Aterosclerosi: sintomi e trattamento

L'aterosclerosi è una condizione patologica delle arterie che può portare all'infarto. È dunque fondamentale evitare i fattori di rischio e prendersi cura dei vasi sanguigni.
Aterosclerosi: sintomi e trattamento
Diego Pereira

Revisionato e approvato da il dottore Diego Pereira.

Ultimo aggiornamento: 03 gennaio, 2023

L’aterosclerosi, nota anche come arteriosclerosi, è una condizione patologica che provoca l’accumulo di colesterolo sulle pareti delle arterie. Di conseguenza, i vasi sanguigni perdono elasticità e si restringono, con un maggiore rischio di ostruzione.

Questa malattia è causa di infarto e ictus del miocardio. Per tale ragione, è estremamente importante prendersi cura delle arterie. In tal senso, bisogna evitare tutti i possibili fattori di rischio, quali:

  • Obesità.
  • Alti livelli di colesterolo.
  • Stile di vita sedentario.
  • Fumo.

L’aterosclerosi è una patologia che si sviluppa lentamente, con possibili esordi in età precoce per poi progredire nel tempo. Non presenta sintomi, e può essere rilevata solo attraverso esami clinici o tramite una patologia associata.

D’altro canto, nonostante l’aterosclerosi sia una patologia tipica dei paesi sviluppati (è la prima causa di morte), si sta posizionando tra le principali cause di mortalità anche nei paesi in via di sviluppo. Gli uomini hanno maggiori probabilità di soffrirne rispetto alle donne.

Come si sviluppa l’aterosclerosi?

Esame del colesterolo
L’accumulo dei grassi nei vasi sanguigni avviene progressivamente fino alla formazione dell’ateroma.

Tale alterazione si verifica quando i lipidi, come il colesterolo e i trigliceridi, si depositano sulle pareti delle arterie. Oltre a essi, si depositano anche le cellule infiammatorie del sangue note come leucociti.

In seguito a tale accumulo, le cellule delle pareti arteriose si disorganizzano, arrivando a  produrre la meglio nota lesione ateromatosa. La progressione della lesione è caratterizzata dalla presenza di cristalli di colesterolo e depositi di calcio.

In alcuni casi, la lesione ateromatosa si rompe formando un trombo, che può ostruire l’arteria provocando l’infarto per via dell’interruzione del flusso sanguigno.

Sintomi dell’aterosclerosi

Come già accennato, si tratta di una malattia che non presenta sintomi, pertanto risulta essere estremamente pericolosa. I sintomi compaiono quando l’aterosclerosi è ormai in stadio avanzato e il sangue incontra difficoltà a raggiungere i diversi organi e i tessuti. I sintomi dell’aterosclerosi, da moderata a grave, dipendono dalle arterie interessate. Ad esempio:

  • Arterie coronarie: in questo caso, i pazienti possono avvertire dolore o pressione al torace. Che sono i segni tipici dell’angina pectoris.
  • Arterie cerebrali: i pazienti soffrono di segni e sintomi quali improvvisa debolezza alle estremità, nonché difficoltà nel linguaggio e temporanea perdita della vista in un occhio o intorpidimento della muscolatura facciale. Questo insieme di sintomi è un indicatore di un possibile attacco ischemico transitorio che, se non trattato adeguatamente, può degenerare in ictus.
  • Arterie degli arti: in questi casi, i pazienti possono accusare, ad esempio, un dolore alle gambe nel camminare.
  • Arterie renali: l’aterosclerosi di dette arterie provoca l’aumento della pressione sanguigna o l’insufficienza renale.

Trattamento

Ateroma
L’ipertensione arteriosa e i coaguli sono le alterazioni tipiche di questa patologia.

Per il trattamento dell’aterosclerosi lo specialista prescriverà un trattamento individuale, in quanto esso varia in funzione del paziente (età, stato di salute, posizione della lesione, ecc.).

Tuttavia, esistono una serie di misure generali che vengono applicate a tutti i pazienti. In primo luogo, si raccomanda al paziente di modificare alcune abitudini, come l’alimentazione per abbassare i livelli di colesterolo, smettere di fumare (se fuma) e aumentare l’attività fisica.

In secondo luogo, quando necessario, viene somministrato un trattamento farmacologico a base di anticoagulanti per prevenire la formazione di coaguli.

Si ricorre anche all’uso di farmaci antiaggreganti piastrinici, che, come suggerisce il nome, riducono la capacità di adesione piastrinica. Tra gli altri farmaci utilizzati per il trattamento dell’aterosclerosi troviamo quelli utili ad abbassare l’ipertensione e i livelli di colesterolo.

Per ultimo, in alcuni casi si dovrà necessariamente ricorrere all’intervento chirurgico. Nello specifico, esistono due tecniche. Angioplastica, con l’obiettivo di aprire le arterie ostruite, e bypass coronarico, tecnica utilizzata nei pazienti affetti da angina pectoris.

Per concludere, l’aterosclerosi è una malattia principalmente evitabile e prevenibile. Lo stile di vita gioca un ruolo essenziale nel suo sviluppo, dunque l’esercizio fisico regolare, un’alimentazione sana ed equilibrata ed evitare cattive abitudini sono utili per ridurne il rischio.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Marrupe, L. H. (2010). La coronariografía. Libro de La Salud Cardiovascular Del Hospital Clinico San Carlos y de La Fundacio BBVA.
  • Fernández-Miranda, C., Luis Aranda, J., Paz, M., Núñez, V., González, P. G., Díaz-Rubio, P., … Gómez Izquierdob, M. T. (2001). Aterosclerosis subclínica de la arteria carótida en pacientes con enfermedad coronaria. Medicina Clínica. https://doi.org/10.1016/S0025-7753(01)71864-7
  • Alvarez, B. G., & Docampo, M. M. (2005). Arteriosclerosis. In Measuring Immunity: Basic Biology and Clinical Assessment. https://doi.org/10.1016/B978-012455900-4/50316-0

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.