Sindrome dell'accento straniero: cos'è?

La sindrome dell'accento straniero è un'alterazione del linguaggio di cui ancora si sa poco, ma che potrebbe essere sintomo di danni neurologici. Sono stati registrati alcuni casi in quadri di disturbo mentale.
Sindrome dell'accento straniero: cos'è?

Ultimo aggiornamento: 26 dicembre, 2020

Sono tante le disfunzioni del linguaggio conosciute, alcune delle quali molto comuni. Ce ne sono altre, però, più rare e curiose, come la sindrome dell’accento straniero. Volete sapere cos’è e quali sono le cause? Continuate a leggere per saperne di più.

Si tratta di uno strano disturbo del linguaggio descritto per la prima volta nel 1907. Il soggetto presenta una pronuncia diversa da quella di un madrelingua, inducendo l’interlocutore a pensare di parlare con una persona straniera.

La sindrome dell’accento straniero non si limita solo alla pronuncia delle parole, bensì può coinvolgere anche la sintassi e il lessico. Oltre a ciò, sono stati registrati casi di anomalie riguardo la lunghezza delle frasi o l’utilizzo di accenti tipici di parti del mondo che il soggetto non ha mai visitato.

Cause della sindrome dell’accento straniero

Questa sindrome è stata associata per lungo tempo a cause di natura neurologica. Nello specifico a danni cerebrali, come un ictus. Altri casi registrati sono di natura psichiatrica e mista.

Cause neurologiche

Si tratta del principale fattore scatenante sebbene non sia noto il meccanismo esatto per cui si produce. Diverse tecniche di osservazione neurologica hanno mostrato un danno a carico delle aree cerebrali motoria e del linguaggio nell’emisfero dominante. Oltre agli ictus, altre condizioni possono danneggiare queste aree:

  • Trauma cranico-encefalico
  • Aneurismi
  • Sclerosi multipla
  • Tumori al cervello
Conseguenze di un ictus.
Le conseguenze di un ictus possono essere diverse, tra queste la sindrome dell’accento straniero.

Cause psichiatriche

Negli ultimi anni sono stati riportati casi di pazienti affetti da sindrome dell’accento straniero pur in assenza di danni cerebrali. Soffrivano, tuttavia, di disturbi psichiatrici o psicologici, dimostrando così che il disturbo è più complesso di quanto si possa pensare.

A questo proposito, tra i principali disturbi mentali associati si fa riferimento alla psicosi, al disturbo di conversazione, al disturbo bipolare e alla schizofrenia. Nel caso specifico della psicosi, il nuovo accento acquisito avrà una durata pari a quella dell’intero episodio. Di solito la situazione si normalizza non appena si conclude l’evento psicotico.

Cause miste

In questi casi il paziente in genere presenta un danno neurologico a cui segue un disturbo psichiatrico, per cui non può essere attribuita a una causa specifica. In un primo momento si manifesta una perdita dell’identità e il conseguente sviluppo di una nuova personalità.

Infine, talvolta la sindrome dell’accento straniero è associata allo sviluppo e alla crescita; è dunque slegata in questi casi a danni cerebrali e/o disturbi psichiatrici.

Sintomi della sindrome dell’accento straniero

Questa curiosa sindrome è caratterizzata da una variazione della pronuncia dell’individuo, che potrebbe non notare l’anomalia. Ecco che potremmo riscontrare deficit segmentari e prosodici:

  • Deficit segmentari: è possibile notare una diversa pronuncia delle vocali, in quanto il soggetto tende ad aumentare o a ridurre le tempistiche di pronuncia delle stesse. D’altra parte, si verificano cambiamenti poco evidenti in quanto a consonanti ed errori di pronuncia.
  • Deficit prosodici: ci riferiamo a un’alterazione del ritmo e dell’intonazione con cui vengono pronunciate diverse parole e frasi. Inoltre, si potrebbe notare una riduzione dell’intervallo di tempo tra sillabe e inversione dell’intonazione di una frase.

Diagnosi

Le persone affette da questa sindrome di solito non notano variazioni nella propria pronuncia, per cui in genere viene riferito da terzi. La diagnosi deve essere formulata da uno specialista, che tuttavia può trovare difficoltà a causa della somiglianza con altre patologie.

Per una diagnosi accurata il medico valuterà la storia clinica del paziente, con eventuali precedenti in famiglia ed eventuale esposizione del paziente a una lingua straniera. Dovrà altresì procedere con una minuziosa esplorazione dei muscoli della lingua, in quanto spesso danneggiati.

Molto spesso per confermare o escludere la presenza di un danno neurologico verranno prescritti degli esami di diagnostica per immagini. Risultano utili le tomografie assiali computerizzate e le risonanze magnetiche.

Donna con sindrome dello accento straniero.
A causa delle difficoltà di comunicazione del paziente con gli altri questo disturbo ha ripercussioni sociali.

Trattamento della sindrome dell’accento straniero

Nella maggior parte dei casi il problema associato alla pronuncia scompare da sé  nel giro di qualche giorno o di qualche settimana, per cui non sarà necessario un intervento di tipo medico. Tuttavia, in alcuni casi non si risolve spontaneamente e può durare diversi anni.

Possiamo definire questo disturbo come una disfunzione motoria con danno neurologico, per cui la terapia sarà orientata alla risoluzione di entrambi i problemi. Innanzitutto si interverrà sulla patologia neurologica o psicologica alla base.

Analogamente,  è stata dimostrata l’efficacia delle terapie del linguaggio al fine di recuperare l’accento naturale. A questo proposito, uno studio dell’Università di Malaga ha testato l’efficacia del donepezil durante la terapia.

Conseguenze per la vita dei pazienti

Sebbene questa sindrome non rappresenti un pericolo per la vita di chi ne soffre, può avere ripercussioni di natura psicologica e sociale. Questo perché la comunicazione con il soggetto diventa difficile a causa della difficoltà riscontrate nel capire cosa dice.

Oltretutto, è importante non ignorarlo visto che la sindrome dell’accento straniero potrebbe indicare una qualche patologia neurologica o psicologica sconosciuta. Si consiglia pertanto di rivolgersi quanto prima a uno specialista.


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