Compostaggio domestico: 3 errori comuni

State facendo il compostaggio domestico, ma qualcosa non va per il verso giusto? Non preoccupatevi, abbiamo la soluzione. In questo vi sveliamo gli errori più comuni.
Compostaggio domestico: 3 errori comuni

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Il compostaggio domestico non è complicato, ma è facile commettere degli errori. Il compost è un fertilizzante naturale usato in agricoltura biologica per concimare le piante. Inoltre, è un modo efficace per ridurre i rifiuti organici, di conseguenza l’inquinamento ambientale.

Gli esperti affermano che i rifiuti di origine animale e vegetale una volta a contatto con il terreno, diventano cibo per molte creature che lo popolano.

Tali organismi sono responsabili della trasformazione di questi residui in materia organica, migliorando la porosità, la vita microbica e la struttura del terreno. Ma in fatto di compostaggio domestico, quali sono gli errori da evitare? Ne parliamo in questo articolo.

Scelta del materiale per il compostaggio domestico

Come già accennato, fare compostaggio domestico non è affatto complesso. Tuttavia, oltre ad armarsi di estrema pazienza – dato che è un processo piuttosto lento – bisogna tenere conto di alcuni aspetti.

Tra questi vi è la scelta del materiale, dato che non tutti i rifiuti vanno nel compostaggio. Ma quali sono quelli adatti? Di seguito presentiamo i più comuni:

  • Erba tagliata e seccata al sole.
  • Bucce e pezzetti di frutta e verdura.
  • Foglie secche.
  • Fondi di caffè e avanzi di .
  • Scarti di potatura, in piccoli pezzi.
  • Agrumi.
  • Letame animale.
Compostaggio domestico.
Fare compostaggio domestico non è difficile. Tuttavia, è indispensabile evitare alcuni errori che potrebbero influenzarne la qualità.

3 errori comuni nel compostaggio domestico

I segnali che indicano che qualcosa è andato storto con il compostaggio sono vari, e non sempre riconducibili agli stessi fattori. Per esempio, ci può essere un problema di temperatura, la presenza di insetti o un forte odore di putrido. Cosa stiamo sbagliando?

1. Il compost ha un colore verde-bluastro e all’interno è umido e compatto

Ciò potrebbe significare che vi è un eccesso d’acqua e non è sufficientemente ventilato. Per risolvere il problema è necessario mescolare e triturare – durante il rivoltamento – gli strati umidi con quelli più esterni e asciutti, suggeriscono gli esperti.

2. Il compost non si scalda

Quando i rifiuti iniziano a decomporsi, tale processo è accompagnato da un notevole aumento della temperatura. In caso contrario, probabilmente stiamo sbagliando qualcosa. Le cause possono essere di vario tipo e includono le seguenti:

  • Il compost è troppo piccolo per scaldarsi: per evitare questo inconveniente, utilizzate apposite pattumiere per il compostaggio.
  • È composto da materiali eccessivamente secchi: questo è un errore piuttosto semplice da correggere; di fatto, basta bagnare la miscela a intervalli regolari di 12 ore.
  • La miscela è stata preparata in inverno: se il compost è stato fatto in un periodo freddo, è bene  aspettare la primavera per rivoltarlo e aggiungere nuovi strati di materiali freschi, così da attivarlo.
  • È troppo umido: in questo caso, basta mischiarlo con materiali secchi e rivoltarlo per attivare la decomposizione del compost.

3. Attira le mosche e odora di putrido

Secondo gli esperti, quando si incorre in questo errore, la soluzione migliore è rivoltare il compost e mischiare gli strati più concentrati con materiali porosi e ricchi di carbonio; come erba secca, segatura o paglia.

Consigli per un buon compostaggio domestico

Il compostaggio domestico non solo riduce l’impiego di fertilizzanti chimici, ma contribuisce anche a proteggere l’ambiente.

D’altro canto, come riporta il Farmer’s Composting Manual dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), la versione domestica comporta ulteriori vantaggi rispetto al compostaggio su larga scala.

Da un lato, permette di tenere meglio sotto controllo l’accesso di uccelli e roditori. Dall’altro, semplifica la rotazione della miscela e la protezione da vento e pioggia. Per ottenere un compost di buona qualità, evitando gli errori finora menzionati, potete mettere in pratica le seguenti raccomandazioni.

Scegliere la compostiera e l’area in cui andrà posizionata

La scelta della compostiera, orizzontale o verticale, dipende dalla quantità di materiale che si vuole utilizzare, così come dal tempo da dedicare e dallo spazio disponibile. Per quanto riguarda il fattore spazio, scegliete un luogo preferibilmente ventilato, coperto e facilmente accessibile.

Triturare il materiale e riempire il contenitore

Per una decomposizione ottimale, il materiale dovrebbe avere una dimensione compresa tra i 5 e i 20 cm. Il riempimento della compostiera può richiedere dalle due alle tre settimane. Una volta piena, lasciate riposare il tutto fino al termine del processo, ovvero l’estrazione del compost.

Completare il processo e ottenere il compost

Se non avete commesso errori nel processo di compostaggio, non vi resta che rivoltare, aerare, setacciare e controllare la qualità del compost. Una volta terminato il processo, basterà estrarre la miscela e utilizzarla.

Rifiuti organici.
Per un’ottimale decomposizione, è consigliabile utilizzare materiale triturato dalle dimensioni comprese tra i 5 e i 20 cm.

Compostaggio comunitario, un ottimo modo per evitare errori

Lo studio condotto dall’Università Internazionale dell’Andalusia (Spagna) indica l’efficacia delle tecniche di compostaggio comunitario come parte della soluzione al problema dei rifiuti solidi urbani.

Le persone che avevano accesso all’orto urbano L’Hortet del Forat di Barcellona (Spagna) potevano verificare lo stato dei loro rifiuti organici ogni giorno sull’arco delle 24 ore. Inoltre, è stato offerto loro un workshop teorico e pratico sul compostaggio.

L’esito del progetto è più che positivo. Si è dimostrato che questa tecnica ha contribuito ad aumentare la consapevolezza, la comprensione e la capacità dei cittadini riguardo la separazione e il riciclaggio dei rifiuti organici.

Alla luce di ciò, gli autori dello studio suggeriscono ai governi di presentare piani di riduzione dei rifiuti nei quartieri e nelle città. Sostengono, inoltre, che potrebbero persino premiare oppure offrire un bonus, come una riduzione delle tasse sui rifiuti, alle persone che fanno il compostaggio regolare e ben eseguito.


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  • Instituto Nacional de Tecnología Agropecuaria. Van Konijnenburg, Adriana. Agricultura Orgánica: el Compost. Argentina 2007.
  • Organización de las Naciones Unidas para la Alimentación y la Agricultura. Manual de Compostaje del Agricultor: experiencias en América Latina. Chile 2013.
  • Universidad Internacional de Andalucía. Análisis de las características técnicas y sociales asociadas a procesos de compostaje comunitario. España 2012.

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