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Le persone affette da sindrome di Laron presentano un deficit nella crescita; è proprio questo difetto nella divisione cellulare che li rende immuni da cancro e diabete.
Al giorno d’oggi il cancro è senza dubbio una delle nostre maggiori preoccupazioni. La scienza e la medicina continuano a studiarne i processi, non solo per prevenire la comparsa, ma anche per offrire ai pazienti terapie più efficaci.
E se vi dicessimo che esiste una popolazione, o meglio, un tipo specifico di persona a cui la parola cancro non fa nessuna paura?
Sembra incredibile, ma è vero. Vi presentiamo un paese speciale: il villaggio di Vilcabamba, nella provincia di Loja, Ecuador.
Per capire meglio questa caratteristica stupefacente, è necessario conoscere l’esistenza di una condizione genetica: la sindrome di Laron.
Si tratta di una rara malattia ereditaria che produce un deficit nella crescita e, come effetto collaterale, offre la completa immunità da cancro e diabete.
Vediamola nel dettaglio.
La sindrome di Laron fu descritta per la prima volta negli anni 60 da Zvi Laron, un medico israeliano. Aveva destato la sua attenzione vedere che una parte dei suoi pazienti, in un piccolo villaggio, aveva una statura molto bassa.
Tale condizione fisica andava di pari passo con un’ottima salute generale. Questi pazienti potevano mangiare tutto quello che volevano senza mai soffrire di diabete; ancora più stupefacente, nessuna di quelle persone, né i loro antenati, avevano mai conosciuto il cancro.
Dopo più di trent’anni di ricerche, nel 2001 Laron pubblicò le sue conclusioni sui meccanismi di questa curiosa sindrome. Queste sono, in linea di massima, le caratteristiche principali:
Le persone che si trovano in questa condizione genetica conducono una vita del tutto normale. A parte la corporatura minuta, non presentano nessuna malattia particolare o problema fisico.
Ciò che sorprende di più i medici è il fatto che, nonostante molti di essi conducano una dieta sbagliata, ricca di grassi, cibi fritti e zuccheri, non sviluppano né il diabete né il cancro.
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Dalla sua scoperta, non è mai esistita una persona affetta da sindrome di Laron a cui sia stata diagnosticata una di queste due malattie. I motivi potrebbero essere i seguenti:
In Ecuador le persone affette da questa sindrome vengono chiamate larones. Ovviamente, per quanto non sviluppino né cancro né diabete, non è detto che la vita per loro sia tutta “rose e fiori”.
Gli storici pensano che possano essere discendenti di un gruppo di ebrei sefarditi spagnoli che nel XVI secolo si convertirono al cristianesimo ed emigrarono in Sud America.
Al di là della loro origine, da sempre hanno dovuto fare i conti con la derisione e lo stigma sociale della “diversità”.
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Sta di fatto che la scienza sta cercando di fare luce sui meccanismi di questo ormone per poterlo imitare e creare un farmaco rivoluzionario che aiuti a rallentare l’insorgenza del cancro.
Finora gli esperimenti sono stati eseguiti in laboratorio.
A sua volta, esiste anche una piccola speranza per i “nani di laron”. C’è la possibilità di somministrare, al bambino a cui viene diagnosticata questa sindrome, dosi di ormone “IGF-1” sintetico. Il problema è il costo: circa 20.000 dollari l’anno. Una spesa che poche persone possono permettersi.
Speriamo che, al più presto, questa tenue speranza diventi realtà e che, allo stesso tempo, la sindrome ci possa aiutare a trovare una soluzione definitiva contro il cancro.