
Il cheat meal, o pasto libero, è un pasto che si fa una volta alla settimana nel contesto di una dieta. Consente di interrompere per un giorno la dieta e prevede soprattutto cibo spazzatura o processato. Ha lo scopo di…
La felicità è una cosa personale, un concetto soggettivo che dipende da ognuno di noi e dal contesto in cui ci troviamo. Potremmo addirittura dire che la felicità è una questione di scelta
Da piccoli tutto sembra più facile e divertente. Con il passare degli anni, però, alcune scelte o stili di vita che adottiamo rischiano di farci dimenticare i nostri sogni e sentirsi allegri e motivati diventa sempre più difficile.
A mano a mano che diventiamo grandi, iniziamo a fare programmi e cadiamo nel circolo vizioso della comodità.
In questo senso, diventiamo schiavi della routine e perdiamo di vista quello che per noi è importante per raggiungere una vita piena di felicità e di soddisfazione.
Tuttavia, ognuno di noi ha il potere di determinare il proprio stato d’animo e di stabilire la direzione della propria vita.
Lo stato d’animo condiziona la direzione che prenderà la tua vita. Sei tu a decidere il tuo umore, perciò sei tu il capitano della tua felicità.
-Alfredo Culebro-
Matthieu Ricard, l’uomo più felice del mondo, definisce la felicità come la “sensazione di profonda serenità e appagamento”.
Ricard afferma che chiunque può trovare la vera felicità, attraverso la saggezza, l’altruismo, la compassione e mettendo da parte le “tossine mentali”, cioè l’odio, l’avidità e l’ignoranza.
Anche il Dalai Lama nel libro L’arte della felicità spiega come gli esseri umani creino le condizioni in grado di ostacolare l’allegria e la felicità a causa dei pensieri negativi, della reattività emotiva o dell’incapacità di apprezzare e usare le risorse interiori.
D’altra parte, se l’essere umano ha la capacità di alimentare la sua stessa sofferenza, è in grado anche di coltivare l’allegria.
Secondo il Dalai Lama, la chiave del sentirsi allegri e felici sta nella conoscenza interiore, nel saper gestire gli atteggiamenti e le reazioni che adottiamo e mettiamo in pratica nella vita di tutti giorni.
Un elemento fondamentale per raggiungere i nostri obiettivi e quindi essere felici è la motivazione.
Ricard, sostiene che l’essere umano sia in grado di autosuggestionarsi in modo da provare allegria, piacere e felicità tutte le volte che lo desidera.
Se il nostro obiettivo è altruista o sincero, sarà molto più probabile vivere con passione quello che facciamo tutti i giorni e contagiare gli altri con il nostro atteggiamento positivo.
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Michael Fordyce è stato uno dei pionieri della Psicologia Positiva, un approccio il cui obiettivo è quello di spingere a coltivare sentimenti, comportamenti e pensieri positivi.
Ha creato un programma chiamato “14 principi base della felicità”.
Tale programma ci invita a mettere in pratica i principi caratteristici delle persone felici, in modo da esserlo anche noi.
I 14 fondamenti della felicità sono i seguenti:
Oltre ai principi del programma di Fordyce, esistono altri aspetti importanti da tenere in considerazione. Noi di Vivere più Sani abbiamo selezionato i più significativi:
Bisogna tenere in considerazione il fatto che l’apatia può dipendere da alcune malattie, problemi alla tiroide, stress, squilibri chimici e disturbi psicologici, assunzione di farmaci o anche dalla menopausa.
È, quindi, indispensabile dedicare del tempo all’attività fisica perché ha molteplici effetti benefici sull’organismo. Prendersi cura del corpo è una delle chiavi per vivere pieni di motivazione e di allegria.
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L’invidia di solito si manifesta quando siamo troppo concentrati sulle cose materiali e quindi facciamo fatica a mantenere la tranquillità mentale. Di fatto, l’invidia corrode qualsiasi tipo di relazione, oltre a distruggere la nostra mente e la salute.
Per questo motivo, è importante coltivare emozioni che generino allegria e serenità mentale, come la conoscenza o l’esperienza. In questo modo, riusciamo a concentrarci e a prenderci cura dei nostri valori e principi.
Tutte le emozioni hanno una funzione positiva: ci consentono di conoscerci meglio.
Tuttavia, le emozioni positive come il perdono, la speranza, la generosità e la gratitudine aiutano a neutralizzare quelle negative. generano piacere, ma migliorano anche le abilità personali, intellettuali, fisiche, psicologiche e sociali.
Le emozioni negative sono inevitabili nella vita perché siamo sempre esposti alle perdite, agli errori e ai fallimenti.
La felicità, però, non è da intendersi solamente come assenza di sofferenza, è una condizione che dipende dall’equilibrio tra emozioni positive ed emozioni negative.
Se accettiamo le esperienze dolorose della vita, riusciremo a rafforzare l’autocontrollo e la flessibilità psicologica che ci serviranno a crescere e ad andare avanti nonostante le tragedie.
In conclusione, trovare la motivazione e l’allegria in grado di condurci alla felicità è un’impresa che richiede forza di volontà, impegno e lavoro. Tuttavia, vivere con allegria significa vivere più a lungo e proprio per questo vale la pena investirci tempo e risorse.
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