
Le tradizioni di capodanno nel mondo ci ricordano che ogni inizio è sacrosanto ed eterno. Lo festeggiavano già i nostri…
Dobbiamo imparare a vedere le donne lavoratrici come un concetto del tutto normale. Essere madre infatti, non toglie la capacità di svolgere ruoli anche di una certa responsabilità in ambito lavorativo.
Essere una mamma lavoratrice rappresenta una vera e propria sfida. Infatti, conciliare famiglia e lavoro non è affatto semplice nella maggior parte dei paesi e ciò induce a sviluppare molteplici strategie personali per mandare avanti entrambi i ruoli. Senza dubbio, si tratta di una grande sfida.
Sono passati ormai diversi anni da quando la donna ha cominciato a comparire nella sfera pubblica della società svolgendo funzioni che prima spettavano solo agli uomini.
Tuttavia, le battaglie da vincere sono ancora molte in uno scenario troppo complesso in cui persino l’uguaglianza salariale è, purtroppo, ancora un miraggio.
Lavorare conferisce alle donne status e soddisfazione, essere madre dona una felicità indescrivibile, ma come si possono armonizzare entrambi i ruoli? Oggi vi invitiamo a riflettere su questo argomento.
Una mamma lavoratrice ha di solito una giornata lavorativa che va dalle 4 alle 8 ore giornaliere. Se si hanno dei figli, è facile immaginare come sia difficile ritagliarsi un attimo di riposo.
Ebbene, in alcuni casi ciò viene considerato l’ideale, ma in realtà molte madri non possono nemmeno andare a prendere i bambini a scuola o avere una conversazione con i propri figli prima di sera: il loro orario lavorativo non glielo permette.
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Ancora oggi, nel XXI secolo, la parità tra i sessi continua ad essere più teorica che concreta ed essere una mamma lavoratrice porta in determinati periodi a livelli di stress molto elevati.
La Norvegia rappresenta in questo momento un modello in quanto ad organizzazione di vita familiare da cui le istituzioni del resto del mondo dovrebbero prendere spunto. Ecco alcune delle politiche attuate:
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Questo dato certamente attirerà la vostra attenzione. Negli ultimi anni, a causa della crisi economica, insieme allo sviluppo delle nuove tecnologie, si sta delineando un nuovo profilo di mamma lavoratrice che sta acquisendo molto peso nella nostra società:
Tutto ciò che abbiamo appena detto rientra nella nuova corrente dello slow parenting in cui si cerca di favorire il ritmo di maturazione dei bambini senza stress e senza pressioni. È chiaro, e lo sappiamo, che ciò non è facile da ottenere.
Mantenere una casa e una famiglia richiede un investimento economico e ciò implica “dover passare del tempo fuori casa”. Speriamo, dunque, che le istituzioni e la stessa società diventino coscienti della necessità di poter conciliare lavoro e famiglia. Perché investire sulla crescita significa investire sul futuro.