Recettore HER2 e tumore al seno

Nel 25% dei casi di tumore al seno, il gene che codifica le proteine del recettore HER2 non funziona correttamente e crea un alto numero di copie di se stesso.
Recettore HER2 e tumore al seno

Ultimo aggiornamento: 01 febbraio, 2021

Il recettore HER2, o recettore 2 per il fattore di crescita epidermico umano, è un gene che può influire sullo sviluppo del tumore al seno. Quando la paziente si sottopone a un esame patologico, quest’ultimo deve comprendere informazioni sullo stato del recettore HER2, dal momento che questo dato ci dice se il gene in questione influisce sulla formazione del tumore.

I geni contengono le formule di diverse proteine di cui una cellula ha bisogno per mantenersi sana. Alcuni geni, così come le proteine che questi producono, possono influire sulla comparsa e lo sviluppo del tumore al seno.

Quindi, si analizzano le cellule cancerose provenienti da un campione di tessuto tramite biopsia o altre tecniche in modo da verificare quali geni si trovano in condizioni normali e quali, invece, risultano alterati. È anche possibile analizzare le proteine prodotte dalle cellule.

Informazioni di base sul tumore al seno

Donna che è stata sottoposta a chemioterapia.

Il tumore al seno si forma nelle cellule mammarie. Può svilupparsi sia negli uomini sia nelle donne. Ciononostante, i casi di tumore al seno negli uomini rappresentano solo l’1% dei casi totali.

In Italia, una donna su otto viene colpita da tumore al seno: si tratta infatti della neoplasia che presenta l’incidenza maggiore tra le donne. Oltre a ciò, rappresenta il 30% di tutte le diagnosi di tumore. L’incidenza è aumentata in seguito all’introduzione della mammografia nei programmi di screening e continua ad aumentare a causa dell’invecchiamento della popolazione.

Questo tumore si sviluppa a seguito della riproduzione incontrollata di alcune cellule delle ghiandole mammarie. Il tumore può comparire in diverse strutture di questo organo, come i dotti. Quando prolifera, alcune proteine e molecole diventano più numerose, come nel caso del recettore HER2 o del marcatore di proliferazione Ki67.

Alcuni fattori di rischio aumentano considerevolmente le probabilità di soffrire di questa malattia. Tra questi, possiamo citare i seguenti:

  • Predisposizione genetica.
  • Precedenti di iperplasia atipica.
  • Non avere figli o averli in età avanzata.
  • Esposizione a estrogeni.
  • Radiazione.
  • Sedentarietà.
  • Alimentazione: la dieta mediterranea riduce del 30% il rischio di soffrire di tumore al seno; tuttavia, la dieta occidentale lo aumenta.

Recettore HER2

Le proteine HER2 sono recettori delle cellule mammarie prodotte dal gene HER2. In condizioni normali, questi recettori sono necessari per una crescita sana della mammella e affinché le cellule mammarie si dividano e si riparino da sole.

Nel 25% dei tumori al seno, però, il gene che codifica le proteine del recettore HER2 non funziona correttamente e produce un alto numero di copie di se stesso. Questo fenomeno è conosciuto come amplificazione del gene HER2.

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Tutte le copie extra di questo gene inviano l’istruzione di sintetizzare altri recettori HER2, creando una sovraespressione. Di conseguenza, le cellule mammarie crescono e si dividono in maniera incontrollata, provocando la formazione del tumore.

Tumore al seno HER2 + o HER2 –

Recettore HER-2: esame mammografico.

In base alla presenza o all’assenza dell’amplificazione di questo gene, il tumore al seno può essere classificato in:

  • HER2 positivo: tumore al seno che presenta amplificazione del gene HER-2 o una sovraespressione di questa proteina.
  • HER2 negativo: si verifica quando il tumore non presenta sovraespressione del gene né della proteina HER2.

In generale, il tipo HER2 positivo presenta una prognosi negativa, perché tende a crescere più velocemente, dunque a estendersi e formarsi nuovamente.

Tuttavia, i recenti progressi nella ricerca hanno permesso di sviluppare nuovi farmaci anti HER2 che hanno dato ottimi risultati. Un esempio è rappresentato dal trastuzumab.

Determinazione del recettore HER2 in pazienti con tumore al seno

Oggi esistono 4 esami clinici che consentono di rilevare la presenza di questo recettore:

  • Immunoistochimica o IHC: questa analisi indica un eventuale eccesso di proteina HER2 nelle cellule cancerose. I risultati vengono espressi nel seguente  modo: 0 (negativo), 1 + (negativo), 2 + (ambiguo) o 3 + (positivo).
  • FISH o analisi per ibridazione fluorescente in situ. I risultati di questo esame consentono di sapere se nelle cellule colpite è presente un eccesso di copie del gene HER-2.

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  • CISH o ibridazione cromogenica in situ con tecnologia della sonda di sottrazione: come l’esame precedente, rivela un eventuale eccesso di copie del gene HER2.
  • ISH o analisi di HER2 mediante ibridazione in situ: mostra le medesimi informazioni che si ottengono grazie agli esami precedenti.

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