Le fasi del sonno: quali sono e cosa accade?

Stranamente, la scienza ha ancora molte domande sulla vera natura e funzione del sonno. Quello che si sa è che mentre dormiamo si verificano una serie di cambiamenti che, a loro volta, determinano diverse fasi del sonno.
Le fasi del sonno: quali sono e cosa accade?

Ultimo aggiornamento: 09 agosto, 2022

Mentre dormiamo si susseguono diverse fasi del sonno, contraddistinte da precisi cambiamenti. Molte persone credono che il sonno sia un momento di inattività simile alla letargia. Nulla di più lontano dalla realtà, dal momento che si verificano diversi processi fisiologici.

È stato possibile dimostrare il susseguirsi di diverse fasi del sonno grazie a esami medici quali l’elettroencefalogramma, l’elettromiogramma e l’elettrooculogramma. Questi mostrano la diversa conduttività elettrica della pelle, la frequenza respiratoria e la frequenza cardiaca tipica di ogni fase.

Purtroppo, alcune persone non riescono a portare a termine tutte le fasi del sonno, motivo per cui si svegliano stanche e si sentono assonnate durante il giorno. Ciò causa diversi problemi. Ne consegue che il completamento dei diversi cicli del sonno è essenziale per assicurare il corretto equilibrio mentale e fisico.

Aspetti generali sulle fasi del sonno

Il sonno non è un processo lineare, bensì ciclico. In altre parole, le diverse fasi del sonno si susseguono una dopo l’altra in modo sequenziale. Si inizia con uno stato di intorpidimento, fino a raggiungere il sonno più profondo. In seguito, si torna al punto di partenza e il ciclo si ripete.

Ogni ciclo completo di sonno dura tra i 90 e i 100 minuti. Una normale notte di riposo comprende da quattro a sei fasi del sonno, che si susseguono sempre nello stesso ordine.

In linea di principio, il sonno si divide in due fasi principali. La prima prende il nome di fase di sonno lento, o fase non-REM. La seconda è caratterizzata da una spiccata attività cerebrale ed è nota come fase REM. La parola REM si riferisce all’acronimo inglese di Rapid Eye Movements, ovvero: movimento rapido degli occhi.

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Caratteristiche del sonno lento

La fase non-REM è chiamata a sonno lento perché corrisponde al momento in cui il cervello presenta onde lente. Rappresenta la fase di transizione tra lo stato di veglia e quello di sonno. Predomina uno stato di sonno leggero, con respirazione attenuata.

Non dormiamo davvero, piuttosto ci troviamo in uno stato di torpore o assopimento. Percepiamo ancora in sottofondo i suoni dell’ambiente e siamo solo parzialmente disconnessi da ciò che accade intorno a noi.

Questa fase dura in totale circa 15 minuti a partire dal momento in cui chiudiamo gli occhi. Il sonno effettivo, tuttavia, è di circa 5 minuti.

Quali sono le fasi del sonno non-REM?

Il sonno lento, o sonno non-REM, è diviso in quattro fasi, ognuna con le sue caratteristiche. Queste sono:

  • Addormentamento o fase I. Dura circa 10 minuti. Il tono muscolare diminuisce e i movimenti degli occhi diventano lenti. In alcuni casi, all’inizio e alla fine di questa fase si verificano allucinazioni. Corrisponde al 5% del sonno totale.
  • Sonno leggero o fase II. Si attivano i meccanismi di prevenzione del risveglio. Il ritmo cardiaco e respiratorio diminuisce. I movimenti oculari scompaiono e il sonno comincia a essere ricostituente, anche se non completamente. Questa fase corrisponde a circa il 50% del sonno.
  • Transizione al sonno profondo o fase III. La più breve di tutte le fasi del sonno, dura tra i due e i tre minuti. Il blocco sensoriale aumenta e il sonno diventa più profondo. Se ci dovessimo svegliare in questa fase, ci sentiremmo confusi. In questa fase non si sogna.
  • Sonno Delta o fase IV. Dura circa 20 minuti e raramente ci si sveglia in questa fase. Non si sogna, ma offre un sonno rigenerante, essenziale per il corpo e la mente.

La fase REM

Fase del sonno REM.

Durante la fase REM, o sonno con movimento rapido degli occhi, il cervello è piuttosto attivo, ma contemporaneamente tutti i neuroni motori sono bloccati. Questo significa che non possiamo muoverci.

Questa fase è anche conosciuta come “sonno paradosso”, proprio perché presenta questo contrasto tra un totale rilassamento dei muscoli, caratteristico del riposo, e un’intensa attivazione del cervello, tipica dello stato di veglia.

Questa è anche la fase in cui sogniamo e le immagini del sogno sono percepite come se fossero reali. Se ci svegliamo durante il sonno REM, ricorderemo chiaramente cosa stavamo sognando. O almeno ciò si verifica nell’80% dei casi. Se ci potessimo muovere, probabilmente trasformeremmo il sogno in azione.

La fase REM si manifesta più volte durante il sonno e varia nella durata. Per esempio, in un riposo di 8 ore, la prima volta dura circa 10 minuti e l’ultima 30-40 minuti. Inizia con una respirazione veloce e irregolare e poi conduce verso uno stato di sonno profondo.


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  • Fernández-Mas, R., Valdés, A., Martínez, A., Magdaleno, V., Almazán, S., Martínez, D., & Fernández-Guardiola, A. (2013). Visualización gráfica de las transiciones de las fases del sueño en el hombre: métodos de representación tridimensional.

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