Alimenti che minacciano la nostra salute

Anche se è difficile da credere, molti degli alimenti che consumiamo quotidianamente possono rivelarsi pericolosi se durante i processi di produzione non sono state rispettate una serie di norme basilari
Alimenti che minacciano la nostra salute

Ultimo aggiornamento: 04 aprile, 2019

Ci sono alcuni alimenti che minacciano la nostra salute perché non vengono sottoposti alle dovute procedure di sicurezza. Gli esperti in nutrizione non li mangerebbero per nulla al mondo.

Secondo gli studi realizzati presso il CDC – Centre for Control Desease and Prevention gegli Stati Uniti, milioni di persone contraggono malattie a causa di patogeni di origine alimentare.

Ciò significa che molte persone vengono ricoverate e altre muoiono a causa di malattie contratte per mezzo di determinati alimenti.

Questo succede a causa dei processi di produzione eseguiti e al fatto che certi patogeni alimentari trovano il modo di arrivare sulla nostra tavola.

È molto difficile individuare la fonte di tali malattie, ma vediamo quali sono gli alimenti che minacciano la nostra salute.

Lista degli alimenti che minacciano la nostra salute

1. Latticini e latte non pastorizzato

Latte e derivati

Questi alimenti possono essere contaminati facilmente da virus, parassiti e batteri come la Salmonella, L’E. coli e la Listeria.

Tra il 1993 e il 2006 circa 1500 persone si sono ammalate negli Stati Uniti a causa del consumo di latte crudo non pastorizzato e dei suoi derivati.

Gli alimenti crudi hanno una probabilità 150 volte superiore alla norma di causare malattie rispetto a quelli pastorizzati.

Quando consumiamo latte o latticini, dobbiamo verificare che il prodotto riporti sull’etichetta “alimento pastorizzato”.

2. Pomodoro in scatola

Gli alimenti inscatolati sono pericolosi a causa del rivestimento delle lattine, che contengono resina.

La resina presenta un elemento chimico e tossico (BPA) che è stato associato a problemi cardiaci, diabete e obesità.

  • Per evitare di venire a contatto con questa sostanza pericolosa, consigliamo di evitare il consumo di prodotti in scatola.
  • Al contempo consigliamo di consumare frutta e verdura fresche, soprattutto se parliamo di prodotti acidi come il pomodoro.

3. Germogli

Germogli di soia

Secondo alcuni esperti in nutrizione, i germogli crudi o leggermente cotti (come nel caso dell’alfa alfa o della soia), possono essere contaminati da vari batteri (principalmente da Salmonella e da E.coli)

Tutti i tipi di germogli possono diffondere l’infezione batterica che ha origine nei semi. Ciononostante, gli esperti indicano che mangiarli cotti riduce questo rischio.

4. Bibite zuccherate

Queste bevande rientrano tra gli alimenti che minacciano la nostra salute perché causano obesità e molte vengono elaborate con estratti di tè o piante con zucchero aggiunto.

Il loro consumo favorisce anche la possibilità di sviluppare carie.

  • La OMS raccomanda di non ingerire un quantitativo superiore a 50 grammi di zucchero al giorno. Una bibita zuccherata di solito ne contiene 35 grammi.
  • Gli esperti in nutrizione sconsigliano fortemente queste bevande a causa della loro altissima concentrazione di zuccheri e perché sono una delle cause principali di malattie cardiovascolari, nonché del diabete di tipo 2.

5. Ostriche e molluschi crudi

Ostriche e molluschi

I molluschi – e in particolare le ostriche – sono all’origine di molte intossicazioni.

Essendo animali “filtro”, le ostriche raccolgono tutto quello che si trova nell’acqua. In questo modo assorbono molti batteri che se si trovano nel loro corpo, verranno trasmessi anche al nostro organismo.

Gli esperti affermano che non vale la pena di correre questo rischio.

Per ulteriori approfondimenti: I batteri più pericolosi per gli esseri umani

6. Le mele

Le mele, nonostante i loro numerosi benefici, rientrano tra gli alimenti che minacciano la nostra salute perché vengono iniettate di pesticidi al fine di esaltarne il sapore.

  • I pesticidi e altri prodotti tossici sono associati anche a malattie quali il Parkinson.
  • La cosa migliore da fare è mangiare mele biologiche.
  • Se non vogliamo o non possiamo, dobbiamo lavare le mele molto bene con sapone neutro o con uno spazzolino per strofinarne la buccia oppure dobbiamo sbucciarle per poterle consumare in serenità.

7. Uova crude o semicrude

Uova crude

Sebbene vari nutrizionisti sostengano che le proprietà nutritive delle uova aumentano se le consumiamo crude, altri esperti sostengono che si tratta di uno degli alimenti più pericolosi.

Il problema è che questo alimento può contenere il virus della salmonella.

8. Patate non biologiche

Le patate che compriamo al supermercato vengono ricoperte da fungicidi ed erbicidi vaporizzati al fine di eliminarne l’aspetto fibroso prima del raccolto. Dopo il raccolto, vengono nuovamente trattate per evitare che germoglino.

La soluzione è comprare patate biologiche, perché lavarle non è sufficiente per eliminare i prodotti chimici assorbiti.

9. Pop corn da microonde

Popcorn in ciotola

Secondo uno studio condotto dall’Università della California nel 2009, il rivestimento delle buste in cui vengono confezionati e venduti i pop corn contengono sostante chimiche come l’acido perfluoroottanoico (PFOA), associato ai casi di infertilità negli esseri umani.

  • Alcuni test hanno dimostrato che tali sostanze danneggiano il fegato e possono provocare cancro ai testicoli e al pancreas.
  • Le microonde fanno fanno passare i prodotti chimici allo stato di vapore depositandosi sui pop corn. Queste sostanze chimiche si accumulano nel corpo e vi risiedono per anni.

Ciò può essere evitato acquistando popcorn biologici da cucinare in padella.

10. Soia

La soia rientra tra gli alimenti che minacciano la salute perché il 94% dei semi che crescono negli Stati Uniti sono transgenici.

Il glifosfato può danneggiare il DNA, i cromosomi dei mammiferi e persino le cellule umane.

Di conseguenza, è fortemente sconsigliato un consumo eccessivo di soia, a meno che non la si acquisti fermentata.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.