Miti sulla sindrome di Asperger a cui dovresti smettere di credere

La sindrome di Asperger è spesso fonte di false convinzioni. Un ambiente consapevole e solidale è invece un fattore decisivo nello sviluppo personale.

Miti sulla sindrome di Asperger a cui dovresti smettere di credere.

La sindrome di Asperger è da sempre fonte di confusione e miti. Lo stesso scopritore, il pediatra austriaco Hans Asperger, fu ignorato dai suoi contemporanei e la sua scoperta dovette aspettare quasi 60 anni per essere riconosciuta.

Hans Asperger notò alcune caratteristiche comuni nel comportamento di quattro piccoli pazienti. In un primo momento, descrisse la sindrome come una condizione infantile caratterizzata da assenza di istinto sociale e resistenza al cambiamento.

Fu la psichiatra inglese Lorna Wing a salvare dall’oblio i suoi studi. Nel 1981 fece conoscere al mondo scientifico il lavoro del medico austriaco e da allora si parla di sindrome di Asperger. Nonostante tutto, resistono ancora molte idee errate e miti al riguardo.

Sindrome di Asperger

La sindrome di Asperger è un disturbo dello sviluppo che causa problemi in tre aree: interazione sociale, linguaggio e comunicazione e flessibilità cognitiva. È dovuta a un’alterazione neurobiologica ed è considerata un problema grave.

Alcuni definiscono la sindrome di Asperger come incapacità a comprendere il mondo sociale. Si tratta di un’identificazione molto astratta e di non facile comprensione. In più occasioni viene confusa con la semplice bizzarria.

In generale, le persone con sindrome di Asperger presentano caratteristiche rilevanti come le seguenti:

  • Difficoltà a capire gli stati d’animo e a capire gli altri.
  • Problemi nel mantenere una conversazione e nell’interpretare il linguaggio.
  • Assenza di contatto visivo con l’interlocutore.
  • Interessi limitati ad argomenti particolari.
  • Intolleranza al cambiamento nelle routine familiari.

11 miti sulla sindrome di Asperger

La sindrome di Asperger spesso non è ben compresa. Questa incomprensione e la costruzione di personaggi di fantasia per le serie televisive, ha portato alla creazione di una serie di miti. I seguenti sono i più comuni.

Parola Asperger scritta con lettere di legno.
La sindrome prende il nome del pediatra austriaco Asperger: ci sono voluti decenni prima che la sua descrizione del disturbo venisse accettata.

1. La sindrome di Asperger si supera con il tempo

Molte persone pensano che la sindrome di Asperger sia un disordine dell’infanzia che scompare con il tempo, una volta raggiunta l’età adulta. Non è vero. Questo disturbo dura tutta la vita, ma può evolvere con l’approccio corretto.

2. Non si sposeranno mai

È uno dei miti più diffusi sulla sindrome di Asperger, anche tra gli operatori sanitari. La verità è che, sebbene non sia molto frequente, una persona con questa sindrome può formare una coppia e sposarsi. Ogni caso deve essere esaminato individualmente.

3. Soffrono di fobia sociale

Esiste una grande differenze tra la sindrome di Asperger e la fobia sociale. Le persone con Asperger sono consapevoli della loro difficoltà a comprendere alcuni aspetti degli altri e tendono naturalmente ad evitare il contatto. Le persone con fobia sociale possono avere abilità sociali, ma hanno paura di metterle in pratica.

Leggete anche: Ansia sociale: 5 consigli per gestirla

4. Non provano interesse per gli altri

Un altro mito diffuso che non corrisponde alla verità. Le persone con Asperger sono spesso molto interessate alle persone care. Tuttavia, esistono aree in cui non riescono a connettersi emotivamente, il che non significa essere indifferenti. Hanno un deficit nelle abilità sociali, ma non nella capacità di provare affetto.

5. Mancano di empatia

Anche questa affermazione non è vera, per quanto possa sembrare paradossale a causa del loro deficit sociale. Gli Asperger non possono provare empatia cognitiva, ma sono dotati di empatia emotiva. A volte hanno bisogno che l’interlocutore spieghi i propri sentimenti affinché possano capirlo.

6. Non si esprimono adeguatamente

Sebbene la sindrome di Asperger implichi alcune limitazioni nel linguaggio e nella comunicazione, queste non hanno nulla a che fare con l’espressione. In effetti, questo tipo di persone a volte si esprimono in modo molto fluido.

Un’importante difficoltà è invece capire il senso figurato, il doppio senso o le metafore poiché interpretano la lingua in modo letterale.

7. Sono più intelligenti degli altri

Possono o meno essere più intelligenti, ma ciò non dipende dalla sindrome di Asperger. Questa condizione non influisce sull’intelligenza, né nel bene né nel male. Tendono ad avere una buona memoria per gli argomenti che li interessano, ma questo non indica che siano al di sopra della media.

8. Sono malati

Questa sindrome non può essere classificata come una malattia in senso stretto. È una condizione che coinvolge lo sviluppo e comporta alcune tipicità.

9. La sindrome di Asperger è uguale all’autismo

Anche questo mito sulla sindrome di Asperger non è vero. Sebbene sia classificato all’interno dei disturbi dello spettro autistico (ASD), non corrisponde all’autismo in quanto tale.

10. Sono asessuali

Questa sindrome non influisce in alcun modo sulla sessualità. Pertanto, in questo campo non c’è differenza con una persona media.

11. Sono aggressivi

Questo è un mito molto dannoso. Non ci sono prove che le persone con sindrome di Asperger siano più aggressive di altre.

Possono sentirsi frustrate e reagire con irritazione in determinate situazioni, ma in sostanza non sono violente, tutt’altro. Al contrario, si stima che fino al 90% di loro subisca violenze da parte di altri.

Potrebbe interessarvi anche: Indicatori di autismo: i 5 sintomi più comuni

Bambino con Asperger.
La mancata interpretazione delle emozioni e dei sensi figurativi potrebbe essere una caratteristica chiave della sindrome, ma ciò non si traduce in aggressività o totale mancanza di empatia.

Capire la sindrome di Asperger

Le persone con sindrome di Asperger elaborano le informazioni in modo diverso rispetto alla maggior parte delle persone. Non hanno bisogno di farmaci o interventi chirurgici, anche se hanno bisogno di guida e comprensione per la loro crescita personale.

Possono diventare pensatori molto sistematici e acuti, poiché lo sviluppo intellettuale non viene toccato. Possono anche avere una vita sociale ricca, innamorarsi, sposarsi, avere figli ed essere felici.

Un ambiente consapevole e solidale è un fattore decisivo. È anche molto importante informarli bene sulla loro condizione, poiché sono in grado di generare strategie alternative per muoversi nel mondo.

La psicoterapia è solitamente una buona alternativa, sia per la persona con la sindrome di Asperger che per chi gli sta vicino. Si fanno grandi passi avanti quando si dispone di una guida professionale adeguata e impegnata.

È importante proteggere le persone con questa sindrome dalla discriminazione. Il rifiuto sociale può lasciare segni profondi sulla loro psiche e limitarne la motivazione.

Bibliografia

Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.

  • Roca, E. (2014). Cómo mejorar tus habilidades sociales. Acde.
  • Bellosta-Batalla, M., Pérez-Blasco, J., Pons, M. J. N., & Moya-Albiol, L. (2016). Mejora de la empatía cognitiva y el bienestar psicológico en estudiantes de psicología tras una intervención en mindfulness. Revista Electrónica de Psicología Iztacala, 19(1), 336-354.
  • González-Alba, Blas, Pablo Cortés-González, and Moisés Mañas-Olmo. “El diagnóstico del síndrome de Asperger en el DSM-5.” Ajayu Órgano de Difusión Científica del Departamento de Psicología UCBSP 17.2 (2019): 332-353.
  • Artuñedo Perez, R., & Muriana Díaz, I. (2020). No soy diferente, solo tengo Asperger.
Torna in alto