Come gestire i pensieri ossessivi in modo sano

Esistono diverse tecniche per imparare a gestire i pensieri ossessivi. Il segreto è il modo in cui ci confrontiamo con essi. Volete saperne di più? Leggete l'articolo di oggi.
Come gestire i pensieri ossessivi in modo sano
Alicia Escaño Hidalgo

Scritto e verificato la psicologa Alicia Escaño Hidalgo.

Ultimo aggiornamento: 16 settembre, 2022

Avere pensieri ossessivi è molto comune. Siamo esseri pensanti ed è normale che nella nostra testa passino idee positive e negative. Il problema compare quando diventano ossessive e limitano la nostra vita quotidiana. In questi casi, è importante saper gestire i pensieri ossessivi.

Questo avviene quando la persona attribuisce un’importanza o un valore eccessivo a un pensiero, che da un semplice evento mentale si trasforma in un problema di natura psicologica. Dare troppa importanza ai pensieri è una dimensione su cui possiamo esercitare il  nostro controllo.

Ognuno di noi affronta in modo diversi i propri eventi cognitivi. Alcune persone sono in grado di mantenere una certa distanza dai propri pensieri, prenderli per quello che sono e non dar essi il valore di realtà o un eccessivo protagonismo.

Dall’altra parte, ci sono persone, spesso perfezioniste e troppo responsabili, che vivono i propri pensieri come se fossero situazioni reali. Uno dei modi per iniziare a gestire i pensieri ossessivi è imparare nuovi modi di rapportarsi a essi. L’obiettivo è che il pensiero non controlli più la vita della persona.

Pensare o non pensare? Questo è il problema!

Donna che piange disperata
I pensieri ossessivi possono trasformarsi in un problema con l’andare del tempo. Per questo è importante saperli gestire.

I pensieri ossessivi possono diventare molto fastidiosi. Vi ricordate di tutte quelle volte che una canzone estiva vi è entrata in testa e non c’era verso di farla uscire? Anzi, tanto più cercavate di non ascoltarla e canticchiarla, tanto più si infiltrava in ogni momento della vostra giornata.

Con i pensieri ossessivi avviene esattamente la stessa cosa. L’idea di «non pensarci» scatena, paradossalmente, un effetto rebound in cui il pensiero acquisisce sempre più potenza. Il segreto, dunque, risiede nell’imparare a distaccarsi dai propri pensieri, guardandoli come se fossimo spettatori dei nostri stessi processi mentali.

A breve termine può sembrare che questo sistema sia efficace, ma a lungo andare quella che ci era sembrata la soluzione si trasforma, essa stessa, nel vero problema. Diventiamo dipendenti dalle compulsioni e le usiamo per eliminare le ossessioni, con il risultato di rafforzarle.

Strategie per gestire i pensieri ossessivi

L’idea è quella di non cadere nella compulsione come mezzo per neutralizzare i pensieri e nemmeno evitarli del tutto. Le strategie che funzionano meglio nella gestione dei pensieri ossessivi sono le seguenti:

1. Defusione cognitiva

La defusione cognitiva ci permette di separare i pensieri dalla realtà e da noi stessi. In altre parole, separare la fusione fra mente e realtà: io non sono i miei pensieri, sono molto di più. D’altra parte, è anche necessario rendersi conto che avere dei pensieri non significa che questi siano reali.

I pensieri non sono altro che questo: contenuti psicologici, immagini, percezioni… ma non sono realtà oggettive e verificabili. Pertanto, non ha senso agire come se le idee corrispondessero alla realtà.

È molto più funzionale trattare i pensieri come entità che non ci piacciono, vederli passare, salutarli e lasciarli là, finché non perdono intensità.

2. Ridurre il valore concesso ai pensieri ossessivi

Donna che non riesce a gestire i pensieri ossessivi
Per controllare i pensieri ossessivi è fondamentale ridurre il valore che concediamo essi.

Non dobbiamo dare importanza a un pensiero per il semplice fatto che esiste. Abbiamo già detto che il pensiero è una facoltà prevalentemente umana, come il sogno. Tutti abbiamo pensieri che non vogliamo ammettere o raccontare per vergogna, ma questo non significa che siano importanti, né che ci definiscano in nessun senso. Un buon metodo è quello di diminuire il valore che concediamo alla facoltà di pensiero.

3. Abbracciare il pensiero

Non solo non dobbiamo fuggire dai nostri propri pensieri, ma dobbiamo cercare di realizzare l’esercizio mentale di abbracciarli. Abbracciare i nostri demoni significa essere aperti all’esperienza di averli sempre presenti, anche se non ci piacciono.

4. Inibire le compulsioni

Questa parte è fondamentale. Per ogni compulsione che mettiamo in atto, stiamo dando vinta al pensiero. Ovvero, stiamo agendo nel mondo reale in base a un’idea mentale.

E realtà e mente sono due mondi molto diversi, che non devono per forza andare di pari passo. È necessario fare lo sforzo di inibire la compulsione per non alimentare ulteriormente i nostri pensieri ossessivi.

Avete pensieri ossessivi? Esistono diverse strategie per gestirli ed evitare che prendano il controllo della nostra vita. Tuttavia, se non credete di riuscirci da soli, è meglio rivolgersi a uno psicologo.


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