
Proteggere la salute mentale si traduce in un generale benessere psicologico, nonché in buona gestione di sentimenti e relazioni. Le…
Esistono diverse tecniche per imparare a gestire i pensieri ossessivi. Il segreto è il modo in cui ci confrontiamo con essi. Volete saperne di più? Leggete l'articolo di oggi.
Avere pensieri ossessivi è molto comune. Siamo esseri pensanti ed è normale che nella nostra testa passino idee positive e negative. Il problema compare quando diventano ossessive e limitano la nostra vita quotidiana. In questi casi, è importante saper gestire i pensieri ossessivi.
Questo avviene quando la persona attribuisce un’importanza o un valore eccessivo a un pensiero, che da un semplice evento mentale si trasforma in un problema di natura psicologica. Dare troppa importanza ai pensieri è una dimensione su cui possiamo esercitare il nostro controllo.
Ognuno di noi affronta in modo diversi i propri eventi cognitivi. Alcune persone sono in grado di mantenere una certa distanza dai propri pensieri, prenderli per quello che sono e non dar essi il valore di realtà o un eccessivo protagonismo.
Dall’altra parte, ci sono persone, spesso perfezioniste e troppo responsabili, che vivono i propri pensieri come se fossero situazioni reali. Uno dei modi per iniziare a gestire i pensieri ossessivi è imparare nuovi modi di rapportarsi a essi. L’obiettivo è che il pensiero non controlli più la vita della persona.
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I pensieri ossessivi possono diventare molto fastidiosi. Vi ricordate di tutte quelle volte che una canzone estiva vi è entrata in testa e non c’era verso di farla uscire? Anzi, tanto più cercavate di non ascoltarla e canticchiarla, tanto più si infiltrava in ogni momento della vostra giornata.
Con i pensieri ossessivi avviene esattamente la stessa cosa. L’idea di «non pensarci» scatena, paradossalmente, un effetto rebound in cui il pensiero acquisisce sempre più potenza. Il segreto, dunque, risiede nell’imparare a distaccarsi dai propri pensieri, guardandoli come se fossimo spettatori dei nostri stessi processi mentali.
A breve termine può sembrare che questo sistema sia efficace, ma a lungo andare quella che ci era sembrata la soluzione si trasforma, essa stessa, nel vero problema. Diventiamo dipendenti dalle compulsioni e le usiamo per eliminare le ossessioni, con il risultato di rafforzarle.
L’idea è quella di non cadere nella compulsione come mezzo per neutralizzare i pensieri e nemmeno evitarli del tutto. Le strategie che funzionano meglio nella gestione dei pensieri ossessivi sono le seguenti:
La defusione cognitiva ci permette di separare i pensieri dalla realtà e da noi stessi. In altre parole, separare la fusione fra mente e realtà: io non sono i miei pensieri, sono molto di più. D’altra parte, è anche necessario rendersi conto che avere dei pensieri non significa che questi siano reali.
I pensieri non sono altro che questo: contenuti psicologici, immagini, percezioni… ma non sono realtà oggettive e verificabili. Pertanto, non ha senso agire come se le idee corrispondessero alla realtà.
È molto più funzionale trattare i pensieri come entità che non ci piacciono, vederli passare, salutarli e lasciarli là, finché non perdono intensità.
Non dobbiamo dare importanza a un pensiero per il semplice fatto che esiste. Abbiamo già detto che il pensiero è una facoltà prevalentemente umana, come il sogno. Tutti abbiamo pensieri che non vogliamo ammettere o raccontare per vergogna, ma questo non significa che siano importanti, né che ci definiscano in nessun senso. Un buon metodo è quello di diminuire il valore che concediamo alla facoltà di pensiero.
Non solo non dobbiamo fuggire dai nostri propri pensieri, ma dobbiamo cercare di realizzare l’esercizio mentale di abbracciarli. Abbracciare i nostri demoni significa essere aperti all’esperienza di averli sempre presenti, anche se non ci piacciono.
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Questa parte è fondamentale. Per ogni compulsione che mettiamo in atto, stiamo dando vinta al pensiero. Ovvero, stiamo agendo nel mondo reale in base a un’idea mentale.
E realtà e mente sono due mondi molto diversi, che non devono per forza andare di pari passo. È necessario fare lo sforzo di inibire la compulsione per non alimentare ulteriormente i nostri pensieri ossessivi.
Avete pensieri ossessivi? Esistono diverse strategie per gestirli ed evitare che prendano il controllo della nostra vita. Tuttavia, se non credete di riuscirci da soli, è meglio rivolgersi a uno psicologo.