Ortodonzia intercettiva: in cosa consiste?

L'ortodonzia intercettiva ha lo scopo di correggere problemi legati alla malocclusione dentale durante l'infanzia, sfruttando il momento in cui le ossa sono ancora in fase di crescita.
Ortodonzia intercettiva: in cosa consiste?
Vanesa Evangelina Buffa

Scritto e verificato l'odontoiatra Vanesa Evangelina Buffa.

Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2022

L’ortodonzia intercettiva è un trattamento che prevede l’utilizzo di apparecchi per correggere i problemi di occlusione durante l’infanzia, fase in cui le ossa stanno ancora crescendo. Prendersi cura dei denti fin dalla tenera età è fondamentale per garantire la salute dei più piccoli.

Per questo si consiglia di portare vostro figlio dal dentista fin da subito, per individuare per tempo qualsiasi anomalia ed elaborare un trattamento efficace. L’ortodonzia intercettiva agisce tempestivamente proprio per risolvere i problemi di malocclusione già presenti nel bambino.

In questo modo si evita il peggioramento negli anni di situazioni anomale, andando ad eludere trattamenti più complicati, invasivi e costosi. Risolvere le malocclusioni serve anche a migliorare la funzione, l’estetica e la salute dentale dei bambini. In cosa consiste il trattamento di ortodonzia intercettiva? Scopriamolo!

Cos’è l’ortodonzia intercettiva?

L’ortodonzia intercettiva è un trattamento che fa uso di apparecchi dentali da applicare durante l’infanzia. Il suo obiettivo è quello di intervenire preventivamente sulla crescita anormale della struttura maxillo facciale per guidare l’adeguato sviluppo osseo.

Viene utilizzata per correggere lo sviluppo osseo, muscolare e dentale prima che si concluda il processo di eruzione dei denti. Andando a monitorare la misura e posizione dei denti in fase di sviluppo, si evitano problemi di occlusione più gravi nel futuro.

Così facendo, i trattamenti complessi, lunghi e costosi a cui si fa ricorso quando l’osso ha ormai completato la sua crescita, non saranno più necessari. Esistono diversi tipi di apparecchi utilizzati:

  • Apparecchiature mobili (placca di Schwarz).
  • Disgiuntori.
  • Apparecchi a trazione extraorale.
  • Allineatori invisibili.
  • Apparecchi funzionali con elastici o fissi.

Ciascun apparecchio è disegnato e adattato alle necessità e particolarità di ciascun paziente.

Bambino indossa aparecchio denti.
L’obiettivo dell’ortodonzia intercettiva è correggere i problemi di malocclusione sviluppati durante l’infanzia.

Quando è necessaria l’ortodonzia intercettiva?

Una volta che l’odontoiatra ha diagnosticato un’anomalia dei denti, l’intervento di ortodonzia intercettiva sarà necessario. È importante sottolineare che visite regolari dal dentista durante l’infanzia permettono di individuare tempestivamente qualsiasi problema di malocclusione.

È ideale fissare un appuntamento dal dentista prima del compimento di un anno, e realizzare visite periodiche ogni sei mesi per monitorare lo sviluppo e lo stato della bocca. Soltanto così si può valutare se lo sviluppo osseo è idoneo o se è opportuno procedere con un intervento.

La valutazione di eventuali anomalie occlusive si può eseguire a partire dai 6 anni, quando inizia il ricambio dei denti. Ecco elencati alcuni problemi che potrebbero essere corretti tramite l’uso di ortodonzia intercettiva:

  • Di natura scheletrica: alterazioni legate alla crescita anormale dell’osso, che può dare problemi come il morso crociato, il palato ogivale o il disallineamento dell’arcata dentale inferiore rispetto a quella superiore.
  •  Di natura funzionale: si tratta di problemi legati ad abitudini disfunzionali, come la respirazione orale, mettersi il dito in bocca, l’uso prolungato del biberon o del ciuccio e la deglutizione tipica.
  • Ereditari: si tratta di alterazioni legate a un componente genetico che influisce sulla crescita della mascella. Una determinata forma o dimensione delle ossa si ripresenta uguale in vari membri della famiglia. In questi casi, il trattamento tende ad essere più lungo e complesso.

La scelta del modello di apparecchio andrà in funzione delle necessità di ciascun paziente. Gli obiettivi sono solitamente i seguenti:

  • Espandere le mascelle se l’arcata è molto stretta.
  • Stimolare la crescita della mandibola se è molto piccola o frenarne la crescita se è prominente.
  • Creare gli spazi necessari alla corretta eruzione dei denti del giudizio o per evitare l’affollamento dei denti.

Quanto dura un trattamento di questo tipo?

In generale, la durata dei trattamenti di ortodonzia intercettiva va dai 6 ai 18 mesi, anche se può variare a seconda del caso clinico. Può essere necessario più tempo per completare il trattamento e ottenere risultati.

Inoltre, la durata dipende anche dalla costanza con cui il bambino indossa l’apparecchio. Conviene indossarlo per la maggior parte della giornata, in maniera intensiva e continua. Soltanto così il trattamento sarà sufficiente e durerà per un tempo predefinito, soprattutto nel caso di apparecchi removibili.

È importante sottolineare come il trattamento di ortodonzia intercettiva consti di due fasi. La prima è relativa alla diagnosi della malocclusione, quando inizia il trattamento con l’apparecchio.

In questa fase, il piccolo ha ancora la maggior parte dei denti da latte. L’obiettivo è quello di correggere la masticazione, abitudini disfunzionali e frenare lo sviluppo anormale delle strutture ossee. Inoltre, si va a guidare la crescita ossea affinché i denti permanenti eruttino nella posizione giusta.

La seconda fase, non sempre necessaria, avviene quando il bambino è cresciuto e ha completato il trattamento intercettivo. Si può quindi passare all’ortodonzia correttiva, per completare e integrare il trattamento.

Questo procedimento è senz’altro più semplice e efficace se si è realizzato il passaggio precedente. In questa fase si utilizzano i brackets per migliorare la funzionalità della bocca, l’estetica o raddrizzare alcuni denti.

Bambino dal dentista per ortodonzia intercettiva.
La durata del trattamento varia a seconda del problema del bambino, ma anche della sua costanza e attenzione.

Quali sono i benefici dell’ortodonzia intercettiva?

Il principale beneficio dell’ortodonzia intercettiva è che permette di correggere la posizione, la forma e le dimensioni dei denti in fase di crescita. Questo migliora le funzioni e l’estetica della cavità orale, l’aspetto estetico del bambino, nonché la sua autostima, la qualità della vita e la sua salute in generale.

Serve a prevenire anomalie più gravi e complicanze future. L’utilizzo di apparecchi durante l’infanzia è utile per i seguenti motivi:

  • Frenare o stimolare la crescita della mandibola per allineare quella superiore a quella inferiore, facendo combaciare le due arcate in modo armonico.
  • Permettere la corretta eruzione dei denti permanenti.
  • Rafforzare il movimento della masticazione.
  • Prevenire il consumo eccessivo dei denti e dei tessuti che li sostengono.
  • Migliorare l’aspetto estetico del volto del bambino, con conseguenze positive sulla sua autostima.
  • Facilitare l’adeguato funzionamento dell’articolazione temporo-mandibolare.
  • Eliminare abitudini disfunzionali e correggere eventuali problemi di occlusione, come l’uso prolungato di ciuccio o biberon, mettersi un dito in bocca, la respirazione orale o la deglutizione atipica.

Consultare un esperto e intervenire per tempo migliora la vita del bambino

Portare vostro figlio dal dentista fin dalla tenera età – e in modo regolare – è fondamentale per individuare per tempo qualsiasi problema di crescita ossea all’interno della bocca.

Intervenire quando l’osso è ancora in fase di crescita può evitare complicazioni future, evitando di dover intervenire in modo più invasivo.

Anche se l’uso di ortodonzia può spaventare i genitori, in realtà i benefici di agire fin da piccoli sono innumerevoli. Basta assicurarsi di seguire tutte le raccomandazioni del dentista per ottenere i risultati desiderati.

Con l’ortodonzia intercettiva non soltanto si frenano problemi di malocclusione, ma si migliora in generale la salute orale del bambino, migliorando il suo benessere.


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