
Le stomie sono aperture create chirurgicamente in modo da permettere la fuoriuscita di sostanze di scarto. In alcuni casi vengono…
I trattamenti con cellule staminali sono una tendenza già affermata in medicina. Sebbene alcune opzioni presentino risultati comprovati, altre richiedono ulteriori sperimentazioni. In ogni caso, sembrano essere molto promettenti.
Sentiamo parlare sempre più spesso dei trattamenti con cellule staminali. A volte sembrano essere la soluzione per tutti i problemi di salute che colpiscono l’essere umano. Altre sentiamo che ci resta ancora molta strada da fare per rendere efficaci queste terapie.
La verità, come sempre, è nel mezzo. Le cellule staminali vengono studiate a fondo per poterne trarre i massimi benefici. La ricerca deve continuare, ma sono stati già fatti alcuni passi importanti per quanto riguarda i trattamenti con cellule staminali.
Le cellule staminali sono cellule del corpo umano capaci di generare altri tipi di cellule. Sono conosciute come cellule totipotenti perché, potenzialmente, a partire da esse possono generarsi cellule dei vari tessuti.
Una cellula staminale può progressivamente differenziarsi in un miocita (cellula muscolare), un osteocita (cellula del tessuto osseo) o un neurone (cellula del tessuto nervoso). E, quindi, sono in grado di generare tutti gli organi corporei.
Queste cellule particolari, con una funzione unica, si trovano nel corpo fin dalla nostra gestazione. Grazie a esse, l’embrione si sviluppa per diventare vitale e poi crescere. Si possono trovare in:
I trattamenti con cellule staminali mirano a riparare i tessuti che sono stati danneggiati. Vengono studiati come sostituti dei trapianti vista la loro capacità di rigenerazione. Immaginate se invece di trapiantare un organo fossimo in grado di “produrre” un nuovo organo a partire da queste cellule.
L’intenzione è di inoculare cellule staminali nei tessuti danneggiati per incoraggiarli a ricreare quel tessuto con nuovi elementi. Si tratterebbe di una specie di riparatori del corpo umano. Per riuscirci, le cellule staminali devono essere guidate verso la produzione di alcune parti specifiche, ed è quanto studiato nei laboratori.
I trattamenti con cellule staminali potrebbero riparare, ad esempio, un cuore danneggiato da un infarto, un fegato lesionato dalla cirrosi e persino le ossa fratturate da un trauma. Le possibilità che si aprono alla medicina sono quasi infinite.
Tutto questo si aggiunge all’obiettivo di trovare la cura a malattie che oggi sembrano incurabili o difficili da affrontare. La patologia oncologica migliorerebbe significativamente la sua prognosi a breve termine.
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Le strategie di marketing hanno diffuso falsi benefici di questi trattamenti che non sono stati ancora dimostrati dalle cellule staminali. Le agenzie governative per i trapianti avvisano sul bisogno di comunicare l’intenzione di procedere con questi trattamenti.
I ricercatori hanno dimostrato che guidare una cellula staminale alla formazione di alcuni tessuti non è così semplice. In alcuni esperimenti la guida non ha funzionato e altri tessuti si sono formati spontaneamente. Sarebbe un rischio.
Potrebbero anche verificarsi reazioni di rigetto dall’organismo ricevente alle cellule staminali inoculate. Come qualsiasi oggetto esterno che entra nel corpo, il sistema immunitario prova a espellerlo dato che non lo riconosce. Nei trapianti vi sono alte probabilità che si verifichino queste reazioni.
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Nonostante i possibili effetti avversi e le attuali limitazioni, esistono già possibili trattamenti con cellule staminali. In realtà, dagli anni ’70, il trapianto di cellule staminali del midollo osseo viene eseguito per curare alcuni linfomi. Ma possiamo citare altre terapie di successo::
In breve, resta ancora molto da studiare sui trattamenti con cellule staminali. Nonostante ciò, molti risultati suggeriscono che in futuro potranno diventare un trattamento promettente contro alcune gravi patologie.