Il dente di leone è da più di 1000 anni un rimedio polivalente in grado di trattare da malattie al fegato a problemi digestivi e cutanei.
Ebbene, lungi dal poter essere considerato il classico rimedio della nonna, la scienza conferma molti dei suoi benefici. Uno di questi ha a che fare con l’eczema.
“Eczema” è il termine generale che si utilizza per definire una dermatite o un’infiammazione della pelle. Come già sappiamo, esistono diversi gradi di dermatite, da quella atomica e già grave, a quella seborroica o allergica.
È importante ricordare che l’eczema e la psoriasi sono due processi totalmente distinti. Molte persone pensano che si tratti dello stesso problema.
La psoriasi causa una desquamazione della pelle e macchie bianche che necessitano di un trattamento distinto rispetto all’eczema.
In questo caso, dunque, il dente di leone non sarà tanto efficace come nel caso della semplice dermatite.
In concreto, e secondo quanto ci spiega uno studio condotto dal Dipartimento dell’ospedale Universitario di Odense (Danimarca), il dente di leone può risultare utile quando si soffre di eczema disidrosico.
Ecco di seguito tutte le informazioni al riguardo.
Dente di leone: un depuratore naturale
- Lo studio danese al quale facciamo riferimento ebbe inizio nel 2010 con un gruppo di 20 persone. Ognuna di loro soffriva di eczema caratterizzato dalla comparsa di piccole bolle sulla pelle, che causavano bruciore e fastidio.
- Durante 4 settimane ai pazienti venne somministrato un concentrato a base di dente di leone. Dopo pochi giorni, i pazienti notavano già diversi miglioramenti nei sintomi.
Dopo un mese, li sfoghi erano spariti.
L’azione di questa pianta medicinale si basa sui seguenti aspetti.
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Il dente di leone e la sua azione microbica
La linfa del dente di leone è stata utilizzata da sempre come trattamento per le malattie della pelle.
Sia ad uso topico sia in forma di tisana, questa si trasforma in un trattamento efficace grazie alla sua azione antimicrobica ed antimicotica.
Il dente di leone, inoltre, è un rimedio alcalino davvero efficace per depurare l’organismo e per alleviare i problemi ormonali che sfociano in problemi alla pelle.
L’effetto antiossidante del dente di leone
L’azione antiossidante di questo semplice rimedio agisce direttamente sulle cellule della pelle e ne allevia l’infiammazione.
Grazie alle sue vitamine A, C, D e B, così come al magnesio, al ferro, allo zinco e al calcio, potremo ricostituire i tessuti feriti in cui si sviluppa la dermatite.
La sua azione sul fegato favorisce la cura della pelle
Quando il nostro fegato non filtra in modo adeguato le tossine, gli effetti si rispecchiano sulla nostra pelle.
Accumuliamo liquidi, compare l’acne, soffriamo d’infiammazione, bruciore e cambia anche il tono della nostra pelle.
- Bere regolarmente una tisana a base di dente di leone apporterà al fegato buone quantità di antiossidanti, come la vitamina C e la luteolina.
- Rinforzeremo la funzione epatica e, con essa, incrementeremo le nostre difese, ottimizzando anche il sistema immunitario per poter contrastare l’eczema.
Come assumere il dente di leone per trattare la dermatite e l’eczema
Di cosa avete bisogno?
- 1 bicchiere d’acqua (200 ml)
- 1 cucchiaino di dente di leone (5 g)
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Procedimento
Il procedimento è lo stesso adottato per la preparazione di qualsiasi tisana: scaldate l’acqua e poi aggiungete il dente di leone.
- Lasciate in infusione per 15 minuti e poi a riposo per altri 5.
- Filtrate il liquido e, se lo desiderate, aggiungete un po’ di miele.
Quando assumerlo?
Vi consigliamo di bere questa tisana tutte le sere.
Come vi abbiamo già detto, la relazione tra il fegato e la pelle è molto intima. Quindi, per potenziare e prendersi cura della funzione epatica, l’ideale è assumere questa tisana prima di andare a dormire.
- In questo modo favoriremo la rigenerazione dell’organismo, facilitando la depurazione dalle tossine.
- È importante che sappiate che questa tisana va bevuta prima di andare a dormire.
In questo modo, il nostro corpo si abituerà e potremo armonizzare le funzioni di disintossicazione per ridurre l’infiammazione che causa l’eczema.
Controindicazioni del dente di leone
Vale la pena ricordare che non è consigliabile assumere il dente di leone nelle seguenti circostanze:
Calcoli alla colecisti
Il dente di leone stimola la produzione di bile, cosa che può favorirne un eccessivo accumulo e, dunque, la formazione di calcoli alla colecisti.
Calcoli renali
Le foglie di dente di leone contengono grandi quantità di ossalati, i quali favoriscono la formazione dei calcoli renali.
Acidità di stomaco
Il dente di leone stimola la produzione dei succhi gastrici, cosa non proprio positiva quando si soffre di acidità o reflusso.
Ulcere allo stomaco
Se soffrite di ulcere allo stomaco, non vi consigliamo di assumere il dente di leone. Il motivo è sempre lo stesso: i succhi gastrici.
Tenete conto che il dente di leone non può essere assunto in concomitanza con alcuni medicinali. Il litio e gli antibiotici sono solo alcuni esempi.
Consultate il vostro medico prima di assumerlo!
Bibliografia
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