Test rapido per la miocardite scoperto in Spagna

Uno studio pubblicato da alcuni ricercatori spagnoli su una prestigiosa rivista medica fa ben sperare sull'arrivo di un test rapido per la miocardite. Ne parliamo in questo articolo.
Test rapido per la miocardite scoperto in Spagna
Leonardo Biolatto

Scritto e verificato il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2022

Poter realizzare un test rapido per la miocardite è il sogno di molti cardiologi e medici sportivi, che spesso si trovano ad affrontare casi di morte improvvisa. Questa condizione, di fatto, è più frequente tra gli atleti, pur così si stima che l’incidenza sia uguale a quella della popolazione generale.

Sebbene non interessi solo questa gruppo, la miocardite è più frequente tra gli sportivi professionisti. Non a caso, prima di una gara devono sottoporsi a tutta una serie di esami fisici, richiesti non solo per iniziare una determinata pratica sportiva, ma anche per mostrare determinate abilità.

Tramite questi esami il medico va in cerca di eventuali anomalie, non tutte però possono essere diagnosticate. Era il caso, fino a qualche tempo fa, della miocardite. Per fortuna, però, è stato scoperto in Spagna un test rapido per rilevarla.

Cos’è la miocardite?

La miocardite è l’infiammazione del miocardio, il tessuto muscolare del cuore, da cui prende il nome. Come tutte le infiammazioni, provoca gonfiore del tessuto e ne compromette la funzionalità. Tra le cause della miocardite possiamo riscontrare:

  • Infezioni: alcuni microrganismi si installano nel cuore o causano reazioni incrociate con gli anticorpi che infiammano il miocardio. La malattia di Lyme è una delle cause riconosciute.
  • Tossine: intossicazione cronica da alcol, abuso di droghe illegali come cocaina e monossido di carbonio.
  • Genetica: se una mutazione genetica o una malattia ereditaria causa la miocardite, la sua diagnosi diventa più complessa. Risulta difficile giungere a una diagnosi prima che compaia un sintomo grave o addirittura fatale.
Uomo svenuto.
La morte improvvisa è un evento sconvolgente per tutti. Prevenirla è molto complicato.

Quale relazione tra miocardite e morte improvvisa?

Un test rapido per la miocardite offre numerosi vantaggi, tra cui quello di individuare le persone a rischio di morte improvvisa. Anche se dovesse essere standardizzato, potrebbe essere richiesto come esame obbligatorio per chi pratica sport a livello agonistico, come puntualizzato più volte da diversi medici.

La morte improvvisa causa un arresto del sistema cardiovascolare che in un primo momento non può essere attribuito a una causa specifica. Il sospetto risiede sempre in un infarto miocardico acuto, che è il fattore più frequente negli arresti cardiaci.

La confusione tra infarto e miocardite porta a un intervento di pronto soccorso che può essere addirittura controproducente per il paziente. Quando si sospetta un blocco dell’arteria coronaria, i medici eseguono immediatamente un cateterismo per cercare di sbloccare il coagulo, il trombo o l’embolo che interrompe il flusso sanguigno.

Dopo aver verificato che non c’è stato infarto, si comincia a sospettare un’altra patologia. Fino ad oggi non esisteva un test rapido per escludere la miocardite.

Si riteneva che la morte improvvisa fosse causata dalla necrosi delle cellule cardiache e non da un’infiammazione, per cui si poteva stabilire un approccio rapido, anche se non sempre corretto.

A cosa serve un test rapido per la miocardite?

I ricercatori del Centro nazionale spagnolo per la ricerca cardiovascolare (CNIC) hanno pubblicato un articolo scientifico sul New England Journal of Medicine in merito a un test rapido per la miocardite. Sembra finalmente possibile prevenire eventuali morti improvvise nel futuro.

L’uso di tale test consentirebbe ai medici di rilevare in alcune persone una maggiore probabilità di decesso per morte improvvisa. Ciò è particolarmente importante nella medicina dello sport, in particolare nel caso di atleti professionisti sottoposti a elevato stress fisico.

Il test rapido per la miocardite può essere effettuato anche a bordo di un’ambulanza, durante il trasferimento di un paziente svenuto in un luogo pubblico verso l’ospedale, per cui è molto utile nel caso in cui non sono disponibili dei dati precisi.

Rilevando la presenza dei biomarcatori che i ricercatori stanno analizzando, è possibile evitare di perdere tempo offrendo il giusto trattamento.

Cosa hanno scoperto i ricercatori spagnoli?

I ricercatori spagnoli hanno rilevato un microRNA che è presente solo nelle persone con miocardite e circola nel sangue delle persone colpite, che hanno chiamato hsa-miR-Chr8: 96.

Questa sostanza è prodotta dai linfociti Th17, che si attivano con la miocardite. Questa varietà di globuli bianchi partecipa al processo infiammatorio del miocardio, contribuendo alla minore o maggiore gravità del quadro clinico.

Secondo quanto finora verificato dagli scienziati, chi non soffre di miocardite non ha questo biomarcatore. Pertanto, la specificità sarebbe un motivo in più per fare questo test, perché consente di ridurre i falsi positivi.

Esame del sangue come test rapido per la miocardite.
Il test rapido per la miocardite può essere eseguito nelle cliniche, ma anche in ambulanza durante il trasferimento del paziente.

Quali sono gli altri studi sull’argomento?

Lo studio sui microRNA che consentono di rilevare in anticipo le malattie cardiovascolari è in corso da tempo. Realizzare un test rapido per la miocardite è solo una delle opzioni che potrebbero aiutare a prevenire le morti improvvise in futuro.

Per evitare la biopsia miocardica, i ricercatori l’anno scorso hanno pubblicato un articolo su ESC Heart Failure, in cui spiegano che i microRNA sono in grado di rilevare l’infiammazione all’interno del miocardio. Questo, in particolare, sarebbe utile nella miocardite indotta da infezioni virali.

D’altra parte, di recente alcuni gruppi di ricerca hanno proposto l’uso di microRNA per prevedere se una placca ateromica si romperà a breve o meno. Questo perché la rottura della placca è il meccanismo fisiopatologico responsabile della formazione del coagulo che innesca l’infarto miocardico acuto.

Una serie di studi scientifici in corso da anni sta cercando un modo per includere il microRNA tra i metodi complementari per diagnosticare l’infarto miocardico acuto con alterazioni elettrocardiografiche. La determinazione si andrebbe ad aggiungere al classico dosaggio delle troponine che sono già ampiamente utilizzate in pronto soccorso.

Infine, vale la pena notare che i microRNA circolanti nel plasma potrebbero contribuire alla caratterizzazione del rischio dei pazienti con aterosclerosi. Lo dimostra uno studio pubblicato quest’anno su Current Molecular Medicine.

Un test per la miocardite per salvare vite umane

L’invenzione di un test per la miocardite è un enorme progresso nella ricerca medica. Gli studi del gruppo CNIC costituiscono un enorme contributo nel percorso che la scienza sta seguendo per diagnosticare le patologie quasi invisibili.

Rendere obbligatorio nel mondo dello sport un esame di questo tipo significherebbe un ulteriore passo avanti nella prevenzione della morte improvvisa. Numerosi atleti e medici sportivi attendono con ansia questo momento.


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