L’olio di ricino è conosciuto soprattutto per le sue proprietà come lassativo naturale, ma viene impiegato anche per altri scopi che vale la pena conoscere. È ampiamente utilizzato da tempo nella medicina tradizionale. Continuate a leggere questo articolo per imparare a conoscere i benefici dell’olio di ricino.
Cosa c’è da sapere sull’olio di ricino?
Una grande varietà di disturbi può essere trattata e curata con quest’olio, soprattutto la stitichezza. L’olio di ricino, però, serve anche ad attenuare il dolore, stimolare il sistema immunitario, alleviare le ferite della pelle, è un potente antibatterico, antivirale ed antimicotico.
L’olio di ricino deriva dall’omonimo seme ed è composto da acidi grassi (per il 90% sono acidi ricinoleici). Si pensa che siano questi acidi i “responsabili” delle proprietà curative esclusive dell’olio di ricino.
La pianta di ricino è originaria dell’India, conosciuta come “Palma Christi” perché si diceva che le foglie assomigliassero alla mano di Cristo. Forse è per questo motivo che a quest’olio vengono attribuite grandi proprietà curative.
Storia e utilizzo
Il ricino fu adottato in molte società e culture, in Egitto, in Cina, in Persia, a Roma, in Grecia, in Africa, in Europa e in America. Attualmente, è molto utilizzato soprattutto nell’industria tessile e in Russia per lubrificare gli impianti, in quanto si contraddistingue per una consistente viscosità che resiste al clima freddo e non si congela.
Altri impieghi non medicinali dell’olio di ricino: insaporitore o additivo alimentare, ingrediente alla base di cosmetici e prodotti per la cura della pelle, impiego nella fabbricazione di gomme, fibre, vernici, tinte, trattamenti per il cuoio e la pelle.
È importante tenere presente che i semi di ricino hanno una parte “mortale” se ingerita o consumata in qualunque modo. Per questo non si possono mangiare i semi, ma è necessario sottoporli ad un processo che ne estragga l’olio. Non c’è di che preoccuparsi per quanto riguarda l’olio, il veleno è presente solo nei semi crudi.
Gli effetti collaterali di quest’olio sono: reazioni cutanee e disturbi intestinali, oltre all’irritazione delle pareti dell’intestino. Si sconsiglia l’uso e il consumo di olio di ricino a chi soffre di coliche, ulcere, emorroidi, colite, sindrome dell’intestino irritabile, prolasso o si è da poco sottoposto ad un intervento chirurgico.
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I vantaggi del consumo e dell’uso dell’olio di ricino
Alleviare la colite
Per poter alleviare il dolore legato a questo disturbo dello stomaco e dell’intestino potete fare degli impacchi da applicare sul basso ventre. Inumidite un panno nell’olio di ricino e lasciate agire per una o due ore. Potete anche usare una borsa dell’acqua calda o un cuscino termico. Ripetete il procedimento due volte al giorno.
Eliminare i calli dei piedi
Potete ammorbidire questi accumuli di pelle morta sui piedi utilizzando l’olio di ricino. Imbevete un batuffolo di cotone con dell’olio di ricino e collocatelo direttamente sulla zona in questione.
Sistematelo per bene ed indossate dei calzini per evitare che si sposti. Lasciate agire tutta la notte e il mattino seguente limate il callo che nel frattempo si sarà ammorbidito.
Alleviare il dolore dovuto all’artrite
Se vi fanno male le articolazioni a causa dell’artrite, l’olio di ricino può esservi di aiuto. Riscaldate in una padella tre cucchiai di olio di ricino per tre minuti. Imbevetevi un panno o un batuffolo di cotone e sfregatelo sulla zona che vi fa male.
Coprite con un fazzoletto o un panno asciutto e con un cuscino termico per mantenere la temperatura. Lasciate agire almeno mezz’ora (massimo un’ora). Non ricorrete a questo rimedio se la zona in questione è infiammata.
Allungare le ciglia
Si tratta di un uso cosmetico dell’olio di ricino che serve a rendere le ciglia più folte e lunghe. Potete applicarlo direttamente sulle ciglia con l’aiuto di un pennello o di uno scovolino di un mascara pulito. Ripetete il procedimento tutte le sere prima di andare a dormire senza risciacquare.
Ridurre le occhiaie
Basta applicare un goccia di olio di ricino sotto l’occhio con l’anulare ed effettuare un leggero massaggio per far penetrare il prodotto. Lasciate agire tutta la notte.
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Prendersi cura della pelle
L’olio di ricino è un ottimo idratante, per questo è tra gli ingredienti base di molte creme e prodotti cosmetici. Ha un’azione emolliente, ammorbidisce e protegge la pelle, sia in forma di lozione, sia se presente in pomate, saponi, etc.
Aiuta a trattare le pelli molto secche, eczemi, pelli squamose, herpes, ulcere di lieve entità, bruciature e ferite superficiali. È anche saponificabile, cioè convertibile in sapone, quindi può essere usato nella preparazione di shampoo per avere capelli più morbidi, luminosi e sani.
Funziona anche per il trattamento degli orzaioli, della forfora, delle punture di insetto, soprattutto di zanzare. È un ottimo alleato per combattere l’invecchiamento cutaneo.
Rafforzare le unghie
Se avete unghie fragili che si sfaldano, applicate su ogni unghia dell’olio di ricino aiutandovi con un batuffolo di cotone oppure versatene qualche goccia in una boccetta di smalto. Essendo una fonte di vitamina E, l’olio di ricino restituirà alle vostre unghie un aspetto luminoso e sano.
Massaggiare il corpo
Può essere usato come olio per il corpo per fare dei massaggi decontratturanti o antinfiammatori. È utile anche per alleviare i dolori muscolari e quelli alle articolazioni. Viene ampiamente utilizzato anche nell’ambito dell’aromaterapia.
Bibliografia
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- Antonio Scarpa, Antonio Guerci. Various uses of the castor oil plant (Ricinus communis L.) a review. Journal of Ethnopharmacology. https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/0378874182900381
- Aceite de ricino. Facultad de Medicina de la UNAM. http://www.facmed.unam.mx/bmnd/gi_2k8/prods/PRODS/Aceite%20de%20ricino.htm
- Final report on the safety assessment of Ricinus Communis (Castor) Seed Oil, Hydrogenated Castor Oil, Glyceryl Ricinoleate, Glyceryl Ricinoleate SE, Ricinoleic Acid, Potassium Ricinoleate, Sodium Ricinoleate, Zinc Ricinoleate, Cetyl Ricinoleate, Ethyl Ricinoleate, Glycol Ricinoleate, Isopropyl Ricinoleate, Methyl Ricinoleate, and Octyldodecyl Ricinoleate. 2007. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18080873