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Le vegetazioni adenoidi, o più semplicemente adenoidi, fanno parte del sistema immunitario del corpo umano. Sebbene richiedano spesso la rimozione chirurgica, in realtà la loro funzione primaria è proprio quella di impedire al corpo umano di ammalarsi. Qui spiegheremo cosa sono e a cosa servono.
Il nome corretto è vegetazioni adenoidi, ma sono conosciute più semplicemente come adenoidi. Fanno parte del sistema immunitario dell’essere umano, ovvero svolgono funzioni di difesa dell’organismo contro eventuali microrganismi o sostanze che vorrebbero entrare dall’esterno.
Questo tessuto immunitario si trova dietro al naso, in quello che sarebbe il tetto delle vie respiratorie che poi discende verso il torace passando per il collo. Le adenoidi formano un anello con le tonsille che divide l’area delle cavità orale e nasale dalla faringe vera e propria.
La funzione principale delle adenoidi è quella di filtrare e trattenere sostanze o microrganismi esogeni che cercano di entrare nel corpo umano, con il rischio di farlo ammalare. Le adenoidi possono trattenere batteri, virus o persino polvere contenente agenti patogeni.
Le adenoidi, o vegetazioni adenoidi, sono più attive durante l’infanzia. Fino all’età di cinque anni, si registra una funzione chiaramente attiva. Inseguito, si rimpiccioliscono per tendere infine a scomparire durante l’adolescenza: crescendo, il corpo umano sviluppa altre vie di difesa più efficienti.
La “brutta fama” delle adenoidi, o vegetazioni adenoidi, deriva da frequente bisogno di rimuoverle chirurgicamente in determinati casi. La condizione che causa la necessità di un intervento chirurgico è chiamata ipertrofia.
L’ipertrofia adenoidea è l’aumento delle dimensioni del tessuto immunitario ivi localizzato, che genera sintomi indesiderati nella persona e impedisce alle adenoidi di adempiere alla loro funzione specifica.
L’ipertrofia si presenta in genere tra i tre e i sei anni. I bambini che ne soffrono tendono a presentare alcuni dei seguenti sintomi:
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La cosa normale sarebbe non rimuovere le adenoidi. Come anticipato, si tratta di un tessuto fisiologico del corpo umano e ha una precisa funzione, soprattutto nei bambini. In effetti, non tutti i professionisti concordano sui benefici dell’intervento chirurgico.
Quando l’adenoidectomia, cioè la rimozione delle adenoidi, risulta necessaria, questa viene eseguita in concomitanza con la tonsillectomia, ovvero la rimozione delle tonsille. Fino ad oggi, sono ancora gli interventi più frequenti in età pediatrica. Resta inteso che un bambino ha sempre bisogno di sottoporsi a intervento chirurgico quando:
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Dai cinque anni in poi e durante l’adolescenza, le adenoidi iniziano ad atrofizzarsi. Tendono cioè a diventare progressivamente più piccole per poi scomparire. Non sono più necessarie come in età pediatrica e, quindi, il corpo è programmato per eliminarle.
La loro scomparsa non determina una significativa perdita per il corpo. Al contrario, l’atrofia indica che il corpo è stato in grado di evolversi verso altri meccanismi di difesa contro gli agenti esterni. La persistenza di adenoidi in età adulta rappresenta un problema.
Gli adulti con adenoidi gonfie possono soffrire di sindrome da apnea ostruttiva del sonno, che consiste in brevi episodi di interruzione del respiro durante il sonno. È una situazione complicata, associata all’ipertensione e all’aumento del rischio cardiaco.
Anche gli adulti affetti da questa infiammazione possono trarre beneficio dalla chirurgia, migliorando le condizioni delle loro vie aeree e riducendo gli episodi di apnea notturna. Anche se la patologia potrebbe non risolversi completamente, l’intervento di rimozione ridurrà le possibilità di malattie cardiache.