Acne ormonale: fattori scatenanti e cure

L'acne ormonale si presenta subito dopo l'adolescenza. È più grave e ha più probabilità di lasciare segni o cicatrici. Vorreste saperne di più?
Acne ormonale: fattori scatenanti e cure

Ultimo aggiornamento: 09 agosto, 2022

L’acne ormonale è un tipo di acne tardiva che colpisce soprattutto le donne. Si stima che il 30% delle persone di età compresa tra i 25 ei 30 anni abbia questo problema. Allo stesso modo, la percentuale è del 20% per le donne tra i 22 e i 50 anni.

Sebbene non sia una patologia grave, l’acne ormonale a volte ha un impatto significativo sul proprio aspetto e sullo stato psicologico della persona. Può persino compromettere la qualità della vita. Le cause sono diverse, ma prevale il fattore ormonale.

L’acne normale, o acne vulgaris, è una condizione comune durante l’adolescenza. Si stima che colpisca fino al 90% degli adolescenti. L’acne ormonale, invece, è meno frequente, eppure negli ultimi decenni i casi sono aumentati in tutto il mondo. Come possiamo trattarla?

Cos’è l’acne ormonale?

L’acne ormonale si manifesta in età adulta, dopo l’adolescenza. A volte riappare dopo l’età giovanile, e altre volte si prolunga o persiste anche dopo la fase adolescenziale.

Acne ormonale nel corpo.
A differenza dell’acne adolescenziale, l’acne ormonale si concentra su collo, mento e attorno alla bocca.

Come indicato in un articolo pubblicato sugli Annals of Dermatology brasiliani, questo tipo di acne presenta alcune differenze rispetto all’acne vulgaris. Il primo fra tutti è che le lesioni sono di natura infiammatoria e profonde. Al contrario, i comedoni sono meno abbondanti. Inoltre, l’acne ormonale tende a a lasciare più cicatrici poiché la pelle matura è più incline alla cicatrizzazione.

Un’altra differenza è l’area interessata. L’acne giovanile colpisce soprattutto la cosiddetta zona T, ovvero fronte, naso e mento. L’acne ormonale, invece, si presenta su collo, mento e attorno alla bocca. In entrambi i casi, tuttavia, può apparire su qualsiasi area del corpo.

Cause dell’acne ormonale

Le cause dell’acne ormonale sono molteplici, ma in tutti i casi sono legate agli ormoni. In particolare, è associata ad un aumento dei livelli di testosterone.

Ciò si verifica a seguito di una serie di motivi. Il primo è un ciclo mestruale irregolare che porta la pelle a produrre più sebo ostruendo così i follicoli e favorendo la comparsa dei brufoli.

Lo stesso accade in presenza della sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), condizione che favorisce la comparsa di acne. Anche il consumo abituale di tabacco è correlato alla comparsa di questo tipo di acne, così come l’uso di cosmetici inappropriati.

Anche lo stress incide sulla comparsa di acne ormonale poiché provoca un maggiore rilascio dell’ormone cortisolo, fatto che aumenta il numero di ormoni androgeni, secondo quando dichiarato da diversi ricercatori della McGill University. Infine, anche l’inquinamento e un’alimentazione scorretta contribuiscono al problema.

Sintomi e manifestazioni

Il sintomo più evidente è la comparsa di brufoli, punti neri e altri inestetismi dopo l’adolescenza. Può verificarsi a qualsiasi età post adolescenziale, ma è più comune nella fascia dai 24 ai 35 anni.

Cicatrici da acne sul viso.
Le lesioni causate dall’acne ormonale sono in genere più evidenti. Inoltre, possono causare dolore e cicatrici.

In presenza di acne ormonale, le lesioni sono generalmente più dolorose. L’infiammazione è anche più visibile e interessa la zona “U”: mento, collo e pelle intorno alla bocca.

Questa condizione, inoltre, è resistente alla maggior parte dei rimedi convenzionali impiegati per trattare l’acne vulgaris. Poiché la sua causa è principalmente ormonale, si rende necessario un trattamento più mirato.

Cure disponibili

L’acne ormonale necessita di un trattamento completo, che deve essere indicato dal dermatologo. Molto spesso il professionista prescrive una terapia topica, integrata da una orale. La prima prevede in genere prodotti contenenti acido salicilico, perossido di benzoile, retinoidi e antibiotici.

Secondo quanto indicato in un articolo pubblicato sul Medical Journal of Costa Rica e Centro America, il trattamento orale ha lo scopo di ristabilire l’equilibrio ormonale. Di solito prevede l’assunzione di pillole anticoncezionali e spironolattone, un diuretico, nel caso delle donne. L’isotretinoina (antibatterica e antisettica) e il dapsone (antibiotico) sono usati per entrambi i sessi.

In alcuni casi si ricorre anche alla terapia biofotonica con metodo Kleresca che consiste nell’applicazione di un gel fotoconvertitore che viene attraversato da un fascio di luce. Questo penetra nel derma, elimina i batteri e riduce la produzione di sebo. Previene anche la comparsa di cicatrici.

Cosa fare in caso di acne ormonale?

L’acne ormonale non vi dà tregua? Siete preoccupati per le possibili cicatrici? In tal caso, consultate un dermatologo il prima possibile per ricevere una diagnosi e cure appropriate. Non ignorate il problema, la vostra pelle vi ringrazierà.


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