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Un basso apporto di ferro nella dieta o la sostituzione del latte materno con quello vaccino possono causare anemia sideropenica nei bambini. Scoprite come riconoscerla.
L’anemia sideropenica nei bambini è una condizione la cui origine è la carenza di ferro. Questo minerale è una parte essenziale dell’emoglobina, una proteina responsabile del trasporto di ossigeno nel sangue per il funzionamento ottimale dei tessuti del corpo.
La malattia è comune nei bambini di età compresa tra 6 mesi e 3 anni, soprattutto quando non seguono una corretta alimentazione. Tuttavia, colpisce anche i bambini più grandi ed è piuttosto frequente. Quali sono le sue cause e come si manifesta l’anemia sideropenica nei bambini?
Per risolvere queste domande, è essenziale affrontare gli aspetti più rilevanti della patologia. Vediamo dunque i principali fattori scatenanti e i sintomi che consentono di riconoscerla in modo tempestivo.
Un basso assorbimento di ferro è la causa principale dell’anemia sideropenica nei bambini. Il corpo assorbe questo minerale attraverso il cibo e dai globuli rossi vecchi. Alcuni fattori legati alla malattia sono:
Nelle sue fasi iniziali la malattia è asintomatica, fattore che ne rende difficile la diagnosi e, dunque, il trattamento. Durante il suo decorso causa:
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Per diagnosticare l’anemia sideropenica nei bambini, il medico esegue una valutazione fisica e pone diverse domande. Viene prelevato un campione di sangue che viene analizzato presso un laboratorio di analisi. Questa analisi consente di sapere se i globuli rossi sono carenti di ferro.
Gli esami specifici che consentono di confermare la malattia sono:
Esistono due misure basilari per prevenire questa patologia: controlli nutrizionali e medici. Tuttavia, i genitori svolgono un ruolo molto importante, in quanto garantiscono assistenza al bambino.
Qualsiasi manifestazione di anemia dovrebbe essere curata dal pediatra. Se il bambino presenta qualche fattore di rischio o precedenti, dovrebbe ricevere controlli medici costanti.
A causa della loro età e del processo di sviluppo, i bambini assorbono solo una piccola quantità del ferro che consumano. Per ottenerne la quantità necessaria (circa 8 o 10 mg al giorno), è importante aggiungere alla loro dieta alimenti che lo contengono.
Quando una sana alimentazione non riesce a regolare i livelli di ferro nel sangue, il medico suggerisce integratori per via orale. In nessun caso si devono somministrare integratori di ferro o vitamine senza la supervisione del pediatra.
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Un mancato intervento può interferire con il processo di apprendimento e sviluppo del bambino. I bassi livelli di ferro riduce la capacità di attenzione e vigilanza. Intervenire tempestivamente è fondamentale.