La giornata Internazionale della Donna affonda le sue radici nel cammino intrapreso dalle donne e dai movimenti femministi di decenni fa. Nello specifico, nel 2020 si sono celebrati i 25 anni dalla conferenza di Pechino.
La conferenza di Pechino è stata la quarta conferenza mondiale sulle donne e si è svolta per la prima volta nel 1995. A seguito dell’evento e dei conseguenti dibattiti, è stata stilata una dichiarazione che ha segnato un prima e un dopo nella storia dei diritti femminili. La conferenza ha visto la partecipazione di oltre 15.000 partecipanti ufficiali e fino a 30.000 non ufficiali.
La conferenza di Pechino ha voluto la creazione di un’area apposita nell’ambito delle Nazioni Unite, dedicata alla problematica femminile. Così, nel 2010, è stato inaugurato l’ONU per le donne, (UN Women), un obiettivo molto importante raggiunto grazie a quella conferenza.
Quest’anno è stato scelto come argomento della Giornata Internazionale della Donna il seguente spunto di riflessione: “Faccio parte della Generazione della parità, dei diritti delle donne”. L’obiettivo è quello di sottolineare che la storia recente rappresenta un cambiamento generazionale, in cui l’eguaglianza e l’accesso ai diritti fondamentali da parte delle donne dovrebbe essere normale.
Ad ogni modo c’è ancora tanta strada da fare. I progressi sono importanti ma in merito al tema della salute sono ancora tanti gli obiettivi da raggiungere. I diritti delle donne nell’ambito della sanità possono e devono essere posti in primo piano.
Strumenti mondiali per le pari opportunità
Sia le Nazioni Unite che gli altri organismi internazionali di recente hanno attivato dei meccanismi, delle commissioni di lavoro e di studio e delle occasioni di incontro, allo scopo di riconoscere di fatto i diritti delle donne. La Giornata Internazionale della Donna ci ricorda:
- La Convenzione sull’eliminazione di qualsiasi forma di discriminazione nei confronti della donna: conosciuta come CEDAW, dal suo acronimo in inglese, si tratta di una dichiarazione formulata nel 1979 e approvata nel 1981. Si tratta di un piano d’azione che fissa i diritti inviolabili delle donne, tra cui quello alla salute.
- Consiglio sui diritti umani: nel 2010 è nato un gruppo di lavoro per lo studio del tema della discriminazione verso le donne, presente nelle leggi dei Paesi del mondo. Questo gruppo dipende dal consiglio dei diritti umani dell’ONU ed è responsabile di verificare se il corpo legislativo degli Stati sia conforme ai principi di eguaglianza.
- Comitato per l’eliminazione di ogni discriminazione contro la donna: nell’ambito sanitario la discriminazione c’è, sia nei confronti delle pazienti che verso le professioniste della sanità. Le misure che i Paesi prendono per combattere questa discriminazione devono essere sottoposte, sotto forma di rapporto e ogni quattro anni, a un comitato di esperti. Questi esperti hanno il potere di approfondire le azioni discriminatorie e di suggerire agli Stati delle misure da intraprendere.
Potrebbe interessarvi anche: Caratteristiche tipiche delle donne forti
Il diritto delle donne alla salute
L’istituzione della Giornata Internazionale della Donna non basta a fare un’analisi dei problemi che l’ambito sanitario presenta in quanto ai diritti femminili. Proprio per questo, il 28 maggio si celebra la Giornata Internazionale della Salute delle Donne, grazie a una proposta nata in seno all’America Latina.
Sappiamo che in molte culture il rapporto salute-malattia vissuto dagli uomini e dalle donne non è lo stesso. Il grado di accessibilità dei sistemi sanitari è diverso, il modo in cui uomini e donne ricevono assistenza pure, e lo è persino la possibilità di ottenere un titolo universitario in campo medico-sanitario.
Qualunque membro del personale sanitario, in qualunque parte del mondo, dovrebbe aver ricevuto una formazione in merito alla garanzia del diritto alla salute delle donne. Al tempo stesso, i sistemi sanitari dovrebbero dare la stessa importanza agli uomini e alle donne che fanno parte dell’equipe di professionisti. E questo vale soprattutto per i posti dirigenziali, che di solito sono prerogativa degli uomini.
La salute sessuale e riproduttiva nella Giornata Internazionale della Donna
L‘ambito sessuale e riproduttivo è un pilastro fondamentale della salute delle donne. Pensate che buona parte della diseguaglianza e dei problemi di accesso alla sanità riguardano i metodi contraccettivi, l’assistenza al parto e il monitoraggio di patologie oncologiche ginecologiche, come il cancro all’utero.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute sessuale e riproduttiva come uno stato di benessere fisico, mentale e sociale in merito a tutto ciò che riguarda l’apparato riproduttivo, le sue funzioni e i suoi processi. Questo include anche il diritto ad avere una vita sessuale soddisfacente e vissuta in libertà.
La Giornata Internazionale della Donna e la sua difesa delle pari opportunità intende tutelare la salute sessuale e quella riproduttiva. Le donne dovrebbero avere accesso ai metodi contraccettivi da loro preferiti in qualsiasi momento. Al tempo stesso, non dovrebbero dover avere a che fare con pregiudizi in merito alla loro scelta da parte dei professionisti della salute.
Questo include anche i cosiddetti parto e gravidanza umanizzati, con il rispetto dei diritti della donna. Ad oggi, ci sono ancora molte donne che subiscono maltrattamenti psicologici durante la gravidanza, perpetrati dai medici e dalle ostetriche che le assistono. Il sistema sanitario, al contrario, dovrebbe assicurare loro un ambiente sicuro, accogliente e confortevole durante tutto il periodo.
Per saperne di più: Riprendersi dal parto: utili consigli
Giornata Internazionale della Donna: un’occasione per celebrare la parità di genere
Festeggiare la Giornata Internazionale della Donna è un’occasione per fare degli ulteriori passi avanti nella parità dei diritti. Ma c’è ancora molta strada da fare per poter parlare di vera parità di genere.
Nell’ambito sanitario, sia le leggi che il codice di condotta dei professionisti della salute dovrebbero dare l’esempio. Ogni donna merita di ricevere la migliore assistenza possibile in merito alla salute, a prescindere da dove vive e a prescindere dalla sua condizione. Non c’è spazio per la discriminazione, in nessuna delle sue forme.
Se per caso siete state vittime di malasanità, avete subito un trattamento discriminatorio in ambiente ospedaliero o di una violazione dei vostri diritti di paziente, non esitate a esporre denuncia. Per fortuna, molti Paesi vantano già numerosi spazi e uffici dedicati esclusivamente alle problematiche femminili.
Bibliografia
Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Valls-Llobet, Carme. Mujeres, salud y poder. Ediciones Cátedra, 2013.
- Cook, Rebecca J., Bernard M. Dickens, and Mahmoud F. Fathalla. Salud reproductiva y derechos humanos: integración de la medicina, la ética y el derecho. Profamilia, 2003.
- Peláez Mendoza, Jorge. “Salud sexual y reproductiva de adolescentes y jóvenes: una mirada desde la óptica de los derechos humanos.” Revista cubana de obstetricia y ginecología 34.2 (2008): 0-0.
- Franco-Giraldo, Álvaro, and Carlos Álvarez-Dardet. “Derechos humanos, una oportunidad para las políticas públicas en salud.” Gaceta Sanitaria 22.3 (2008): 280-286.
- Galdos Silva, Susana. “La conferencia de El Cairo y la afirmación de los derechos sexuales y reproductivos, como base para la salud sexual y reproductiva.” Revista peruana de medicina experimental y salud pública 30 (2013): 455-460.
- López, A., and L. Abracinskas. “El debate social y político sobre la ley de defensa del derecho a la salud sexual y reproductiva.” Cuadernos del UNFPA, serie Divulgación (2009).