I benefici della salsapariglia sono noti da secoli e attualmente utilizzati in medicina naturale. La salsapariglia è una vite del genere Smilax che può crescere fino a 15 metri. Ne esistono diverse specie, ma le più utilizzate in fitoterapia sono quelle di provenienza americana come la smilax ornata, s. officinalis, s. medica, s. siphilitica.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Pharmacological Research i suoi estratti hanno mostrato di avere benefici antinfiammatori e immunomodulatori. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche, gli estratti di questa pianta sono già utilizzati nella produzione di integratori. Conoscete i benefici della salsapariglia?
Benefici della salsapariglia per la salute
Le ricerche scientifiche sulla salsapariglia continuano a fornire risultati. In accordo con alcune pubblicazioni come The Pharmacopoeia of the United States of America, i benefici che le si attribuiscono sono il risultato della concentrazione di fitochimici tra cui triterpeni, salsaparilloside, pariglina, smitilbina, composti fenolici.
È bene sapere che gli studi circa l’uso della salsapariglia per gli esseri umani sono antichi e non sufficienti a confermarne i benefici. In ogni caso, un consumo moderato è considerato sicuro per un adulto sano e non dovrebbe rappresentare un rischio.
L’importante è tenere presente che non può essere un trattamento d’elezione contro le malattie, dunque non sostituisce l’attenzione medica. Infine, in assenza di prove sulla sua efficacia e sicurezza è bene ricorrervi con prudenza. Vediamo nel dettaglio a che cosa serve.
1. Psoriasi
Da decenni la radice di salsapariglia viene utilizzata come coadiuvante contro la psoriasi. Si tratta, di fatto, di uno dei pochi effetti della pianta supportati da evidenza scientifica, come descritto in un articolo pubblicato sull’International Immunopharmacology.
Secondo questa ricerca, uno degli steroidi contenuti nella pianta, la salsaponina, ha la capacità di legarsi con le endotossine che causano le lesioni sulla pelle a chi soffre di psoriasi. In questo modo, potrebbe aiutare ad attenuare i sintomi.
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2. Artrite
Nella radice della salsapariglia è contenuto un composto flavonoide chiamato asilbina. Secondo uno studio pubblicato su Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine, questo fitochimico ha mostrato di ridurre la risposta infiammatoria negli animali con artrite indotta.
Sebbene siano necessari ulteriori studi per confermare gli stessi effetti sull’uomo, i primi risultati sono promettenti. Inoltre, resoconti aneddotici suggeriscono che il consumo di questa pianta, in polvere o frantumata, può aiutare contro l’infiammazione articolare.
3. Sifilide
La salsapariglia sembrerebbe avere proprietà terapeutiche contro alcune malattie a trasmissione sessuale, come la sifilide. Sebbene non sostituisca il trattamento a base di antibiotici e altri farmaci, può agire da adiuvante contro la proliferazione dei batteri.
Secondo un articolo pubblicato sulla rivista Molecules, questa pianta ha un’azione positiva contro sei tipi di batteri e un fungo. I suoi composti fenolici sarebbero alla base di tale effetto ma, come nei casi precedenti, servono ulteriori studi.
4. Benefici della salsapariglia per la salute del fegato
Tra i benefici della salsapariglia si possono annoverare effetti protettivi sul fegato. Lo sostiene una ricerca pubblicata sul Journal of Membrane Biology. Grazie ai suoi flavonoidi, il consumo di un integratore a base di questa pianta può ottimizzare le funzioni epatiche. Riduce, inoltre, gli effetti negativi dei radicali liberi.
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Rischi ed effetti collaterali della salsapariglia
Nonostante la scarsità di prove, la salsapariglia è considerata una pianta dagli indiscussi benefici. Tuttavia, è anche bene sapere che in alcuni casi il suo consumo comporta rischi ed effetti collaterali.
In generale, non esistono problemi in caso di consumo moderato su un adulto sano. Nonostante ciò, si consiglia prudenza in caso di:
- Gravidanza e allattamento.
- Malattie croniche – consultare sempre il medico.
- Uso di farmaci. Sebbene non vi siano dati sulle interazioni farmacologiche, non si esclude questa possibilità. In caso di dubbio, pertanto, è meglio consultare il medico.
Attualmente non è ancora stata stabilita una dose sicura per il consumo di questa pianta. Gli integratori possono contenere dai 100 ai 1000 mg. È importante non superare questa dose. Sebbene non vi siano notizie di gravi effetti collaterali, è noto che dosi elevate possono causare irritazione allo stomaco.
Infine va notato che l’americana Food and Drug Administration (FDA) non ha approvato questo rimedio naturale a causa della mancanza di prove sulla sicurezza ed efficacia. Dovrebbe, pertanto, essere usata con parsimonia e solo come integratore.
Bibliografia
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