Clitoride: perché non riceve abbastanza attenzione?

Pressioni storiche e la mancanza di informazione hanno relegato per secoli il clitoride e, quindi, il piacere femminile, a un ruolo di secondo piano.
Diego Pereira

Revisionato e approvato da il dottore Diego Pereira.

Ultimo aggiornamento: 31 luglio, 2023

Il (o la) clitoride è un organo complesso che svolge un ruolo fondamentale nella sessualità  femminile. È spesso considerato la versione femminile del pene, sebbene sia stato meno studiato rispetto alla sua controparte maschile. Tuttavia, è di uguale importanza nella sfera sessuale e deve essere considerato come un’entità separata e unica.

La conoscenza delle sue caratteristiche è determinante, sia per gli uomini che per le donne, perché solo in questo modo è possibile comprenderne l’importanza e aumentare il piacere durante il sesso.

Tuttavia, per molti resta ancora un’incognita. Le informazioni sul clitoride sono state per molto tempo limitate, fin dai tempi antichi in cui prevalevano false credenze che impedivano alle donne di trarne piacere.

Quali sono le caratteristiche del clitoride?

Il clitoride si trova nel punto in cui si incontrano le piccole labbra della vagina, appena sopra l’uretra. Si tratta di una struttura erettile, omologa al pene maschile, formata da due corpi cavernosi e dal glande, ricoperto dal prepuzio. Tuttavia, solo un quinto o meno è visibile (il glande) mentre il resto è nascosto sotto la pelle.

I corpi cavernosi sono costituiti da tessuto erettile e rappresentano la parte nascosta del clitoride che è ricoperta dal muscolo ischiocavernoso e può raggiungere i 7 cm o più di lunghezza. Il glande clitorideo è l’estremità esposta ed è lunga tra 4 e 7 mm.

È sensibile alla stimolazione diretta, quindi si ritiene che la maggior parte della risposta sessuale nelle donne sia raggiunta in quest’area. Anche se per ora si ritiene che la sua funzione sia limitata al piacere sessuale, alcuni studi stanno cercando di stabilire se svolga un ruolo più importante, vista la sua vicinanza all’uretra e alla vagina.

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Stimolazione del clitoride

I sessuologi considerano il clitoride “l’organo più reattivo e la principale zona erogena femminile” e consigliano di esplorarlo attraverso carezze e altri tipi di stimoli.

La stimolazione del clitoride è un’esperienza molto soggettiva, ognuno deve scoprire il modo migliore per eccitarlo e raggiungere l’orgasmo. Prendere confidenza può anche portare a sperimentare orgasmi multipli.

La responsabilità di Sigmund Freud

Il ruolo principe del clitoride nella stimolazione sessuale femminile è stato negato per centinaia di anni. Le ideologie e le teorie sulla sessualità femminile hanno incoraggiato questo tipo di censura.

Un chiaro esempio di ciò è stata la teoria ormai superata di Sigmund Freud che considerava la stimolazione del clitoride segno di immaturità sessuale e nevrosi.

Il padre della psicoanalisi considerava il clitoride “un organo rudimentale, un pene in miniatura”. E la sua eccitazione portava solo a “un pallido surrogato dell’orgasmo maschile”.

Per i sessuologi odierni, questo tipo di posizione ha molto a che fare con il “maltrattamento” della sessualità femminile che si è esteso fino ai giorni nostri.

Esistono ancora culture in cui alle donne è proibito godere del piacere sessuale. La circoncisione femminile, o meglio mutilazione genitale, è una pratica antica e dura a morire.

Ricerche più recenti e pressioni femministe hanno notevolmente migliorato la qualità delle informazioni sul clitoride. Una maggiore consapevolezza ha aiutato a porre fine a questa pratica aberrante in molti paesi. Tuttavia, c’è ancora molto per cui lottare.

L’importanza di educare al clitoride

È importante conoscere il ruolo che questo organo svolge nella sessualità femminile, le sue caratteristiche e gli eventuali problemi. La sua delicatezza e complessità lo rendono soggetto a infezioni, infiammazioni, arrossamenti e altre malattie scomode. Situazioni in cui è meglio sottoporsi a visita ginecologica.

Ogni donna ha la responsabilità di appropriarsi di questa parte del corpo e dargli l’importanza che merita.


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