L’obesità può essere definita come un eccesso generalizzato di grasso corporeo causato da un bilancio energetico positivo. Si deve a un insieme multifattoriale legato alla sfera fisica, psicologica e sociale dell’essere umano. Sapete qual è il ruolo della melatonina nella gestione dell’obesità?
La maggior parte delle persone obese soffre della cosiddetta crono-distruzione; si tratta di uno squilibrio interno ampiamente rappresentato dai disturbi del sonno e che porta ad accumulare ulteriore grasso corporeo.
Ne consegue che migliorare la qualità del sonno sia essenziale; e la melatonina in questo occupa un ruolo interessante.
Sonno e obesità
Il sonno è essenziale per ripristinare le riserve di energia cellulare e l’omeostasi del sistema nervoso centrale e degli altri tessuti. Entrambe le funzioni garantiscono un corretto funzionamento del corpo, quindi un’adeguata composizione corporea.
È noto, invece, che spesso chi soffre di obesità va a letto tardi e non riesce a dormire bene la notte. Questo porta a essere stanchi durante il giorno e, a causa della debolezza, a mangiare di più (per ottenere energie) e a muoversi di meno (per risparmiarle).
Il corpo ha bisogno di energia per svolgere le sue funzioni. Non dormire abbastanza porta a mangiare di più e a muoversi di meno.
Al tempo stesso, in caso di obesità, il corpo tende verso un’alimentazione squilibrata. Ciò avviene perché la mancanza di sonno crea malessere che viene tamponato con lo stimolo piacevole per eccellenza: la combinazione di grassi, sale e zucchero.
Questo mix è ciò che chiamiamo “cibo spazzatura”, ovvero una delle principali fonti di piacere per via del rilascio di dopamina che ne deriva.
Il tutto porta a sentirsi carichi di energia a fine giornata, dunque ad andare a letto tardi. Questo aumenterà ulteriormente la possibilità di ricorrere al cibo spazzatura come fonte di intrattenimento per scappare dalla noia.
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Il ruolo della melatonina nel trattamento dell’obesità
La melatonina è un ormone sintetizzato dal corpo con il compito principale di regolare il ciclo sonno veglia. In altre parole, decide quando dobbiamo dormire e quando restare svegli. È regolato dalla luce, quindi chi non si sottopone alla luce naturale altera l’intero ritmo interno.
Come abbiamo detto, la maggior parte delle persone obese, ha difficoltà a mantenere un sonno di qualità; questo non solo indica che il suo ritmo circadiano è alterato, ma rafforza anche questa alterazione. Ecco perché, oltre a migliorare l’igiene del sonno può essere decisiva un’integrazione a base di melatonina.
Uno studio su cavie del 2018 dimostra che l’integrazione a lungo termine di melatonina favorisce la trasformazione del grasso bianco (nocivo) in grasso beige (con attività brucia grassi); inoltre aumenta l’attività termogenica del grasso bruno. Il risultato di questa ricerca è stato pubblicato sul Journal of Pineal Research.
L’integrazione di melatonina aumenta la capacità termogenica del corpo anche se non vengono modificati né l’attività fisica né la dieta.
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Integrazione con melatonina
L’integrazione consiste nell’assunzione di 2 mg di melatonina in compresse a rilascio prolungato. Il momento ideale per assumerla è 2 – 3 ore prima di andare a letto, anche se potrebbe variare a seconda del soggetto.
Tuttavia le ultime ricerche hanno preso in considerazione dosi più elevate: i risultati sono stati positivi per dosi fino a 100 mg, senza effetti negativi. È quanto indicato da un articolo pubblicato sulla rivista European Journal of Clinical Pharmacology.
In ogni caso l’integrazione di melatonina dovrebbe sempre essere stabilita dallo specialista. Questi indicherà la dose corretta, valuterà il momento della giornata più appropriato per assumerla e le possibili interazioni con altri farmaci.
Il ruolo della melatonina nel trattamento dell’obesità sembra promettente. L’integrazione di melatonina dovrebbe essere sempre stabilita da un professionista esperto.
Bibliografia
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