Paura del parto cesareo: come superarla

Vi spieghiamo tutto quello che c'è da sapere sul cesareo, in modo da affrontare al meglio il parto.
Paura del parto cesareo: come superarla
Nelton Abdon Ramos Rojas

Revisionato e approvato da il dottore Nelton Abdon Ramos Rojas.

Ultimo aggiornamento: 16 febbraio, 2023

La paura del parto cesareo è molto comune, soprattutto per le neo-mamme. In genere si tratta di paure infondate, basate su pregiudizi e mancanza di informazione.

Tuttavia, bisogna tenere presente che in alcuni casi questo intervento chirurgico può essere il modo più sicuro per partorire senza mettere a repentaglio la salute della madre e del bambino.

Paura del parto cesareo: cosa bisogna sapere

Il parto cesareo in Italia

Si stima che circa il 35% dei bambini italiani nasca con il parto cesareo. Questa percentuale è superiore a quella raccomandata dall‘Organizzazione Mondiale della Sanità, che non dovrebbe superare il 15% circa.

Non si tratta di un fenomeno isolato o caratteristico del nostro Paese. In realtà, in gran parte dei Paesi occidentali il numero dei cesarei è notevolmente aumentato tra gli anni ’80 e ’90. Le ragioni sono diverse, ma tra esse c’è anche la paura del dolore del parto naturale.

Ogni donna ha il diritto di scegliere come partorire avvalendosi dei consigli del proprio medico. Attenzione, però, è importante ricordare che il parto cesareo è un vero e proprio intervento chirurgico.

Questa pratica chirurgica nasce e e si sviluppa per intervenire nei casi specifici in cui il parto naturale rappresenta un rischio per la vita della donna e/o del bambino.

Il corpo di una donna sana è perfettamente preparato a resistere e a riprendersi dal parto naturale, ovvero il parto vaginale. Per questo motivo, anche se è naturale avere paura del parto, è necessario superarla. Se il corpo gode di ottima salute, non c’è nulla da temere.

Se durante controlli periodici, il medico individua una condizione che impedisce il parto naturale, potrebbe indicare il bisogno di un parto cesareo. Inoltre, il buon esito di questa procedura prevede una programmazione ben definita.

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Come superare la paura del parto cesareo

Superare la paura del parto cesareo
Per qualsiasi madre, la sala operatoria può rappresentare una paura latente. Tuttavia, ci sono modi per superarla se è la scelta migliore per lei e suo figlio/a.

Per natura, tutti gli esseri umani temono quello che non conoscono. Per una donna in gravidanza che non si è mai sottoposta a un intervento chirurgico, il taglio cesareo genera una certa inquietudine. È più che comprensibile avere paura e desiderare di evitare questa esperienza.

Per prima cosa, però, bisogna sapere che il taglio cesareo, come qualsiasi intervento chirurgico, richiede una certa preparazione. Non si tratta solo di scegliere un bravo professionista, anche se questo è un aspetto essenziale.

La preparazione per il parto cesareo richiede anche l’impegno della donna e della sua famiglia. È essenziale predisporre un ambiente positivo e le condizioni ottimali per la buona salute di madre e figlio.

È altrettanto importante affrontare il parto cesareo con uno spirito positivo; molte donne si sentono tristi o incapaci di affrontare il parto naturale. Uno stato d’animo negativo può compromettere la preparazione e aumentare la paura del cesareo.

Il medico scarta la possibilità del parto naturale per proteggere la salute della donna e del suo bambino. In questi casi, il cesareo è una procedura indispensabile per garantire un parto sicuro.

Affrontare al meglio la paura del parto cesareo: prima, durante e dopo

La conoscenza è il nostro migliore alleato per combattere ogni paura. È quindi necessario che le donne assumano un atteggiamento proattivo, che si informino sugli aspetti che più le preoccupano, confrontandosi con il proprio medico di fiducia. In questo modo possono affrontare al meglio i loro timori.

È fondamentale chiarire ogni dubbio con il proprio medico, per sfatare i pregiudizi e i miti che impediscono alla donna di affrontare la gravidanza in modo tranquillo e fiducioso. Soprattutto nell’ultimo trimestre.

1. Prepararsi all’intervento: prima del parto cesareo

Prepararsi al parto cesareo
È importante che la futura mamma esponga tutti i dubbi al medico prima della procedura.

Prima di entrare in sala operatoria, è previsto il ricovero con relativa preparazione all’intervento. Talvolta può avvenire come intervento d’urgenza, ma nella maggior parte dei casi i parti cesarei vengono programmati.

  • La donna deve iniziare il digiuno tra le 7 e le 8 ore prima dell’intervento.
  • È importante anche non bere liquidi nelle due ore precedenti all’intervento.
  • Si consiglia di distrarsi con attività e passatempi così da non accumulare tensioni inutili e favorire uno stato d’animo ottimale. In questo senso, è importante avere un atteggiamento proattivo.

2. L’ingresso in sala operatoria: il momento del cesareo

Per prima cosa si procede con l’anestesia, che viene praticata nella zona lombare. Generalmente, viene eseguita un’anestesia rachidea, che agisce in fretta e addormenta la metà inferiore del corpo. Ciò rende il taglio cesareo una procedura indolore.

Il parto naturale è generalmente più veloce di quello cesareo. La nascita avviene in un tempo approssimativo tra i 10 e i 15 minuti.

La parte più lunga dell’intervento corrisponde alla sutura dell’incisione dell’addome e dell’utero della donna, che può durare fino a 60 minuti.

3. Recupero dal parto cesareo: dopo il parto

Riprendersi dal parto cesareo
Nella maggior parte dei casi il processo più difficile per le madri è il recupero dopo un taglio cesareo. Il dolore, la guarigione delle ferite e la gestione del bambino possono essere difficili da conciliare.

Ogni parto richiede un determinato tempo di recupero. Se tutto è andato per il meglio, la donna verrà dimessa dall’ospedale dopo 24/48 ore. Il riposo inizia in ospedale e si protrae sotto osservazione per un periodo di circa 4-6 giorni.

Tuttavia, avviene soprattutto a casa, dove è indispensabile evitare sforzi fisici, contare su un ambiente sereno e seguire una buona alimentazione.

4. Si può avere un parto vaginale dopo un taglio cesareo?

Questo argomento è controverso anche tra gli operatori sanitari. Il cesareo in quanto tale non è una controindicazione al parto vaginale nelle gravidanze successive, ma è importante considerare quale fosse inizialmente l’indicazione del cesareo.

Ad esempio, se c’era incompetenza cervicale, sproporzione feto-pelvica o infezione da HIV nella madre, è più logico che nelle gravidanze successive si preferisca nuovamente questa procedura per il parto.

Il problema arriva quando il primo cesareo è stato solo per il desiderio della madre e senza indicazioni mediche pertinenti. Mentre molti sostengono che questo potrebbe favorire lo sviluppo di complicazioni (ad esempio, per un utero più “debole” a causa delle precedenti incisioni), ci sono prove che indicano il contrario.

Una ricerca (2021) suggerisce che ha successo tra il 60-80% dei parti vaginali dopo taglio cesareo precedente. Vi sono fattori che riducono i rischi:

  • Un periodo prolungato tra le due gravidanze.
  • Travaglio spontaneo.

Sebbene averne paura sia normale, bisogna tenere presente che il taglio cesareo non è così terribile come può sembrare. In realtà, è una procedura che può essere più che raccomandabile in molti casi, perché aiuta a prendersi cura della salute sia della madre che del bambino.

Per quanto riguarda il momento del parto, l’essenziale è informarsi bene, avere un atteggiamento positivo, mantenere una buona comunicazione e fidarsi sia del medico che delle persone più vicine, cioè dei parenti, del  partner e degli amici.


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