Asma: cause, sintomi e diagnosi

Asma: cause, sintomi e diagnosi
José Gerardo Rosciano Paganelli

Revisionato e approvato da il dottore José Gerardo Rosciano Paganelli.

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

L’asma è una malattia cronica del sistema respiratorio. Di fronte a certi stimoli endogeni (interni) ed esogeni (esterni), le vie respiratorie di minor calibro riducono il proprio diametro; ovvero i bronchi diventano più stretti, pertanto il flusso d’aria verso i polmoni viene limitato.

L’origine del disturbo è piuttosto complesso e causa irritazione, processi infiammatori, ostruzioni intermittenti e iperattività dei bronchi o aumento della risposta broncocostrittiva delle vie respiratorie.

Una grande quantità di soggetti presenta tali sintomi in modo lieve e sporadico. Altri, però, tendono a presentare complicazioni, denominate “crisi d’asma”, durante le quali si producono fastidi più gravi e di maggior durata. Di conseguenza la respirazione diventa più difficile.

Chi può essere affetto da asma?

Asma

Secondo i dati diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa 235 milioni di persone nel mondo soffrono d’asma, ovvero il 5% della popolazione mondiale. Indipendentemente dal grado di sviluppo dei paesi, è necessario segnalare che l’80% delle morti per asma avviene nei paesi dotati di un sistema sanitario deficiente.

L’asma è una malattia presente in tutti i paesi e colpisce persone di tutte le età, anche se si manifesta più frequentemente durante l’infanzia. Nel corso di questa fase, i casi di asma di solito sono associati a processi allergici.

Cause dell’asma

L’origine dell’asma non è esattamente determinata; tuttavia, è importante distinguere tra fattori eziologici (come la genetica) e fattori scatenanti che, anche se non producono la malattia in quanto tale, sono i responsabili di alcune crisi nei pazienti a cui viene diagnosticata.

Fattori eziologici

  • Componente genetica. Precedenti in famiglia di asma e di allergie e difficoltà respiratorie affini.
  • Esposizione a pneumoallergeni. A causa di sostanze che producono allergie e sintomi respiratori. Le più importanti sono:
    • Funghi microscopici (dovuti all’umidità).
    • Squame, peli e forfora di animali domestici.
    • Tessuti (come la lana).
    • Fumo.
    • Segatura.
    • Acari.
    • Polvere.
    • Polline.

Fattori scatenanti

Tosse

I fattori scatenanti, ovvero associati alla comparsa dei sintomi, in genere sono di tipo ambientale. Alcuni di essi sono:

  • Infezioni virali.
  • Fumo.
  • Celiachia o intolleranza al glutine.
  • Ambienti inquinati e aria di bassa qualità.
  • Bruschi cambiamenti di clima (freddo intenso, umidità o neve).
  • Assunzione prolungata di certi antibiotici e farmaci.

Sintomi dell’asma

I sintomi possono manifestarsi in modo lieve o cronico a seconda del paziente. Quasi sempre dipende dell’attività del suo sistema immunitario. Sebbene si manifestino a seconda del tipo di asma e del livello di gravità, in generale la persona sperimenta:  

  • Tosse. Normalmente irritativa, con poco muco e, a volte, totalmente secca.
  • Difficoltà respiratorie. Capita, in generale, quando si fa sport ad alta intensità. In casi più gravi compare quando si parla e anche quando si riposa.
  • Respiro sibilante. Si tratta di un rumore simile al fischio che si produce a causa del passaggio dell’aria attraverso le vie respiratorie più strette. Viene individuato con maggiore facilità quando si esamina il paziente con uno stetofonendoscopio.

Altri sintomi che bisogna considerare sono:

  • Sensazione di fatica.
  • Dolore e irritazione alla gola.
  • Sensazione di pressione nel petto.
  • Respirazione irregolare (più lenta o più veloce del normale).
  • Congestione nasale (muco denso, difficile da eliminare) e starnuti.
  • Difficoltà a camminare o a parlare perché risulta molto difficile respirare (sintomo di gravità).

Diagnosi dell’asma

Diagnosticare l'asma

La diagnosi di questa malattia avviene in seguito a una valutazione del quadro clinico, degli antecedenti familiari, tra i quali vengono valutati in particolar modo i fattori di rischio. Qualora al paziente sia già stata diagnosticata la malattia, si valuteranno le crisi precedenti.

Molti casi sono relazionati a condizioni allergiche, pertanto un caso di rinite e un eczema portano a valutare la possibile presenza della malattia. Il medico può chiedere che vengano realizzate alcune dei seguenti esami per rendere più precisa la diagnosi:

  • Test allergici.
  • Analisi del sangue.
  • Prove del funzionamento dei reni.
  • Radiografia del petto e dei seni paranasali.
  • Emogasanalisi arteriosa (se l’attacco d’asma è grave).

Trattamento

Trattamento asma

Purtroppo, l’asma è una malattia che non ha cura; tuttavia, alcuni trattamenti aiutano a mantenerla sotto controllo. Il fine è sia quello di ridurre la gravità della malattia che la ricorrenza dei sintomi.

Gli obiettivi del trattamento sono:

  • Prevenire e alleviare i sintomi cronici come la tosse e le difficoltà respiratorie.
  • Aiutare a garantire il corretto funzionamento dei polmoni.
  • Ridurre la necessità di assumere medicine che allevino velocemente il problema.
  • Evitare attacchi cronici.

Il trattamento medico include:

  • Antiinfiammatori: i corticosteroidi sono i più utilizzati (beclometasone, budesonide, fluticasone).
  • Broncodilatadori: vengono utilizzati beta 2 agonisti (salbutamolo, terbutalina, salmeterolo e formoterolo), anticolinergici (ipratropio bromuro) e metilxantine.
  • Antistaminici: sebbene non controllino la malattia, sono utili per neutralizzare i sintomi allergici.

È importante anche seguire un piano d’azione che conti sulle seguenti misure:

  • Assumere correttamente le medicine, all’ora corretta e seguendo le indicazioni mediche.
  • Recarsi urgentemente dal medico quando è necessario.
  • Sapere fino a che punto la malattia è sotto controllo.
  • Evitare i fattori ambientali scatenanti.
  • Sapere come comportarsi quando si fa sport.

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