Tendinopatia inserzionale degli adduttori: cos'è?

La tendinopatia inserzionale degli adduttori è comune tra gli atleti. Andare da uno specialista in presenza dei sintomi è essenziale per evitare di aggravare la situazione.
Tendinopatia inserzionale degli adduttori: cos'è?

Ultimo aggiornamento: 09 agosto, 2022

Gli adduttori dell’anca sono muscoli molto importanti che si trovano nell’interno coscia. Chi frequenta le palestre si sarà senz’altro imbattuto in attrezzo per allenarli. A causa di uno sforzo eccessivo, è possibile soffrire di tendinopatia inserzionale degli adduttori. Di cosa si tratta?

Un esercizio eseguito in modo errato o brusco può portarci a soffrire di tendinopatia inserzionale degli adduttori. Si tratta quindi di un infortunio piuttosto comune tra gli atleti. Vediamo le caratteristiche della tendinopatia inserzionale degli adduttori dell’anca e quali sono i sintomi che ci avvisano della sua presenza.

Tendinopatia o pubalgia

Questo problema viene chiamato tendinopatia inserzionale degli adduttori o pubalgia. Poiché la lesione interessa gli adduttori, viene generalmente classificata come pubalgia bassa.

Questa denominazione rimanda alla zona in cui si accusa malessere, ovvero l’area che comprende adduttori, inguine e pube, e può estendersi fino all’addome.

Muscoli adduttori delle gambe.

La tendinopatia inserzionale degli adduttori di solito si presenta a causa di un intenso allenamento quotidiano. Per questo motivo è frequente negli atleti che praticano attività come calcio, rugby, sollevamento pesi o ciclismo.

È importante saperla riconoscere e adottare le misure appropriate per guarire in fretta.

Sintomi della tendinopatia inserzionale degli adduttori

Il sintomo principale della pubalgia o tendinopatia inserzionale degli adduttori è il dolore nell’interno coscia. Ma questo dolore, come accennato, può diffondersi anche all’addome. Vediamo come si presenta questo sintomo e in quali momenti appare:

  • Stadio iniziale della tendinopatia: all’inizio della lesione il dolore sul lato interno della coscia o dell’addome inferiore è accusato dopo lo sforzo, ovvero durante il periodo di riposo.
  • Aggravamento della lesione: nel corso dei giorni, il dolore può diffondersi all’area inguinale e inizia a manifestarsi durante l’allenamento.
  • Dolore continuo: in assenza di trattamento, il dolore diventa continuo e insopportabile. Non importa se si è a riposo o in movimento, il dolore non va via.

Al primo segno di dolore nell’area menzionata è importante rivolgersi a uno specialista. La tendinopatia inserzionale degli adduttori dell’anca può limitare in modo significativo i movimenti e quindi la qualità di vita.

Sarà quasi impossibile eseguire gli esercizi di stretching degli adduttori a causa del dolore e potrebbe essere impossibile persino incrociare le gambe.

Fisioterapia che tratta una tendinopatia degli adduttori.
Fisioterapista che cura una lesione.

Trattamento

Il trattamento della tendinopatia inserzionale degli adduttori dipenderà dalla gravità della lesione. Per questo motivo, prima ci si recherà dal medico, meno aggressivo sarà il trattamento. Vediamo alcune opazioni:

  • Antinfiammatori: sono raccomandati insieme al riposo e all’esecuzione di alcuni esercizi di stretching che permettono di allentare la tensione nell’area. Questi medicinali sono particolarmente utili durante il primo stadio della tendinopatia, quando i sintomi sono ancora lievi.
  • Fisioterapia: integrata con gli antinfiammatori. Soprattutto se si accusa dolore durante l’allenamento, la fisioterapia avrà il compito non solo di curare la lesione, ma anche di correggere il fattore che l’ha causata.
  • Chirurgia: viene presa in considerazione quando la lesione è ormai troppo grave e si è verificata la rottura e la distensione cronica nell’area degli adduttori. In questo caso il dolore è inarrestabile.

Vi è mai stata diagnosticata una tendinopatia inserzionale degli adduttori? Se praticate uno degli sport di cui abbiamo parlato, raccomandiamo di correggere tutte quelle abitudini che possono favorire questo infortunio. Ricordate di fare sempre stretching dopo l’allenamento per rilassare i muscoli.

A volte tendiamo a non prestare molta attenzione ai muscoli adduttori, eppure sono di grande importanza e li usiamo in ogni momento seppur inconsapevoli. Se avvertite dolore nell’area dell’anca, non aspettate che peggiori; piuttosto, affidatevi a un professionista il prima possibile.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Gal, C. (2001). La pubalgia: prevención y tratamiento. Editorial Paidotribo.
  • Fuentes-Nucamendi, M. A., Carrillo-Muñiz, H., Bonfil-Ojeda, J. R., & Frías-Austria, R. (2011). Dolores de crecimiento. Régimen simplificado de tratamiento. Acta Ortopédica Mexicana25(2), 79-86.
  • Olivera, G., Holgado, M. S., & Cabello, J. (2001). Lesiones deportivas frecuentes en atención primaria. FMC-Formación Médica Continuada en Atención Primaria8(5), 307-320.
  • Sohier, R. (2009). Fisioterapia Analítica de la Articulación de la Cadera: Bases, técnicas y tratamientos diferenciales. Ed. Médica Panamericana.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.