Aritmie cardiache, tutto quello che c'è da sapere

Le aritmie sono un problema piuttosto comune, ma non sono tutte uguali. Scoprite alcuni fatti interessanti al riguardo.
Aritmie cardiache, tutto quello che c'è da sapere

Ultimo aggiornamento: 05 novembre, 2022

Le aritmie cardiache sono un disturbo piuttosto diffuso. Per questo motivo ne abbiamo parlato spesso, tuttavia esistono alcuni aspetti che potreste ancora ignorare. L’aritmia è un disturbo o un’alterazione del ritmo cardiaco: il cuore batte troppo in fretta, troppo lentamente o in modo irregolare. Vediamo alcuni dati importanti.

Alla scoperta delle aritmie cardiache

ECG: un esame efficace

Elettrocardiogramma per diagnosticare le aritmie cardiache
L’elettrocardiogramma permette di determinare l’attività elettrica del cuore e la sua contrattilità.

L’elettrocardiogramma consente di determinare il tipo di aritmia, la gravità, il punto esatto in cui si produce e le sue conseguenze a carico del cuore della persona.

È un esame importante e consente di apportare qualche cambiamento alla terapia per evitare di perdere tempo in prove inutili. Questa tecnica offre senza dubbio grandi risultati.

Il rischio di morte improvvisa per aritmia cardiaca è elevato

La morte improvvisa è un evento a volte riconducibile a una aritmia cardiaca; è il caso della fibrillazione ventricolare e della tachicardia ventricolare.

Questo tipo di aritmie cardiache sono spesso definite “maligne” a causa dell’alto rischio di arresto cardiaco improvviso. In questo caso occorre procedere il prima possibile all’uso del defibrillatore ventricolare.

Non tutte le aritmie cardiache sono ugualmente rischiose

Medico legge un elettrocardiogramma
Sebbene esistano aritmie di grave entità, grazie a controlli periodici e un trattamento adeguato si possono tenere sotto controllo.

Sebbene per alcune aritmie cardiache esista il rischio di morte improvvisa, questo non significa che siano tutte pericolose. In ciò risiede l’importanza dell’ECG, esame diagnostico che permette di valutare la gravità dell’alterazione. 

  • Extrasistole: nota anche come contrazione ventricolare prematura. Il battito, fuori tempo, è in anticipo rispetto alla frequenza cardiaca. Di solito non è una condizione grave, ma deve essere monitorata. Viene in genere consigliato un cambiamento nella dieta e nello stile di vita.
  • Bradicardia sinusale: la frequenza cardiaca si abbassa, è irregolare e a volte può arrestarsi. In alcuni casi può non richiedere alcun trattamento, ma se peggiora potrebbe essere necessaria l’applicazione di un pacemaker.
  • Fibrillazione ventricolare: mette in pericolo la vita del paziente in quanto può causare un improvviso arresto del cuore.

Esistono molti altri tipi di aritmie cardiache, come il blocco cardiaco o la tachicardia parossistica sopraventricolare. L’importante è essere consapevoli che non tutte hanno la stessa gravità e non sempre richiedono un trattamento; in alcuni casi è sufficiente un monitoraggio periodico e alcuni accorgimenti.

A ogni aritmia un trattamento

Così come tutte le aritmie sono diverse, lo stesso succede con i trattamenti. Come abbiamo già detto, in alcuni casi il trattamento si esaurisce con una serie di controlli periodici. In altri, invece, sarà necessario abbandonare abitudini rischiose come il fumo o il consumo di alcol, oppure migliorare la dieta.

È vero, tuttavia, che spesso le aritmie devono essere trattate con i farmaci, ma la cura varierà in funzione del tipo di aritmia e della gravità. Esiste, inoltre, un trattamento noto come ablazione con radiofrequenza, in genere eseguito dopo l’analisi elettrofisiologica.

Lo scopo è correggere l’aritmia attraverso una piccola bruciatura che distrugge il tratto di tessuto cardiaco che la provoca. Attualmente si stanno ottenendo ottimi risultati.

Eravate a conoscenza di questi dati sulle aritmie cardiache? Pur avendo affrontato questo argomento in più di un’occasione, emergono sempre dati che vale la pena di approfondire.

Al tempo stesso, continuano le ricerche su nuovi metodi di intervento. È possibile, quindi, che sorga presto qualche altra novità che condivideremo senz’altro con voi.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • (2007). BRADICARDIA SINTOMÁTICA Y USO DE MARCAPASOS EN EL SERVICIO DE URGENCIAS. Revista de la Facultad de Medicina55(3), 191-208. Retrieved January 22, 2019, from http://www.scielo.org.co/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S0120-00112007000300007&lng=en&tlng=es.
  • Gómez Flores, Jorge. (2009). Arritmias cardiacas. Archivos de cardiología de México79(Supl. 2), 2. Recuperado en 22 de enero de 2019, de http://www.scielo.org.mx/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S1405-99402009000600002&lng=es&tlng=es.
  • Pérez, Gerardo, & Alonso Bao, Juan. (2014). Cuando el motivo de consulta son las palpitaciones, ¿cómo continuar?. Archivos de Medicina Interna36(2), 68-74. Recuperado en 22 de enero de 2019, de http://www.scielo.edu.uy/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S1688-423X2014000200005&lng=es&tlng=es.
  • Rodríguez-Reyes, Humberto, Muñoz Gutiérrez, Mayela, Márquez, Manlio F., Pozas Garza, Gerardo, Asensio Lafuente, Enrique, Ortíz Galván, Fernando, Lara Vaca, Susano, & Mariona Montero, Vitelio August. (2015). Muerte súbita cardiaca. Estratificación de riesgo, prevención y tratamiento. Archivos de cardiología de México85(4), 329-336. https://dx.doi.org/10.1016/j.acmx.2015.06.002
  • Ventura, Alejandro, Soriano, Lisandro, López, Marisa, & Enciso, Elizabeth. (2012). Ablación por radiofrecuencia de una taquicardia ventricular tras la cirugía reparadora de la tetralogía de Fallot. Revista argentina de cardiología80(1), 60-64. Recuperado en 22 de enero de 2019, de http://www.scielo.org.ar/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S1850-37482012000100012&lng=es&tlng=es.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.