Trapianto di rene, dati da conoscere

Dopo il trapianto di rene occorre adottare abitudini di vita sane, seguire una dieta bilanciata ed evitare completamente alcol e fumo
Trapianto di rene, dati da conoscere
Maricela Jiménez López

Revisionato e approvato da la dottoressa Maricela Jiménez López.

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Quando i reni perdono le loro funzioni, una delle possibilità è l’intervento chirurgico. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul trapianto di rene.

I reni sono organi a cui spesso non dedichiamo molta attenzione, a meno che non si ammalino. Ricordiamo, invece, che hanno un ruolo importante per la nostra sopravvivenza poiché filtrano le sostanze di scarto.

Trapianto di rene, in cosa consiste?

Il trapianto di rene è un intervento chirurgico che ha lo scopo di sostituire il rene che ha smesso di funzionare con uno sano.

Un rene, quando sano, può svolgere le funzioni di due reni disfunzionali. Ecco perché una persona sana può vivere anche con uno solo di questi organi. Ne consegue che solo chi ha entrambi i reni in perfetta salute può diventare donatore.

1. Tipi di donatori di rene

Medico con modello in plastica di rene

Quando si realizza un trapianto di rene, l’organo sano può provenire da tre tipi di donatore:

  • Familiare vivo: genitori, fratelli o figli. Questi donatori hanno maggiori probabilità di essere compatibili, avendo lo stesso patrimonio genetico. In caso di malattia grave, vengono automaticamente scartati.
  • Donatore non imparentato con il paziente, come il coniuge o un amico. È un evento meno comune, ma resta un’opzione da considerare quando non è possibile ottenere l’organo da altra fonte.
  • Donatore deceduto. La morte deve essere recente e non causata da malattia renale. La persona doveva, inoltre, aver espresso il desiderio di diventare donatore. Il problema,in questo caso, è che le liste di attesa sono lunghe e non sempre è garantita la compatibilità. In alcuni paesi la donazione non è abitudine comune.

2. Procedura per il ricevente

La procedura è, naturalmente, complessa e occorre rispettare tutti i passaggi. Se il medico ha consigliato l’intervento, preparate con cura tutte le domande da sottoporgli.

Le fasi principali sono:

  • Prima dell’intervento, somministrazione dell’anestesia totale.
  • Il chirurgo pratica un’incisione nella parte inferiore dell’addome e inserisce il nuovo rene.
  • In seguito vi è il collegamento dell’arteria e della vena del rene sano con l’arteria e la vena iliache.
  • Collegamento dell’uretere alla vescica.
  • Infine il chirurgo si assicura che il sangue irrori il nuovo rene e che il paziente riprenda a produrre l’urina in modo corretto.
  • Sebbene l’operazione si concluda in poche ore, ci vorranno alcune settimane prima che il nuovo rene cominci a funzionare a pieno ritmo.

Complicazioni del trapianto di rene

Le complicanze più comuni sono:

1. Rigetto. Può essere di due tipi:

  • Rigetto iperacuto. Avviene pochi minuti dopo aver terminato il trapianto e rende necessario un intervento immediato di rimozione del rene trapiantato.
  • Rigetto acuto. Si verifica quando, alcune settimane dopo l’intervento, le cellule infiammatorie filtrano nel tessuto dell’organo trapiantato.

2. Infezione. È causata da una diminuzione delle difese immunitarie, in seguito alla somministrazione di farmaci immunosoppressori.

3. Maggiore rischio di tumore, sempre come risultato dei farmaci immunosoppressori.

4. Squilibrio nei livelli di calcio .

5. Effetti collaterali dei farmaci: disturbi digestivi, perdita dei capelli, diabete di tipo 2, tra gli altri.

4. Cure principali dopo il trapianto

Spesso si viene sottoposti a trapianto di rene a seguito di uno stile di vita poco sano. Per prevenire problemi futuri è importante, quindi, apportare veri cambiamenti.

Dieta

Mantenere una dieta sana ed equilibrata è indispensabile. Solo in questo modo viene assicurato una guarigione completa.

Seguite le indicazioni dello specialista o del dietista circa gli alimenti più indicati al vostro caso e le corrette quantità. La dieta deve tenere conto di eventuali altre malattie.

Attività fisica

Dopo il trapianto è normale sentirsi deboli. Ciò a causa di una perdita della massa muscolare avvenuta durante la convalescenza. Per questo motivo è probabile che il medico consigli un programma di esercizi o un ciclo di fisioterapia.

Sono assolutamente da evitare i due estremi: eccedere nell’attività fisica e abbandonarsi alla sedentarietà. Dopo una fase di stanchezza iniziale, con il tempo il corpo recupererà le condizioni fisiche ed energetiche iniziali.

Benefici del trapianto di rene

Posizione dei reni nel corpo

Alcuni pazienti hanno paura di sottoporsi a un intervento di questo tipo e preferiscono la dialisi. Ci sono, tuttavia, buoni motivi per scegliere il trapianto.

Esso garantisce, di solito, una migliore qualità della vita. Consente di vivere per altri 17 anni circa.

Quando si sceglie la dialisi, invece, le aspettative di vita media sono di sette anni. Sono inoltre richieste dieci o più ore alla settimana di trattamento collegate alla macchina per la dialisi.


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