Come sopravvivere ad un infarto se si è soli

L'aspirina è un anticoagulante, pertanto aiuta a migliorare il flusso sanguigno.
Come sopravvivere ad un infarto se si è soli

Ultimo aggiornamento: 24 gennaio, 2019

Il solo pensiero di essere colpiti da un infarto se si è soli ci spaventa moltissimo, poiché sappiamo che nella maggior parte dei casi le conseguenze possono essere fatali. Tuttavia, ciò che dovrebbe preoccuparci di più non è l’essere preparati per casi come questi, ma il fatto di saper reagire ad un infarto se si è soli.

Sapere reagire ai sintomi di un infarto può essere decisivo per salvarci la vita. In molti casi è difficile reagire quando siamo soli, ma se terrete in conto alcune raccomandazioni, potrete avere più possibilità di sopravvivere ed essere soccorsi in tempo. 

L’infarto e l’arresto cardiaco sono la stessa cosa?

Prima di darvi alcune raccomandazioni per sopravvivere ad un infarto quando vi trovate soli, è molto importante chiarire la differenza tra arresto cardiaco e infarto. Spesso le persone cadono nell’errore comune di pensare che entrambi i problemi siano la stessa cosa, ma non è così.

Anche se un arresto cardiaco e un infarto del miocardio (termine scientificamente corretto) si producono per problemi di circolazione sanguigna e perché il cuore si blocca improvvisamente, le due cose si differenziano nelle modalità di comparsa.

reagire ad un infarto se si è soli

Un  arresto cardiaco si produce quando la circolazione sanguigna del nostro corpo diminuisce. Questo fa sì che le contrazioni del cuore siano irregolari o più deboli. Come conseguenza, tutte le parti del nostro corpo smettono di ricevere le giuste quantità di ossigeno e la persona perde conoscenza, poiché non arriva abbastanza ossigeno al cervello.

Caratteristiche dell’infarto

Un infarto o, per essere più corretti, un infarto del miocardio, invece, si produce quando il flusso sanguigno si blocca in un’area particolare del cuore, generalmente in seguito ad un’ostruzione arteriosa.

Come conseguenza, le cellule di questa parte del cuore muoiono poco a poco. Se non viene presa in tempo, questa alterazione della circolazione di sangue e ossigeno al cuore può causare gravi danni al muscolo cardiaco e ai tessuti.

I sintomi comuni associati ad un infarto, e che ci permettono di reagire in tempo, sono dolore al petto, impossibilità nel respirare, palpitazioni, sudorazione eccessiva, nausea e fatica.

Dopo aver fatto una chiara distinzione tra arresto cardiaco e infarto, vi invitiamo ad imparare come comportarvi per sopravvivere ad un infarto se vi trovate da soli.

Ovviamente, ci teniamo a specificare che non esistono soluzioni totalmente efficaci per sopravvivere ad un infarto se vi trovate soli. Vogliamo però specificare che alcuni consigli possono essere molto utili e determinanti.

Come reagire ad un infarto se si è soli?

arresto cardiaco
  • La prima cosa da fare è chiamare un numero d’emergenza appena avvertite un malessere fisico o dolore nella zona cardiaca che può sembrarvi sospetto.

Se vi hanno già diagnosticato qualsiasi tipo di malattia cardiaca, mettetevi in contatto con l’ospedale o il centro medico nel quale vi stavano seguendo. Se per caso state guidando mentre avvertite i sintomi, fermatevi immediatamente e chiamate subito un’ambulanza.

  • Non importa quanto siete vicini all’ospedale o al centro medico, non dovete per nessuna ragione provare a mettervi alla guida dell’auto. In qualsiasi momento potreste perdere i sensi e causare danni fatali a voi stessi e anche agli altri.
  • Se siete già sotto trattamenti medici per controllare una malattia cardiaca, è possibile che possediate alcuni farmaci beta bloccanti. Se li avete, prendete una pastiglia mentre aspettate che arrivino i soccorsi.

Quando vi capita per la prima volta, prendete immediatamente un’aspirina e masticatela bene. Questa pastiglia aiuta a prevenire la formazione di coaguli. Vi aiuterà a migliorare la circolazione sanguigna e a rilassare le arterie. Vi sarà di grande aiuto per evitare che il problema si aggravi mentre arrivano i soccorsi.

  • Per quanto possibile, dovete rimanere calmi per evitare uno sforzo eccessivo del muscolo cardiaco che già è arrivato al limite.
  • Se riuscite, premete con forza la zona del petto dove si trova il cuore, per evitare che quest’ultimo smetta di pompare sangue. Questo procedimento è difficile da mettere in pratica quando ci colpisce un infarto. È più efficace se fatto da qualcun altro.

È importante la differenza con l’arresto cardiaco

Dopo aver letto come reagire e come comportarsi quando si verifica un infarto se vi trovate soli, molti di voi si domanderanno: Perché avete parlato della differenza tra arresto cardiaco e infarto?

La risposta è semplice. Molte persone avranno visto su internet delle informazioni per imparare a fare la rianimazione cardiopolmonare tramite tosse o RCP, da mettere in pratica nei momenti di necessità, quando si presentano i sintomi di un infarto.

Anche se questo procedimento non è sbagliato e ha aiutato molte persone a salvarsi la vita, ciò che dovete sapere è che si tratta di un metodo da realizzare in caso di arresto cardiaco.

Solitamente, chi offre informazioni sulla rianimazione cardiopolmonare non spiega la differenza che esiste tra i due problemi. Per questo molte persone non agiscono correttamente secondo il loro caso. Speriamo di esservi stati d’aiuto! 


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