I batteri più pericolosi per gli esseri umani

Anche se non sono tutti mortali, alcuni batteri possono rappresentare un serio pericolo per l'organismo e causare diversi problemi se non vengono individuati e trattati in tempo.
I batteri più pericolosi per gli esseri umani
Maricela Jiménez López

Revisionato e approvato da la dottoressa Maricela Jiménez López.

Ultimo aggiornamento: 22 marzo, 2023

All’inizio dell’anno l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato l’elenco dei batteri più pericolosi per gli esseri umani. In questa lista compaiono anche quelli mortali, responsabili di un gran numero di vittime.

Imparare a riconoscere questi microrganismi, i sintomi che li caratterizzano e le patologie è importante per tutelare la nostra salute e la salute dei nostri cari. La maggior parte di questi batteri causa malattie comuni che, se non vengono curate adeguatamente, mettono in pericolo la vita di chi ne è affetto.

L’elenco segnala anche la necessità di formulare nuovi antibiotici per affrontare efficacemente possibili minacce.

1. Acinetobacter baumannii, uno dei batteri più pericolosi e letali

Batteri acinetobacter

Attualmente è, forse, tra i microrganismi più resistenti. Migliaia di persone muoiono ogni anno a causa di questo batterio, il quale crea degli anticorpi resistenti ai farmaci usati per il suo trattamento.

Secondo gli studi di ricerca, questo batterio ha la capacità di sintetizzare una gran quantità di enzimi che inibiscono gli antibiotici. Inoltre, ha generato dei cambiamenti nelle proteine della sua stessa superficie e degli organelli per inibire l’azione dei farmaci. Come se non bastasse, possiede diverse pompe di espulsione finalizzate all’eliminazione degli antibiotici che entrano nel suo citoplasma.

  • Tutto comincia con una polmonite aggressiva accompagnata da una grave infezione al tratto urinario.
  • Il batterio A. baumannii ha un livello di priorità critica e attualmente gli esperti cercano di scoprire nuovi farmaci per combatterlo.

2. Pseudomonas aeruginosa

Gli attacchi di questo agente patogeno sono di diversa natura, dunque risulta difficile identificarlo.

  • Questi batteri pericolosi colpiscono soprattutto i pazienti con AIDS e fibrosi cistica. L’infezione da P. aeruginosa si associa anche a persone ricoverate, sottoposte a ventilazione meccanica o che presentano ustioni gravi.
  • Il batterio può colpire diversi organi, a prescindere da quale sia la porta di ingresso. All’interno delle struttura colpite più spesso, spiccano la pelle, i polmoni, le vie urinarie, le orecchie e le valvole cardiache.

In generale, la pericolosità di questo batterio consiste nella sua capacità di riprodursi in organismi con immunodeficienza acquisita. Inoltre, causa complicazioni polmonari e forti infezioni nelle persone già affette da altri virus.

Uno studio pubblicato sull’International Journal of Molecular Sciences ha confermato che questo batterio ha diverse caratteristiche da virus, che permette a questo microrganismo di adattarsi all’ambiente. La P. aeruginosa ha la capacità di adattare la sua risposta ai meccanismi stressanti dell’ambiente, il che rende difficile combattere l’infezione.

3. Enterobacteriaceae

Le Enterobacteriaceae raggruppano una famiglia di microrganismi che colpiscono soprattutto l’apparato digerente e quello escretore (vale a dire, colon, stomaco e intestino).

  • Questi batteri pericolosi sono responsabili della gastroenterite infantile, della salmonella, della febbre tifoide, della dissenteria bacillare. Inoltre, possono scatenare altre malattie come le infezioni delle vie urinarie gravi, quando proliferano in altri tessuti.
  • In passato, durante il periodo della peste, le vittime sono state numerosissime.
  • Molti di questi batteri sono resistenti alla penicillina.

La famiglia delle Enterobacteriaceae include oltre 60 generi diversi di questo batterio, tra i quali circa 25 hanno importanza clinica per gli esseri umani, secondo una pubblicazione del Clinical and Microbiology Reviews. Tra i generi più importanti spiccano Escerichia, Salmonella, Shiguella, Proteus, Klebsiella, Serratia e Enterobacter.

4. Enterococcus faecium

Questo batterio convive con la flora batterica nell’intestino umano, ma in specifiche condizioni potrebbe trasformarsi in un agente patogeno.

L’Enterococcus faecium è responsabile della meningite neonatale, un’infezione che causa mal di testa, dolore alla nuca, fotofobia e febbre. Fortunatamente, si tratta di un agente eziologico molto poco comune, visto che rappresenta tra lo 0,3 e il 4% delle meningite neonatali, secondo una pubblicazione della rivista Enfermedades Infecciosas y Microbiologia Clinica.

  • Attualmente presenta un livello di priorità elevata, ma non primordiale.
  • Il problema che presenta è una certa resistenza a certi antibiotici.
  • Questo batterio è in grado di generare diverse patologie, come le infezioni delle vie urinarie, batteriemia, endocardite, infezioni intraddominali, pelviche o della pelle.

5. Staphylococcus aureus

Ci sono batteri che possono scatenare un insieme di infezioni e patologie in vari organi del corpo umano. È il caso dello Staphylococcus aureus, capace di causare problemi alla pelle, al sistema respiratorio e all’apparato digerente.

Tra i disturbi causati da questo microrganismo ricordiamo:

  • Sepsi.
  • Cellulite.
  • Meningite.
  • Polmonite.
  • Congiuntivite.

Inoltre, molte delle infezioni che si sviluppano in ambienti ospedalieri sono legate a questo batterio. In effetti, uno studio pubblicato sulla rivista Medicina Clinica ha evidenziato che fino al 20% delle infezioni contratte nei reparti di terapia intensiva sono dovuti allo Staphylococcus aureus.

6. Helicobacter pylori

Helicobacter pylori

L’H.Pylori è un batterio che vive esclusivamente nello stomaco e, in generale, infetta la mucosa gastrica causando infiammazioni. Inoltre, possono causare le seguenti patologie:

  • Gastrite.
  • Linfomi.
  • Ulcera settica.
  • Irritazione del colon.

In alcuni casi, le persone affette da questo batterio non sviluppano alcun tipo di sintomo in tutta la loro vita. Si trasmette attraverso la saliva, le feci e la placca dentale.

Helicobacter pylori è uno dei batteri pericolosi più nocivi per l’essere umano, per la sua capacità di adattarsi agli ambienti ostili. Inoltre, secondo la Revista Colombiana de Gastroenterologìa, il batterio è resistente a molti antibiotici, come l’amoxicillina, il metronidazolo, la claritromicina, la furazolidona, la levofloxacina e le tetracicline.

7. Campylobacter

Probabilmente tra i batteri più pericolosi, parliamo ora del principale responsabile delle intossicazioni alimentari a livello mondiale, secondo alcuni studiTra i sintomi più comuni troviamo:

  • Febbre.
  • Diarrea.
  • Vomito.
  • Sangue nelle feci.
  • Dolore addominale.

In alcuni casi particolari può causare artrite o la sindrome di Guillain-Barré. Questo agente batterico è perfettamente compatibile con gli antibiotici convenzionali, ma rimane comunque uno dei più comuni e dei più pericolosi.

Si può trasmettere dopo aver ingerito alimenti o acqua contaminati, tramite virus o il contatto con animali che ne sono portatori.

8. Salmonellae, un altro dei batteri più pericolosi

La Salmonella è una forma di Enterobacteriaceae responsabile della famosa infezione da salmonella. Anche questi batteri sono capaci di produrre altre infezioni, come la febbre tifoidea, la batteriemia o le infezioni supurative.

  • Il periodo di incubazione va da una settimana a quasi un mese.
  • I sintomi comprendono febbre, vomito, diarrea e mal di stomaco.

Dopo l’incubazione, i sintomi possono durare fino a 2 mesi, nel peggiore dei casi. Questo batterio può sopravvivere a lungo nei derivati del latte, quali burro, latte e cioccolato.

Dagli anni ’90 esistono colonie di Salmonella resistente fino a 6 antibiotici attualmente più comuni, secondo le ricerche. Questa resistenza è attribuibile all’uso incontrollato di antibiotici negli animali portatori. Così, diventa sempre più difficile combattere questo tipo di infezioni.

9. Neisseria gonorrhoeae

Neisseria gonorrohoeae

Alcune infezioni pericolose si trasmettono anche attraverso il contatto sessuale. È il caso del batterio Neisseria gonorrhoeae.

  • Come indica il nome, questo microbo causa la gonorrea.
  • I semplici antibiotici come l’ampicillina o la penicillina possono contrastare gli effetti di questa malattia quando viene diagnosticata per tempo.

Il vero pericolo dell’infezione da Neisserie gonorrhoeae arriva quando questa non viene scoperta in tempo. Il batterio può scendere lungo l’apparato riproduttivo femminile e generare una malattia pelvica infiammatoria, il che può interferire con la fertilità.

D’altra parte, la gonorrea in gravidanza rappresenta anche in quel caso un pericolo, nonostante sia poco comune. Diversi studi associano l’infezione alla rottura prematura delle acque, al parto prematuro, al basso peso del nascituro e al contagio del neonato durante il aprto.

Leggete anche: Cos’è la gonorrea?

Sottoponetevi a controlli periodici

Si consiglia di sottoporsi a controlli almeno annuali, in modo da verificare il proprio stato di salute e le eventuali misure da prendere per migliorarlo.

Mantenete sempre buone abitudini di vita e in caso di sintomi e continui disturbi, rivolgetevi al vostro medico quanto prima. Individuare la terapia per qualunque malattia già in fase precoce (incluse quelle provocate dai batteri pericolosi più nocivi, di cui abbiamo parlato) è fondamentale.

Infine, ricordate di evitare di automedicarvi, perché farlo potrebbe far insorgere complicazioni. Qualora voleste assumere un farmaco chiedete consiglio al vostro medico di famiglia.


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