Praticare il distacco emotivo: 5 consigli
Molte persone instaurano relazioni basate sull’attaccamento. Questo è normale, poiché i modelli che hanno visto durante la loro vita erano basati su di esso. Ma il disagio, il dolore e la poca indipendenza sono il prezzo da pagare. Ecco, allora, cinque consigli per praticare il distacco emotivo.
Una frase interessante della psicologa Silvia Congost, riassume il concetto di attaccamento, distinguendolo dall’amore: “la dipendenza nasce dal bisogno, mentre l’amore nasce dalla libertà”. Quanto è vero!
La dipendenza non è presente solo nella coppia, bensì può apparire anche nei rapporti con i familiari e gli amici.
Come sapere se si ha bisogno di praticare il distacco emotivo?
Per prima cosa, è importante capire se effettivamente si ha un problema di attaccamento emotivo. Non tutto, infatti, si deve ricondurre all’attaccamento o alla dipendenza: cerchiamo quindi di identificarlo.
Possiamo sospettare un caso di attaccamento emotivo quando non possiamo smettere di pensare all’altra persona. A lavoro, con gli amici, ci risulta difficile divertirci o concentrarci: l’altro occupa tutti i nostri pensieri. Questo non è né sano né positivo.
Un altro aspetto che dovrebbe metterci in guardia è se stiamo sempre aspettando la chiamata o il messaggio di questa persona. È come se la nostra attenzione fosse concentrata su di lei e ci distraesse da tutto il resto. Questa non è una buona cosa, soprattutto perché ci impedisce di vivere le altre esperienze con pienezza.
Infine, se ci sentiamo felici solo quando siamo con l’altra persona o la sentiamo, è grave! La nostra felicità dovrebbe venire da dentro e non dipendere da qualcun altro. Questo atteggiamento denuncia un problema di autostima.
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Sintomi di attaccamento emotivo
Per meglio illustrare e identificare l’attaccamento emotivo vedremo alcuni esempi di sintomi che possono metterci in guardia.
Un sintomo, per esempio, è il fatto di provare molta ansia quando l’altra persona dopo mezz’ora non ci ha ancora risposto. Controllare il cellulare in modo compulsivo è un chiaro segno.
Un altro sintomo di attaccamento emotivo è non riuscire a fare niente o a stare bene senza l’altra persona. Non sapere come divertirsi senza l’altro, è il primo segno di un problema che deve essere risolto al più presto. Altri sintomi possono essere i seguenti:
- Abbiamo bisogno di compiacere e soddisfare il partner per sentirci bene.
- Non vediamo i difetti dell’altro, ma solo ciò che ci piace vedere.
- Abbiamo paura di essere rifiutati o abbandonati.
- A causa di tale paura, ci comportiamo in modo possessivo e siamo gelosi.
- La frase “senza di te non sono niente” definisce la nostra relazione.
Conseguenze dell’attaccamento emotivo
Come possiamo vedere, l’attaccamento emotivo non è sano. È impossibile vivere una relazione sana basata sulla fiducia se abbiamo paura di perdere l’altro.
Quando tutto il nostro mondo gira intorno ad una persona e non siamo autonomi, ma dipendenti, siamo chiusi in una relazione tossica che ci causa solo sofferenza.
Un’altra conseguenza dell’attaccamento emotivo è il calo dell’autostima. Dal momento che ci preoccupiamo solo dell’altra persona, smettiamo di prenderci cura di noi stessi. Questo ci fa “sbiadire” e, quando ci guardiamo allo specchio, non ci riconosciamo più. Abbiamo dimenticato noi stessi.
Anche se l’altra persona cerca di farci sentire felici, ci sentiamo sempre insoddisfatti e frustrati. È come se niente potesse appagarci. Questi sentimenti sono normali quando dipendiamo dall’esterno per essere felici.
I pensieri in loop, l’ansia, la paura costante dell’abbandono, la richiesta di dimostrazioni d’affetto da parte del partner… Tutto concorre a un risultato disastroso. La nostra autostima continuerà a precipitare e ci ritroveremo intrappolati in una relazione che ha il dolore come emozione predominante.
5 consigli per praticare il distacco emotivo
Ora che sappiamo quanto possa essere dannoso l’attaccamento emotivo, dovremmo considerare l’opportunità di praticare il distacco.
Non è facile, ma con la forza di volontà e un aiuto professionale è possibile cambiare il modo in cui abbiamo costruito le nostre relazioni fino ad ora.
1. Avere una vita propria
Quelle frasi trite e ritrite “ora siamo uno” o “il mio mondo sei tu” sono un grande errore. Avere un partner o una persona nella nostra vita non significa che le due vite si fondono e che si debba fare tutto insieme. Incontrare gli amici separatamente e fare attività da soli è essenziale.
2. Imparare a stare da soli
Quando siete soli, vi sentite tristi e angosciati se non avete quella persona al vostro fianco? Il partner non c’è sempre stato e un giorno la relazione potrebbe finire o le strade potrebbero prendere direzioni diverse. Dobbiamo imparare a stare da soli e godere della solitudine.
3. Nessuno è responsabile per noi
Se volete praticare il distacco emotivo, questo consiglio è fondamentale. Nessuno tranne noi stessi dovrebbe essere responsabile della nostra felicità o del nostro benessere.
Non siamo più bambini piccoli che dipendono dagli adulti. Ora siamo noi a dover essere responsabili della nostra vita.
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4. Non dare nulla per scontato
Avere un partner non significa che la persona ci debba qualcosa o che voglia stare con noi per sempre. Chi soffre di attaccamento tenderà ad avere relazioni a catena per evitare di restare soli e di soffrire. Quindi, guardiamo alla relazione con il realismo necessario.
5. La comunicazione è fondamentale
Vi sentite gelosi, non vi fidate? Ebbene, è meglio comunicare che cadere in pratiche ossessive non salutari per la relazione.
Questo può aiutarci a liberarci dei dubbi, a mantenere la calma e a capire che è tutto nella nostra mente, un prodotto dell’insicurezza. La comunicazione è fondamentale.
Praticare il distacco emotivo è un esercizio
Non vogliamo terminare questo articolo senza l’importante consiglio di chiedere un aiuto psicologico se necessario. Sono molti i professionisti specializzati nella dipendenza che possono aiutarci a praticare il distacco in modo più efficace.
Costruire relazioni sane non è facile, ma è possibile, cominciando a disimparare molti degli schemi che abbiamo appreso. È nostra responsabilità farlo.
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