Gli squilibri ormonali in menopausa

Gli squilibri ormonali in menopausa non avvengono in modo repentino, bensì gradualmente. La menopausa non arriva dal giorno alla notte, dato che si tratta di un progressivo processo fisiologico. Oggi spieghiamo quali conseguenze fisiche e mentali aspettarsi quando i livelli di estrogeni iniziano a diminuire.
Gli squilibri ormonali in menopausa
Leonardo Biolatto

Scritto e verificato il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2022

Fare i conti con gli squilibri ormonali in menopausa non è facile per (quasi) nessuna donna. Come qualsiasi fase di cambiamento, con essa arrivano nuove sfide e problematiche per la mente e il corpo della donna.

Precisiamo che menopausa e di climaterio non sono sinonimi. La menopausa fa riferimento ai cicli mestruali: la donna entra in questa fase quando non presenta il ciclo mestruale per dodici mesi consecutivi.

Il climaterio, invece, è una fase di transizione caratterizzata da diversi disturbi fisici e psicologici legati alla riduzione delle ghiandole sessuali nell’organismo. Come la menopausa, è un processo graduale che consta di tre fasi:

  • Premenopausa: il periodo che va dai 9 ai 10 mesi precedenti alla perdita definitiva delle mestruazioni. Le ovaie rilasciano meno ovuli e la produzione ormonale cala bruscamente.
  • Menopausa: si tratta dei 12 mesi consecutivi senza mestruazioni.
  • Postmenopausa: il periodo successivo alla menopausa propriamente detta.

Gli squilibri ormonali in menopausa

Gli squilibri ormonali in menopausa sono legati alla minore produzione di estrogeni e progesterone. Una minore quantità di entrambi gli ormoni nel corpo causa i sintomi tipici di questa fase.

In età fertile, l’ovulazione avviene coincide con la fase intermedia del ciclo mestruale. Il rilascio degli ovuli verso le tube di Falloppio per prepararsi alla fecondazione, detta ovulazione per l’appunto, è possibile grazie agli estrogeni e al progesterone prodotti dall’organismo.

Entrambi gli ormoni sono sintetizzati nelle ovaie. Quando queste ne sospendono la produzione, l’ovulazione si blocca e vengono meno anche le mestruazioni. Si tratta, in sintesi, della causa diretta della menopausa.

Estrogeni e progesterone sono responsabili di diverse funzioni all’interno del corpo femminile, oltre all’ovulazione. Per questo la loro riduzione causa diversi sintomi.

Donna affronta gli squilibri ormonali in menopausa.
Gli squilibri ormonali della menopausa, legati principalmente ai livelli di estrogeni e progesterone, causano diversi sintomi.

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Calo degli estrogeni e conseguenze

Gli squilibri ormonali in menopausa possono attribuirsi, per la maggior parte, agli estrogeni. Si tratta degli ormoni sessuali prodotti nelle ovaie e nelle ghiandole surrenali, così come nella placenta quando la donna è incinta.

Per svolgere le loro funzioni, gli estrogeni attivano e disattivano i geni delle cellule. Per esempio, danno l’ordine per la produzione di alcune proteine del corpo. Oltre all’ovulazione, alcune delle loro funzioni sono:

  • Determinano la viscosità degli apparati urinario e riproduttivo.
  • Favoriscono la crescita del pelo pubico.
  • Influenzano il metabolismo lipidico.
  • Partecipano alla sintesi di collagene.
  • Determinano i punti di immagazzinamento del grasso corporeo.
  • Scandiscono il ritmo mestruale.
  • Intervengono sul metabolismo osseo

Sintomi legati agli squilibri ormonali in menopausa

Gli squilibri ormonali che si presentano in menopausa sono dovuti al cambiamento delle funzioni di cui si incaricano normalmente gli estrogeni. Un calo di questi ormoni provoca i seguenti effetti:

  • I cicli mestruali non hanno più una cadenza definita e si alternano a sei mesi senza ovulazione.
  • La temperatura corporea subisce alterazioni, con vampate e caldo.
  • La sudorazione è alterata, dando luogo a una copiosa perdita di liquidi durante la notte.
  • Le mucose sono secche, soprattutto quelle vaginali, causando dolore durante l’atto sessuale (dispareunia).
  • Le ossa perdono più calcio di quanto riescano ad assorbire e si riempiono di pori, causando la condizione nota clinicamente come osteoporosi.
Donna consulta il medico in merito alla menopausa.
Il calo degli estrogeni durante la menopausa dà luogo a una serie di alterazioni che compromettono la salute della donna. Per questo motivo è importante mantenere uno stile di vita sano e consultare regolarmente il medico.

La terapia sostitutiva contro gli squilibri ormonali in menopausa

Per contrastare gli squilibri ormonali tipici della menopausa, i medici possono indicare una terapia ormonale sostitutiva. Questa può essere seguita in maniera sistemica o locale nel caso di sintomi isolati.

Consiste nell’aggiunta nel corpo dell’estrogeno che l’organismo non è via via più in grado di produrre. L’estrogeno immesso è artificiale ed è in grado di soppiantare la carenza e regolare i sintomi.

La somministrazione sistemica della terapia si attua tramite pillole o cerotti che, tuttavia, vanno utilizzati con parsimonia per prevenire patologie.

I medici stanno ancora valutando se i benefici legati a questa terapia superino effettivamente i possibili rischi. È anche opportuno valutare l’effettivo fastidio che possono causare. Nel caso di osteoporosi, si può optare per altri trattamenti a sostegno delle salute delle ossa, senza impiegare ormoni.

Una valida opzione è la terapia estrogenica locale, meno invasiva rispetto a quella sistemica. Questa prevede la somministrazione di piccole dosi di estrogeni nella vagina per migliorare la secchezza vaginale, ma non solo. Questa terapia non presenta rischi di patologie più gravi.

Conclusioni

Se accusate i sintomi della menopausa, consultate il vostro medico di fiducia. Il primo passo per valutare un intervento medico è analizzare gli effetti provocati dallo squilibrio ormonale.

La menopausa è un processo fisiologico inevitabile, e va affrontato nel modo più naturale possibile.


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