
Tendiamo a pensare che un ictus colpisca solo gli adulti. In effetti, associamo questo evento all’età. Sebbene sia vero che…
Le aritmie sono un problema piuttosto comune, ma non sono tutte uguali. Scoprite alcuni fatti interessanti al riguardo.
Le aritmie cardiache sono un disturbo piuttosto diffuso. Per questo motivo ne abbiamo parlato spesso, tuttavia esistono alcuni aspetti che potreste ancora ignorare. L’aritmia è un disturbo o un’alterazione del ritmo cardiaco: il cuore batte troppo in fretta, troppo lentamente o in modo irregolare. Vediamo alcuni dati importanti.
L’elettrocardiogramma consente di determinare il tipo di aritmia, la gravità, il punto esatto in cui si produce e le sue conseguenze a carico del cuore della persona.
È un esame importante e consente di apportare qualche cambiamento alla terapia per evitare di perdere tempo in prove inutili. Questa tecnica offre senza dubbio grandi risultati.
La morte improvvisa è un evento a volte riconducibile a una aritmia cardiaca; è il caso della fibrillazione ventricolare e della tachicardia ventricolare.
Questo tipo di aritmie cardiache sono spesso definite “maligne” a causa dell’alto rischio di arresto cardiaco improvviso. In questo caso occorre procedere il prima possibile all’uso del defibrillatore ventricolare.
Sebbene per alcune aritmie cardiache esista il rischio di morte improvvisa, questo non significa che siano tutte pericolose. In ciò risiede l’importanza dell’ECG, esame diagnostico che permette di valutare la gravità dell’alterazione.
Esistono molti altri tipi di aritmie cardiache, come il blocco cardiaco o la tachicardia parossistica sopraventricolare. L’importante è essere consapevoli che non tutte hanno la stessa gravità e non sempre richiedono un trattamento; in alcuni casi è sufficiente un monitoraggio periodico e alcuni accorgimenti.
Leggete anche: Misurare i battiti cardiaci: come si fa?
Così come tutte le aritmie sono diverse, lo stesso succede con i trattamenti. Come abbiamo già detto, in alcuni casi il trattamento si esaurisce con una serie di controlli periodici. In altri, invece, sarà necessario abbandonare abitudini rischiose come il fumo o il consumo di alcol, oppure migliorare la dieta.
È vero, tuttavia, che spesso le aritmie devono essere trattate con i farmaci, ma la cura varierà in funzione del tipo di aritmia e della gravità. Esiste, inoltre, un trattamento noto come ablazione con radiofrequenza, in genere eseguito dopo l’analisi elettrofisiologica.
Lo scopo è correggere l’aritmia attraverso una piccola bruciatura che distrugge il tratto di tessuto cardiaco che la provoca. Attualmente si stanno ottenendo ottimi risultati.
Leggete anche: Sintomi di insufficienza cardiaca
Eravate a conoscenza di questi dati sulle aritmie cardiache? Pur avendo affrontato questo argomento in più di un’occasione, emergono sempre dati che vale la pena di approfondire.
Al tempo stesso, continuano le ricerche su nuovi metodi di intervento. È possibile, quindi, che sorga presto qualche altra novità che condivideremo senz’altro con voi.