Farmaci antidepressivi: quando si decide di sospenderli

Anche se si sta meglio, non bisogna sospendere gli antidepressivi dall'oggi al domani; è necessaria una fase di transizione che va eseguita sotto il controllo del medico.
Farmaci antidepressivi: quando si decide di sospenderli

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Per chi deve fare i conti con la depressione o l’ansia, i farmaci antidepressivi possono rappresentare una vera ancora di salvezza. Per qualcuno, tuttavia, non rappresentano una soluzione al problema; oppure, semplicemente, si decide di sospenderne l’assunzione per motivi economici o di altro tipo.

In questo caso, prima di farlo, è sempre bene conoscere alcuni aspetti.

È importante prendere la decisione in modo ragionato e dopo averne parlato con il medico. Tenete conto che questi farmaci agiscono direttamente sul cervello e provocano cambiamenti e alterazioni che devono essere monitorati.

Ecco, quindi, alcuni fattori da considerare prima di sospendere l’assunzione degli antidepressivi.

È importante collaborare con il medico

Persona depressa dal medico

Se state considerando l’idea di sospendere gli antidepressivi, è innanzitutto importante parlare con lo psichiatra o il medico in modo schietto delle vostre aspettative, timori o dubbi.

È vostro diritto, in quanto pazienti, decidere quali farmaci assumere e quali no; tuttavia, se decidete di sospendere l’assunzione degli antidepressivi, il medico vi dovrà spiegare quali effetti secondari dovete aspettarvi durante il processo di transizione.

Molte persone decidono di stare ormai bene e di non avere più bisogno di assumere farmaci. È una situazione molto comune quando si raggiunge un certo equilibrio emotivo. Ciò nonostante, spesso questo stato di felicità è in effetti il risultato degli antidepressivi.

È importante che il vostro medico sia informato di quello che provate e come lo provate. In questo modo, potrà capire se è una buona idea abbandonare la terapia.

In alcuni casi può sorgere il dubbio che gli effetti dei farmaci non siano normali o magari è necessario cambiare il trattamento. La terapia a base di antidepressivi è un processo che di solito richiede tempo e c’è chi si stanca di andare a tentativi sulle dosi da assumere.

Se dopo aver parlato con il medico restate sempre della stessa idea, il secondo passo sarà creare una tabella di marcia per ridurre gradualmente il consumo degli antidepressivi. In questo modo, potrete tenerne sotto controllo gli effetti secondari e non resterete soli durante la transizione.

Se avete deciso di interrompere la cura perché produce effetti non desiderati, lo psichiatra potrebbe consigliarvi una terapia alternativa che venga accettata meglio dal vostro organismo. Spiegate al medico le vostre paure, i vostri dubbi e cosa provate.

Il miglioramento non è immediato

Alcuni pazienti arrivano disperati all’appuntamento con lo psichiatra o lo psicologo perché dopo diversi mesi di cura con gli antidepressivi non hanno notato nessun cambiamento. In altri casi, il cambiamento c’è stato, ma in negativo.

È naturale desiderare che svaniscano la tristezza accumulata, la perdita di interesse per ogni cosa, la forte insicurezza e altre situazioni che hanno reso necessari i farmaci antidepressivi.

Anche il vostro medico vorrebbe avere una bacchetta magica per far sparire tutto questo, ma la realtà è molto più complessa. Tenete in considerazione che il problema, anche se seguito dal medico, non può essere risolto in qualche minuto.

Occorre permettere al vostro corpo di adattarsi alla nuova posologia.

È comune vedere pazienti con l’aspettativa di tornare alla normalità in un paio di giorni di trattamento e poi subito sospenderlo.

Il medico, in ogni caso, sa quanto tempo occorre prima di notare il miglioramento e ve lo indicherà.

È di vitale importanza non disperare e non cercare di regolare da soli le dosi. Questo significherebbe mettere a rischio la propria vita e perdere il controllo sugli effetti.

È probabile che il vostro umore cambi temporaneamente

Coppia arrabbiata spalle contro spalle

Sospendere l’assunzione dei farmaci antidepressivi senza autorizzazione del medico spesso significa non aver valutato bene le conseguenze.

A questo proposito, diversi studi indicano che abbandonando improvvisamente gli antidepressivi si corre un rischio maggiore di andare incontro a pensieri suicidi, per quanto la relazione non sia stata verificata in modo chiaro.

Se interrompete la terapia, vi sentirete “strani”

Come abbiamo accennato, gli antidepressivi agiscono direttamente sul cervello con una funzione regolatrice. Quando si sospende la cura, questa funzione viene perduta ed è possibile avvertire uno o più sintomi:

  • Sensazione di scosse elettriche
  • Perdita di concentrazione
  • Improvvisi sbalzi d’umore
  • Incapacità di portare a termine compiti semplici
  • Vuoto mentale

Ognuno vive questa esperienza in modo personale. È probabile che nei primi giorni non si avverta nessuna differenza e che, in seguito, non si riesca a pensare in modo chiaro per alcuni giorni.

Si tratta di una reazione normale, non c’è da spaventarsi, ma è meglio che il medico verifichi l’entità di questi cambiamenti.

Avete il diritto di decidere se sospendere o continuare con i farmaci antidepressivi

Le persone che soffrono di depressione devono affrontare tanti problemi allo stesso tempo. Da una parte un turbinio di emozioni, dall’altra il parere del medico e le opinioni altrui.

L’insieme di queste pressioni può confondere, dare la sensazione di aver perso il controllo sulla propria vita e il potere di decidere del proprio corpo.

Per questo motivo, è importante sapere, in ogni momento, che prendere o meno i farmaci antidepressivi è una decisione soltanto vostra.


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