Il sonno è un processo fisiologico di cui il corpo ha bisogno per recuperare le energie perse durante la giornata, così come per realizzare alcune azioni interne proprie dell’organismo e che ne favoriscono il corretto funzionamento. Ma sapevate che si parla di diverse fasi del sonno?
Tale processo attraversa, dicevamo, diverse fasi e tappe, vitali per godere di un sonno di qualità e privo di distrazioni che possano compromettere il completo riposo del corpo.
Talvolta, però, le fasi del sonno possono subire gli effetti di fattori esterni, come:
- Consumo di tabacco;
- Consumo eccessivo di caffè;
- Alcol;
- Ansia;
- Stress.
Come riconoscere fisiologicamente un corpo che entra nella fase del sonno?
Tenendo gli occhi chiusi, le oscillazioni elettriche possono essere viste tramite l’elettroencefalogramma (EEG) ad un ritmo alfa di 8-13 al secondo.
Con il passare dei minuti, si notano alcuni cambiamenti che vengono associati a ogni fase del sonno, a seconda dell’attività cerebrale.
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Come si dividono le fasi del sonno?
Fasi del sonno: 1
Appartiene alla fase del sonno leggero. È uno stato di breve sonnolenza, poiché in questa fase il cervello interviene e non, oltre a essere estremamente facile svegliarsi.
Durante la fase 1, gli occhi eseguono movimenti rapidi, e questo processo è conosciuto come fase REM (movimenti oculari rapidi), mentre i muscoli si rilassano. La persona è in grado di percepire stimoli auditivi e sensoriali, e questa fase non permette di riposare bene, poiché il sonno è minimo.
Si verificano contrazioni muscolari repentine, motivo per il quale possiamo avere la sensazione di cadere nel vuoto: è la sensazione di entrare in profondità nella fase 1, per poi passare dopo qualche minuto alla fase 2 del sonno.
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Fasi del sonno: 2
Nella seconda fase del sonno si identifica una condotta in cui i movimenti oculari si bloccano, mentre le onde cerebrali dinamiche rallentano, permettendo unicamente l’attività delle onde cerebrali rapide.
Nell’EEG compare l’attività cerebrale conosciuta come fusi del sonno, il momento in cui la temperatura corporea, la frequenza cardiaca e quella respiratoria iniziano a ridursi in maniera progressiva.
In questa fase, inizia il blocco del sistema nervoso e degli stimoli sensoriali, pertanto risulta quasi impossibile ricevere informazioni esterne.
Tutto ciò la rende una fase del sonno ristoratrice, anche se in minime proporzioni.
Fasi del sonno: 3
Durante questa fase, le onde dinamiche cerebrali iniziano a essere molto più lente rispetto alla fase precedente. Sono le onde delta, che si vedono intercalate da onde rapide, ma piccole.
È una fase del sonno profondo in cui la persona permane per 2 o 3 minuti senza effettuare movimenti oculari, ovvero una fase non REM, ed è difficile che ci si svegli.
Il blocco degli stimoli sensoriali si intensifica. Nel caso in cui la persona si svegliasse durante questa fase, si sentirebbe disorientata e confusa.
In questo fase non si hanno sogni, la pressione arteriosa diminuisce e aumenta la produzione dell’ormone della crescita.
Fasi del sonno: 4
È una fase guidata quasi esclusivamente dalle onde delta. Il sonno è intenso e profondo ed è molto difficile che l’individuo si svegli.
L’attività dei movimenti oculari e quella muscolare sono inattivi. Di solito è durante questa fase del sonno che i bambini fanno la pipì a letto, sono sonnambuli o hanno paura.
Si parla di fase del sonno lento, che ha una durata approssimativa di 20 minuti e durante la quale non si producono sogni.
Ciò nonostante, è quella che ci aiuta a comprendere se il sonno è ristoratore o meno.
Quanto cicli del sonno si verificano in una notte?
Di solito si dorme, passando dalla fase REM alla fase non REM, tra 70 e 100 minuti.
Il sonno REM, dal canto suo, può avere una durata compresa tra i 5 e i 30 minuti, mentre il restante tempo è costituito dalla fase non REM.
Entrambi i cicli sono soliti ripetersi ogni ora e mezza e possiamo completare tra i 4 e i 6 cicli di sonno REM.
Bibliografia
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