
Negli ultimi anni la scienza si è dedicata alla ricerca di metodi contraccettivi per uomini allo scopo di trovare metodologie…
Per essere felici e per offrire felicità, è necessario raggiungere prima l’equilibrio interiore. Uno stato emotivo nel quale si ignorano le critiche degli altri per concentrarsi sull’arricchire la propria persona
Alla mia età non mi importa più cosa pensano di me. Tutti dovremmo raggiungere quell’età in cui si trova, finalmente, l’equilibrio interiore, lì dove le critiche o qualsiasi commento cattivo o poco costruttivo smette di avere un peso per noi.
Nonostante ciò, sappiamo bene che se le critiche o le frasi offensive provengono dai nostri cari, hanno sempre un effetto su di noi. Ci influenzano se vengono da persone per noi importanti. Per questo, non è sempre facile dire “ormai non mi ferisce più ciò che pensano o dicono di me”.
Le critiche hanno l’effetto che noi gli permettiamo di avere ed ecco perché è necessario trovare quella maturità e quell’equilibrio interno fondamentale per andare avanti con più tranquillità e integrità. Non stiamo parlando, quindi, della necessità di arrivare a un’età precisa nella quale, finalmente, daremo un po’ più di priorità a noi stessi.
Parliamo di un’età mentale e non fisica, di un momento nel quale raggiungere quell’equilibrio che ci aiuta a lasciarci molti pesi alle spalle, nel quale le nostre esperienze ci danno buoni consigli e nel quale riusciamo a “disattivare” tutto ciò che non è positivo.
Oggi vi invitiamo a rifletterci.
La pace interiore non si raggiunge né ai 30 anni né ai 40 né ai 60. L’età d’oro è quella nella quale facciamo un passo verso il nostro essere interiore per apprezzare chi siamo, per prenderci cura di noi e fare del bene, e sapendo che se noi non siamo felici, sarà difficile donare felicità agli altri.
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L’età è questione di sentimenti, non di anni. Bisogna smettere di dare tanta importanza a quella bellezza fisica che, anche se vale la pena mantenere e curare, non è una priorità per essere felici. Accettare se stessi e il fatto che gli anni passano anche per noi, è molto più importante.
L’età non la decidono gli anni né una ruga in più intorno agli occhi. La nostra giovinezza o anzianità dipende dal nostro cuore e dalle gioie che lo riempiono.
Per questo motivo, è necessario che il nostro cuore batta intensamente di fronte a tutto ciò che ci rende davvero felici e che accende il motore del cambiamento, dell’equilibrio e di quella maturità emotiva che, giorno dopo giorno, ci rende sempre più saggi.
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Deve arrivare un momento della nostra vita in cui siamo capaci di dire di no allo sconforto, no al “mi arrendo”, no al lasciarsi guidare da ciò che dicono gli altri e no al dare valore alle critiche che gli altri avanzano riguardo il nostro modo di essere o di capire la vita.
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Per concludere, dobbiamo ricordare sempre che l’età migliore è quella che abbiamo ora, un momento più che adatto per dare la priorità a noi stessi, per dare al mondo il meglio di noi, dalla felicità all’equilibrio e alla speranza che rinasce ogni giorno.