
Le tradizioni di capodanno nel mondo ci ricordano che ogni inizio è sacrosanto ed eterno. Lo festeggiavano già i nostri…
È molto importante saper riconoscere i calcoli alla cistifellea per poter intervenire rapidamente ed evitare problemi più gravi
Spesso, è difficile riconoscere i calcoli alla cistifellea si sviluppano senza essere accompagnati da sintomi evidenti, può essere che chi li abbia continui a condurre la sua vita normalmente, senza sapere che qualcosa non va.
Un’alimentazione scorretta può essere una delle cause dei calcoli alla cistifellea. In questo articolo vi spiegheremo come riconoscere i calcoli alla cistifellea e prevenirli in tempo.
Vi siete mai chiesti che cosa sono e come riconoscere i calcoli alla cistifellea? Sono dei cristalli duri che si accumulano e bloccano le funzioni basilari di quest’organo.
Sostanzialmente questo avviene a seguito di qualche alterazione nella bile oppure a causa di infezioni, di piccole patologie che riguardano lo svuotamento della cistifellea e anche per un eccesso di colesterolo o un’alimentazione scorretta.
Sono molte le persone che sono costrette a sottoporsi ad un intervento per estrarre i calcoli, ma sappiate che è un problema piuttosto comune che si può prevenire seguendo alcune indicazioni.
In questo articolo, vi insegneremo a riconoscere i principali sintomi dei calcoli alla cistifellea, anche se, come vi abbiamo già anticipato, nel 40% dei casi questi non sono accompagnati da sintomi. Tuttavia, vale la pena scoprirli ugualmente.
Leggete anche: Malattia della cistifellea: 6 sintomi
Il dolore è improvviso e dura qualche istante. Compare sulla parte superiore destra dell’addome o tra le scapole. Questi sono i primi sintomi, i primi fastidi che avvisano che il calcolo inizia a muoversi e a bloccare il cosiddetto dotto cistico o coledoco.
Non spaventatevi, capita spesso di avere gonfiore addominale, ma questo non significa che sia un sintomo di calcoli alla cistifellea. Ora, fate attenzione a quando vi capita: quasi tutti i giorni? Sempre dopo i pasti?
Scoprite: Come combattere indigestione e gonfiore addominale
La cosa migliore è tenere i sintomi sotto controllo. Se dovessero persistere e doveste anche presentare altri sintomi qui descritti, allora bisognerà tenere presente l’opzione dei calcoli alla cistifellea.
In caso di calcoli alla cistifella, non è insolito avere piccoli problemi di carattere digestivo, come indigestione, gas intestinali, eruttazione, infiammazione, crampi, sensazione di pesantezza e intolleranza ai cibi grassi. Il cibo ci riempie, ci gonfia e ci fa sentire male. Un sintomo tipico dei calcoli alla cistifellea.
Non accade sempre, ma a volte capita e non bisogna trascurarlo: la pelle può assumere un colorito leggermente giallognolo a causa della bile, una cosa che si riscontra anche nella parte bianca degli occhi che appunto può diventare giallognola.
Non dimenticate che la cistifellea è collegata alla produzione della bile, alla trasformazione dei grassi e al processo digestivo. Se c’è un problema, se i calcoli stanno ostruendo la cistifellea, l’apparato digerente e quello escretore ne risentiranno e subiranno delle alterazioni.
Per quanto riguarda le feci, è comune che abbiano un aspetto pallido, biancastro e che siano gelatinose. L’urina, invece, può essere un po’ più scura del normale. Vale la pena fare attenzione ad eventuali cambiamenti.
È chiaro che una dieta equilibrata non è sufficiente per far sparire i calcoli alla cistifellea. Sarà il vostro medico a decidere se avete effettivamente bisogno di un intervento.
Se, però, non manifestate alcun sintomo, cercate comunque di prevenire il rischio di sviluppare calcoli biliari mettendo in pratica alcuni semplici suggerimenti. Nel 60% dei casi sono efficaci e necessari:
Ricordate che, se doveste manifestare uno qualsiasi di questi sintomi, dovete rivolgervi al vostro medico che vi sottoporrà ad un controllo specifico. Attraverso esami e test, sarà in grado di diagnosticare correttamente i calcoli alla cistifellea.