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Alimenti che aiutano a perdere il grasso localizzato

Si sente spesso dire che mangiare determinati alimenti può contribuire a combattere il grasso localizzato. Ma quanto c'è di vero? È realmente possibile ridurre il grasso in una zona specifica del corpo?

Alimenti che aiutano a perdere il grasso

Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse per i metodi mirati alla perdita del grasso localizzato. Di fatto, la diffusione di prodotti brucia grassi e delle diete “miracolose”, ha fatto nascere l’idea che sia possibile dimagrire in maniera circoscritta. Inoltre, secondo le credenze popolari esistono anche alimenti che aiutano a perdere il grasso localizzato.

Ma cosa c’è di vero? Esistono realmente alimenti che aiutano a perdere il grasso localizzato? Rispondere a questi interrogativi ci permette di trovare metodi efficaci per combattere l’accumulo di grasso e modellare la figura. Ne parliamo nel dettaglio in questo articolo.

Alimenti che aiutano a perdere il grasso localizzato: quello che bisogna sapere

alimenti che aiutano a perdere il grasso

Indubbiamente, in fatto di dieta e di perdita di peso esistono dozzine di miti che possono persino mettere a rischio la salute delle persone. In tal senso, ad esempio, troviamo l’idea che il consumo di determinati alimenti aiuti a ridurre il grasso localizzato in aree specifiche del corpo, come l’addome, le braccia o le gambe.

Di fatto, non esistono prove a sostegno di ciò, pertanto, si tratta di una delle tante credenze che andrebbero bandite. Oltretutto, la ricerca indica che anche l’esercizio fisico non è in grado di farlo. Infatti, sebbene l’attività fisica aiuti a ridurre l’accumulo di grasso, non esistono prove che indichino che ciò avvenga in modo localizzato.

Il fatto che una persona tenda a guadagnare o perdere grasso in determinate aree del corpo dipende in gran parte dalla genetica, dal sesso e dall’età. Ad esempio, come spiegato in Current Opinion in Clinical Nutrition & Metabolic Care, gli uomini tendono ad accumulare grasso nella zona addominale, mentre le donne in età fertile, nelle gambe e nei fianchi.

Nel caso delle donne, dopo i 40 anni, alcune di esse iniziano ad accumulare il grasso nella regione addominale. Tuttavia, come già accennato, si tratta di qualcosa che varia da un soggetto all’altro a causa dei fattori genetici coinvolti.

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Alimenti che aiutano a perdere il grasso localizzato nella zona addominale

Grassi insaturi

Sebbene gli alimenti non abbiamo effetti “miracolosi” sull’accumulo di grasso, ne esistono alcuni che, per via delle loro proprietà nutritive, possono contribuire a ridurlo. Naturalmente, purché siano abbinati all’esercizio fisico e a delle sane abitudini.

Inoltre, come già accennato, non produrranno mai una riduzione del grasso localizzato. Il grasso viene bruciato in maniera globale, non in una zona specifica.

  • Latticini a basso contenuto di grasso: questa categoria comprende il latte parzialmente scremato, lo yogurt e i formaggi magri, ma tutti con un alto contenuto di calcio.
  • Agrumi: gli agrumi come le arance, i pompelmi e i limoni sono ricchi di vitamina C.
  • Melone: ricco di potassio, aiuta a regolare i livelli di sodio e combatte il gonfiore.
  • Noci: grazie all’alto contenuto di Omega 3, le noci aiutano a ridurre i livelli degli ormoni dello stress (come il cortisolo), che contribuiscono all’aumento di peso. L’importante è non esagerare nella quantità.
  • Mandorle: sono ricche di proteine, calcio, fibre e Omega 3, che sono importanti fonti di energia.
  • Avena: le grandi quantità di fibre e proteine presenti in questo cereale favoriscono la diminuzione dei livelli di colesterolo.
  • Salmone: fonte ricca di Omega 3 e di proteine che contribuiscono alla formazione del colesterolo buono (HDL).
  • Olio di oliva: ricco di grassi insaturi e molto sano. Favorisce l’assorbimento delle sostanze nutritive e abbassa il livello di colesterolo.

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Cos’altro bisogna fare?

Sebbene gli alimenti non abbiano la capacità di ridurre il grasso localizzato, una corretta alimentazione può comunque contribuire alla perdita di peso. Pertanto, oltre a tener conto dei nostri consigli, consultate un nutrizionista per ottenere una dieta personalizzata in base alle vostre esigenze.

Bibliografia

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