Dopo alcuni mesi di notti in bianco, il bambino finalmente regolarizza i suoi orari del sonno. Ma, all’improvviso, ricomincia a svegliarsi nella notte e ad avere difficoltà ad addormentarsi. Che cosa sta succedendo? Potrebbe essere la regressione del sonno.
Prima di farvi prendere dal panico, sappiate che è un processo naturale e temporaneo; non state facendo nulla di sbagliato e non sta succedendo nulla al vostro bambino. Scoprite tutto ciò che c’è da sapere su questo fenomeno e le sue cause.
Come noto, il sonno dei bambini si trasforma man mano che crescono. Il riposo notturno diventa più lungo e stabile, mentre i sonnellini diurni si riducono. Tuttavia, nell’evoluzione possono verificarsi degli assestamenti che portano il bambino a regredire alle fasi precedenti. Durano in genere da due a sei settimane, dopodiché il ritmo del sonno del bambino riprende a funzionare in modo regolare.
Che cos’è la regressione del sonno?
La regressione del sonno è una battuta d’arresto nei modelli di sonno infantili. Il bambino, che aveva già imparato a dormire diverse ore di seguito per notte, ricomincia ad avere risvegli notturni e difficoltà a dormire. In alcuni casi potrebbe avere bisogno di più tempo per addormentarsi, oppure non riuscire a riaddormentarsi dopo il risveglio, con ricadute sui pisolini diurni.
Il bambino è spesso irascibile e irritabile e richiede l’attenzione di mamma e papà a qualunque ora, magari solo per un abbraccio o perché ha voglia di giocare.
Quando i genitori osservano questo fenomeno, spesso si chiedono cosa stia succedendo, dal momento che il bambino aveva già instaurato un buon ritmo del sonno. In realtà, è parte del processo di crescita.
Perché avviene la regressione del sonno?
Le regressioni del sonno possono comparire in momenti diversi della vita del bambino, ma sono di solito legate a fasi importanti del processo evolutivo. Le tappe dello sviluppo, infatti, sono accompagnate da disordini che possono influenzare anche il ritmo del sonno.
Le regressioni possono avvenire a quattro mesi, così come a otto, diciotto o ventiquattro. La più eclatante, tuttavia, di solito si verifica tra gli otto e i dieci mesi di età.
Se in questo momento state vivendo questa fase con il vostro bambino, sappiate che queste sono alcune delle cause principali:
Cambiamenti nel ritmo biologico
A volte queste alterazioni sono una semplice conseguenza dell’evoluzione del ritmo biologico del bambino. Intorno ai quattro mesi, il sonno del bambino inizia ad assomigliare a quello degli adulti.
Pertanto, potrebbe avere un sonno più leggero e tendere a svegliarsi quando passa da una fase del sonno all’altra. Succede anche agli adulti, ma essendo autonomi, se la cavano facilmente. Quando il bambino si sveglia, ha bisogno di aiuto per riaddormentarsi, soprattutto all’inizio di questi cambiamenti.
Pietre miliari dello sviluppo
Le pietre miliari dello sviluppo sono i grandi progressi nella crescita del bambino. Imparare a sedersi, girarsi, gattonare, camminare o parlare sono alcune delle tappe più importanti.
Queste abilità acquisite aprono un mondo di possibilità per i bambini che, man mano diventano sempre più indipendenti; di conseguenza hanno più voglia di esplorare l’ambiente circostante e non accettano facilmente di riaddormentarsi.
Maggiore dispendio energetico
Tutti questi progressi fanno sì che i piccoli abbiano un maggiore dispendio di energie durante il giorno e fame di notte. Se ciò accade, potrebbero svegliarsi irritabili ed esigenti e avere difficoltà a riaddormentarsi.
Ma anche andare a dormire la sera eccessivamente stanchi è controproducente. Se il bambino non riposa durante il giorno, può essere compromessa la sua capacità di riposare adeguatamente quando è finalmente ora di andare a letto.
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Dentizione
Anche l‘eruzione dei denti può influenzare il sonno. Disagio, dolore o gengive che pulsano vanno ad ostacolare il riposo.
Ansia da separazione
Infine, l’ansia da separazione può causare risvegli improvvisi nel bambino, che ricercherà il contatto, la vicinanza anche se aveva già smesso di farlo. Questo, in genere, avviene dopo gli otto mesi e fa svegliare il bambino ansioso, in lacrime e bisognoso di conforto.
Regressione del sonno: come comportarsi?
La regressione del sonno di solito scompare entro poche settimane, quindi siate pazienti. Alcune misure possono facilitare questo processo, per genitori e figli:
- Assicuratevi che il bambino mangi abbastanza durante il giorno. Se vi sembra che si svegli affamato, invece di dargli da mangiare quando si sveglia, provate ad aumentare un po’ le porzioni durante il giorno. Può aiutare anche l’aggiunta di cibi grassi e sani a cena (ad esempio l’avocado).
- Per la dentizione, un massaggiagengive refrigerato può essere di grande sollievo.
- Assicuratevi che il bambino riposi in modo adeguato durante il giorno. In generale, a otto mesi, due sonnellini di 90 minuti sono appropriati.
- Predisponete l’ambiente. Assicuratevi che la stanza abbia una buona temperatura, sia silenziosa e buia. Alcuni bambini dormono meglio con una piccola luce indiretta che consente loro di riconoscere la stanza quando si svegliano.
- Il rumore bianco può aiutare il bambino ad addormentarsi o riaddormentarsi.
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Si tratta, insomma, di comprendere il momento evolutivo che sta attraversando vostro figlio e di facilitarlo il più possibile. Ogni bambino ha un temperamento diverso e non tutti sperimenteranno questi cambiamenti allo stesso modo.
L’importante è essere pazienti e ricordare che si tratta di un fenomeno temporaneo e naturale.
Bibliografia
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