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

La faringotonsillite è una patologia molto frequente, che consiste in un’infezione a carico della laringe e delle tonsille. Nella maggior parte dei casi è provocata da un virus, ma l’eziologia può essere anche batterica. Ne consegue che i sintomi variano in una situazione o nell’altra.

Nei bambini di età inferiore ai tre anni è molto raro imbattersi in una faringotonsillite batterica. In genere la patologia si manifesta durante i mesi invernali, quando i virus hanno maggiori probabilità di infettare.

Anche gli adulti possono essere colpiti da questa malattia. Si tratta di un quadro benigno che generalmente si risolve in breve tempo, ma che talvolta può causare complicazioni. In questo articolo spieghiamo quali sono le sue cause, i sintomi e il trattamento.

Quali sono le cause della faringotonsillite?

Come per il raffreddore, molte persone pensano che la faringotonsillite si verifichi in seguito a episodi come mangiare un gelato, camminare a piedi nudi o non coprirsi a sufficienza. In realtà, non è così. Si tratta di una patologia infettiva a seguito del contatto con un virus o un batterio.

La maggior parte dei contagi avviene attraverso l’aria, per mezzo delle goccioline (droplet) che emettiamo quando tossiamo o starnutiamo. Possono essere dovuti anche al contato diretto con una persona infetta. I microrganismi che provocano con maggiore frequenza la faringotonsillite sono i seguenti:

  • Virus: rappresentano la causa principale. Tra questi, presentano la prevalenza più alta l’adenovirus, il virus di Epstein-Barr e il rinovirus.

Tuttavia, molti altri microrganismi possono provocare la faringotonsillite. Il medico dovrà distinguere, mediante l’osservazione dei sintomi o l’esecuzione di alcuni esami, se si tratta di un virus o di un batterio.

Osservazione della gola.
La faringotonsillite è molto comune in età infantile.

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Quali sintomi provoca?

I sintomi della faringotonsillite variano in funzione della sua origine, virale o batterica. Ciononostante, in entrambi i casi questa infezione tende a essere accompagnata da febbre, mal di gola e mal di testa.

La faringotonsillite virale ha inizio gradualmente. I sintomi assomigliano a quelli di un raffreddore e comprendono malessere generale poco intenso, febbre leggera e stanchezza. Le tonsille e la faringe sono di solito arrossate e infiammate.

Quella di origine batterica, invece, è più intensa. Inizia all’improvviso, con febbre alta e malessere. I gangli cervicali tendono a infiammarsi e le tonsille presentano spesso pus in superficie. Allo stesso modo, possono comparire macchie rosse nel palato e, a volte, esantema cutaneo.

Faringotonsillite: osservazione della faringe.
La faringotonsillite batterica provoca la comparsa di pus sotto forma di placche.

Qual è il trattamento per la faringotonsillite?

Normalmente, grazie ai sintomi è possibile risalire alla causa della faringotonsillite. Il medico dovrà esaminare la gola per verificare la presenza di pus nelle tonsille e valutare il grado di infiammazione. Ciononostante, non sempre è facile identificare l’agente responsabile.

Questa identificazione è importante, perché il trattamento varia in base alla causa che ha determinato la comparsa della patologia. Per questa ragione, a volte si effettua un’analisi microbiologica.

A tale scopo, è possibile eseguire un test rapido di rilevamento antigenico. Questo test consente di sapere se si tratta di Streptococcus pyogenes. Inoltre, è possibile prelevare una coltura di essudato faringeo; si tratta, però, di un procedimento molto più lento.

Una volta scoperto se l’origine è virale o batterica, si sceglie il trattamento adeguato. Nel caso in cui l’origine sia batterica, di solito si prescrive l’uso di un antibiotico. Si tratta quasi sempre di penicillina per via orale, da assumere per una settimana o dieci giorni.

Nel caso in cui la faringotonsillite sia di natura virale, non si prescrivono antibiotici. Qui risiede l’importanza di distinguere tra una e l’altra causa, perché, se si prescrivono degli antibiotici senza che questi siano necessari, si creano delle resistenze nei microrganismi. In questi casi, ci si limita a consigliare, semplicemente, l’uso di antinfiammatori non steroidei (FANS) per alleviare il dolore.

L’aspetto più importante di cui tenere conto è che, di fronte a qualsiasi dubbio, è necessario consultare il medico. Bisogna evitare di assumere farmaci non necessari e che in queste situazioni non sono indicati.


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