Tipi di terapie psicologiche: quali sono le principali?

La psicoterapia, come altre discipline sanitarie, si è evoluta nel tempo, grazie ai progressi scientifici e ai cambiamenti culturali e sociali. Oggi esistono numerosi tipi di terapie psicologiche, ognuna con un proprio approccio e un proprio modo di accompagnare chi cerca sostegno.

Alcune sono più strutturate, come la terapia cognitivo-comportamentale, mentre altre sono più flessibili, come la psicoterapia integrativa. Ognuna offre un modo diverso di accompagnare e affrontare le situazioni. Scoprite come scegliere quella giusta per voi.

1. Terapia cognitivo-comportamentale (CBT)

La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è una delle terapie più conosciute e utilizzate al mondo. Si basa sul presupposto che esiste una stretta relazione tra pensieri, emozioni e comportamenti. Il terapeuta lavora quindi per identificare i modelli di pensiero dannosi e sviluppare convinzioni più sane. Di solito prevede un percorso in tre fasi:

1. Una valutazione clinica
2. Un intervento sui pensieri dannosi
3. Modificare i comportamenti problematici attraverso tecniche pratiche, come l’esposizione graduale all’ambiente.

È una terapia indicata per diversi disturbi, come ansia, depressione, fobie o disturbo ossessivo-compulsivo. Secondo l’American Psychological Association, in alcuni casi può avere un’efficacia paragonabile a quella dei farmaci. Inoltre, il suo approccio strutturato consente un accurato monitoraggio dei progressi.

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2. Psicoterapia integrativa

Come suggerisce il nome, la psicoterapia integrativa combina elementi di diversi approcci, come la già citata terapia cognitivo-comportamentale, la terapia psicodinamica, la psicoterapia umanistica e la psicoterapia psicoanalitica, tra gli altri.

Questo approccio integrato si basa sull’idea che l’utilizzo di più metodi terapeutici possa essere più efficace. In questo senso, il terapeuta sceglie le strategie che meglio si adattano alle caratteristiche e alle esigenze di ciascun paziente.

La psicoterapia integrata può essere utilizzata per trattare l’ansia, la depressione, lo stress, le dipendenze e l’abuso di sostanze, i disturbi della personalità, del sonno, dell’alimentazione o lo stress post-traumatico, per citarne alcuni.

3. Terapie di terza generazione

Le terapie di terza generazione o di terza ondata sono un’evoluzione della terapia cognitivo-comportamentale, con un approccio più ampio. Non cercano di combattere i pensieri negativi, ma di studiare la funzione che essi svolgono per la persona, senza cercare di evitarli o controllarli. Alcune delle più note sono:

• Terapia dialettico-comportamentale (DBT)
• Terapia dell’accettazione e dell’impegno (ACT)
• Terapia cognitiva basata sulla mindfulness (MBCT)

Sono utili quando il disagio è legato a emozioni negative persistenti, esperienze traumatiche o difficoltà di adattamento.

4. Terapia umanistica

La terapia umanistica si concentra sulla capacità delle persone di prendere decisioni razionali e di raggiungere il loro pieno potenziale. Una delle sue forme più conosciute è la terapia della Gestalt, che si concentra sullo sviluppo personale. È adatta a coloro che cercano:

• Aumento del benessere
• Sviluppare l’autostima e l’accettazione di se stessi
• Connettersi ai propri valori e allo scopo della vita
• Superare blocchi personali o esistenziali

La terapia umanistica è utile nei momenti di crisi, se si soffre di ansia o stress, o quando si vuole lavorare sulla crescita personale.

5. Terapia psicodinamica

La terapia psicodinamica deriva dalla psicoanalisi e si basa sull’idea che i pensieri, le emozioni e i comportamenti siano influenzati dalle esperienze passate, soprattutto quelle dell’infanzia. Questo approccio cerca di analizzare i vostri pensieri per identificare gli schemi inconsci.

Il legame con il terapeuta è fondamentale, poiché spesso si utilizzano domande aperte per consentire alle persone di parlare liberamente di ciò che le preoccupa. Può essere utile per molti problemi, come il trattamento della depressione, dell’ansia e del disturbo borderline di personalità, o per conoscersi meglio.

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Come scegliere il tipo di terapia più adatto a voi?

Ogni persona è unica e ciò che funziona per una persona può non essere ideale per un’altra. Per questo motivo è meglio rivolgersi a un professionista della salute mentale e, in base alla sua diagnosi, chiedergli quale sia l’approccio migliore per voi.

Tenete presente che la maggior parte degli psicologi non si limita a un solo tipo di terapia e spesso combina elementi, come nel caso della psicoterapia integrativa. Qualunque sia il vostro approccio, assicuratevi di sentirvi a vostro agio e sicuri.

Una terapia diversa per ogni persona

Se in qualsiasi momento sentite che la qualità della vostra vita non è quella che desiderate, la psicoterapia può fare al caso vostro. Andare in terapia non serve solo quando le cose vanno male. Può aiutarvi a conoscervi meglio, a gestire le vostre emozioni e a prendere decisioni più consapevoli. La cosa migliore è che non esiste un unico modo di affrontare i problemi: i tipi di terapia sono studiati in base alle vostre esigenze e alla vostra storia. L’importante è sapere che non siete soli, ma che ci sono professionisti formati per accompagnarvi e aiutarvi a trovare il percorso più adatto alle vostre esigenze.