Chirurgia refrattiva laser LASIK: pro e contro

Una valida opzione per eliminare gli occhiali o le lenti a contatto è la chirurgia refrattiva laser LASIK. Tuttavia, non tutti sono buoni candidati per questo intervento chirurgico.
Chirurgia refrattiva laser LASIK: pro e contro
Leidy Mora Molina

Revisionato e approvato da l'infermiera Leidy Mora Molina.

Ultimo aggiornamento: 11 ottobre, 2022

I disturbi della vista sono un gruppo di alterazioni dei mezzi refrattivi del bulbo oculare. Nella maggior parte dei casi, per trattare tali condizioni si ricorre a occhiali o lenti a contatto. Un’altra opzione, però, è la chirurgia refrattiva laser LASIK di cui presentiamo i pro e i contro.

I mezzi di rifrazione dell’occhio, ovvero il cristallino e la cornea, lavorano per riflettere correttamente i raggi di luce sulla retina nei soggetti normovedenti. Tuttavia, nelle persone affette da miopia, ipermetropia e astigmatismo, la cornea devia la luce in modo errato.

La chirurgia refrattiva laser LASIK, o cheratomileusi laser in situ, è una procedura chirurgica che offre ottimi risultati nella correzione delle alterazioni refrattive. Si tratta, inoltre, di un’ottima alternativa alle lenti.

Chi potrebbe aver bisogno della chirurgia refrattiva laser?

Attualmente la chirurgia LASIK è un trattamento secondario e a lungo termine per le disfunzioni di rifrazione della luce sulla retina. Possono trarre beneficio da questa procedura gli individui con i seguenti disturbi della vista:

  • Miopia.
  • Ipermetropia.
  • Astigmatismo.

Di solito l’intervento viene raccomandato dal medico specialista dopo aver valutato le condizioni e le caratteristiche del bulbo oculare. Tuttavia, la chirurgia refrattiva laser LASIK non è adatta a tutti.

L’American Academy of Ophthalmology stabilisce, di fatto, i seguenti requisiti per la selezione dei candidati:

  • Paziente con 18 anni o più, idealmente maggiore di 21 anni.
  • Rifrazione oculare stabile negli ultimi 12 mesi.
  • Errore refrattivo che può essere corretto con LASIK.
  • Cornea in buona salute, spessa, con un’acuità visiva correggibile maggiore di 6/18.

Allo stesso modo, è essenziale che il paziente non presenti patologie oculari e sistemiche che potrebbero rendere difficile la procedura o che possano compromettere la salute a lungo termine, come cataratta, cheratocono, cheratite o glaucoma avanzato.

Infine, uno studio di ricerca annovera tra le controindicazioni includono precedenti di strabismo o ambliopia.

Donna miope.
I criteri per potersi sottoporre all’intervento sono specifici, in quanto non può essere eseguito su chi lo richiede solo per motivi personali.

Come prepararsi alla procedura?

La chirurgia refrattiva laser LASIK è un intervento chirurgico ambulatoriale che in genere ha una durata che va dai 15 ai 30 minuti. Tuttavia, è comunque un intervento invasivo, quindi non dovrebbe essere preso alla leggera.

Tra le raccomandazioni da prendere in considerazione prima di sottoporsi a tale intervento ricordiamo le seguenti:

  • Valutare le aspettative: è fondamentale parlare con l’oculista e chiarire quali risultati si otterranno. La maggior parte dei pazienti, dopo l’intervento chirurgico, dovrà continuare a portare gli occhiali per leggere o durante la guida notturna.
  • Prepararsi al costo: la chirurgia LASIK è un intervento ambulatoriale e di libera scelta, quindi nella maggior parte dei casi non sarà mutuabile. Per questo, bisogna essere consapevoli dei costi.
  • Avere un amico o un familiare come accompagnatore: al termine dell’intervento, potreste non aver ancora recuperato del tutto la vista. Per questo, l’ideale è avere qualcuno che vi accompagni e vi porti a casa dopo l’intervento.
  • Non applicare prodotti di bellezza: il giorno dell’intervento non vanno applicati trucco, creme o lozioni nell’area intorno agli occhi. L’oculista, di fatto, potrebbe suggerire una routine per la pulizia del bulbo oculare e delle aree circostanti da realizzare nei giorni che precedono l’intervento.
  • Mantenere la calma: l’ansia è inevitabile. Tuttavia, dovreste liberare la mente da pensieri preoccupanti e concentrarvi sui benefici a lungo termine che l’intervento chirurgico offrirà.

Come si svolge l’intervento di chirurgia refrattiva laser?

La procedura può essere eseguita in uno studio medico specialistico o in un centro chirurgico. Innanzitutto, l’oculista deve esaminare in dettaglio il bulbo oculare per valutare gli elementi refrattivi e stabilire la procedura da seguire.

Una volta giunti al centro, lo specialista spiegherà la procedura e condurrà in sala operatoria. Qui vi verrà chiesto di sdraiarvi su una sedia reclinabile e guardare in alto. Il medico potrebbe prendere in considerazione la possibilità di somministrare un analgesico o un anestetico se il paziente è molto nervoso.

Per iniziare, il medico applicherà un collirio anestetico nel bulbo oculare, che ridurrà il disagio durante l’intervento. Quindi, lo specialista posizionerà uno speculum e un piccolo anello di aspirazione che manterrà l’occhio in posizione e impedirà di sbattere le palpebre.

Con un piccolo laser o microcheratomo, il chirurgo inciderà la cornea e creerà un lembo. Successivamente, ripiegherà il piccolo lembo per accedere alle strutture oculari da riparare.

Lo specialista rimodellerà le parti della cornea con un laser precedentemente programmato. Al termine, riposizionerà il lembo di tessuto rimosso in precedenza. Questo aderirà da solo e in pochi secondi, e guarirà senza bisogno di punti di sutura.

Durante la procedura, verrà chiesto al paziente di fissare gli occhi su un punto luminoso, in modo da evitare il più possibile di muoverli. Allo stesso modo, è possibile avvertire un leggero odore all’inizio del rimodellamento corneale, che la maggior parte dei pazienti definisce come di capelli bruciati.

La procedura viene eseguita individualmente su ciascun bulbo oculare. Se entrambi gli occhi devono essere operati, il medico di solito li programmerà nello stesso giorno.

Recupero post-operatorio

Al termine dell’intervento di chirurgia refrattiva laser LASIK, il paziente avverte spesso disagio come bruciore, secchezza o prurito all’occhio. Per questo, lo specialista prescriverà colliri per lubrificare l’occhio e ridurre i sintomi.

In genere il medico posiziona una conchiglia per occhi o richiederà di indossarla durante il sonno per favorire la guarigione. Si consiglia inoltre di rilassarsi e riposare subito dopo l’intervento.

Il recupero e la stabilizzazione della vista avverranno gradualmente, ovvero nell’arco di 2 o 3 mesi. Durante questo lasso di tempo, il medico fisserà diverse visite di controllo.

È importante aspettare un paio di settimane prima di recuperare le normali attività quotidiane, soprattutto se si praticano sport estremi o nuoto. L’applicazione di cosmetici intorno agli occhi dovrebbe essere posticipato quanto più possibile.

Vantaggi della chirurgia refrattiva laser

Il vantaggio principale di questa procedura risiede nella possibilità di svolgere tutte le attività quotidiane senza dover portare occhiali o lenti a contatto graduati. Dopo l’intervento, infatti, il 90% delle persone raggiunge una visione di 20/20 e 20/40 senza occhiali.

È una procedura molto efficace che ha dimostrato un rapido recupero postoperatorio, superiore ad altri interventi della stessa natura. Inoltre, è associato a un basso numero di complicazioni, come opacità o cataratta.

I risultati positivi sono inversamente proporzionali al grado disfunzione oculare iniziale. Pertanto, minori sono gli iniziali danni refrattari, più la prognosi sarà favorevole.

Chirurgia laser occhi.
L’intervento laser è piuttosto efficace. Si stima infatti che fino al 90% dei pazienti riscontri un netto miglioramento.

Possibili rischi e svantaggi

Come qualsiasi altro intervento chirurgico, la chirurgia refrattiva laser LASIK presenta anche possibili complicazioni.

La maggior parte delle condizioni sono temporanee e di solito scompaiono nel giro di alcune settimane o mesi. Tra le manifestazioni secondarie più frequenti associate al LASIK ricordiamo:

  • Dolore.
  • Occhi secchi.
  • Visione offuscata.
  • Bruciore o prurito agli occhi.
  • Disagio o sensibilità nel guardare direttamente la luce.
  • Aloni intorno alle luci.
  • Arrossamento degli occhi.
  • Infezioni oculari.

In alcuni individui, la chirurgia ha causato risultati visivi peggiori rispetto al preoperatorio, anche con lenti correttive.

Allo stesso modo, non è escluso che la procedura possa provocare, in casi molto rari, la perdita della vista e alterazioni permanenti del campo visivo.

Una procedura di libera scelta, ma non per tutti

La chirurgia refrattiva laser LASIK è una delle procedure con il più alto tasso di successo nella correzione dei disturbi refrattivi. Tuttavia, è fondamentale valutarne i pro e i contro.

Se portare gli occhiali non vi disturba, non c’è motivo di sottoporvi a un intervento di chirurgia refrattiva. È importante consultare il medico che saprà chiarire i dubbi e presentare le opzioni più adatte al singolo caso.


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