Disco mestruale: cos’è e come si differenzia dalla coppetta mestruale

Sempre più donne ricorrono a prodotti sostenibili per contenere il ciclo. È il caso della coppetta mestruale, ma esiste un altro metodo ecologico, comodo e con una funzione in più. Si tratta del disco mestruale.

Questa variante della coppetta consente anche di risparmiare a lungo termine, perché non si deve spendere ogni mese per assorbenti o tamponi e si contribuisce anche alla causa ambientale.

È un articolo igienico che offre tutto ciò che serve per quei giorni del mese. Si tratta di una soluzione sicura e rispettosa della salute, che presenta numerosi altri vantaggi.

Cos’è il disco mestruale e quali sono i suoi vantaggi?

I dischi mestruali sono dispositivi sanitari appunto a forma di disco e riutilizzabili. Sono simili alle coppette, ma più piatti e larghi.

Sono realizzati con silicone medicale, definito dall’enciclopedia Netinbag come un polimero sintetico le cui proprietà consentono un contatto sicuro con i tessuti viventi. Grazie al suo design, quando viene inserito rimane abbastanza vicino alla cervice.

Alcuni medici ne paragonano l’aspetto e lo spessore al petalo di una rosa. Il materiale di fabbricazione evita la possibilità di alterare il pH vaginale o di sviluppare infezioni.

Il dischetto è ipoallergenico. Inoltre, riduce il rischio di perdite di sangue, poiché aderisce senza problemi alle pareti vaginali. Grazie a questo vantaggio, è possibile avere rapporti sessuali durante le mestruazioni. Non che prima fosse impossibile, ma il bordo dell’accessorio assicura che non ci saranno perdite di sangue durante la penetrazione.

Oltre a questi vantaggi, decidere per il disco è un modo per sbarazzarsi della plastica. Un rapporto della rivista National Geographic mostra che i tradizionali prodotti per il ciclo mestruale sono fatti di vari tipi di plastica, sono confezionati con involucri di plastica, applicatori di plastica, corde di plastica e sottili strati assorbenti dello stesso elemento.

Differenze tra coppa e disco mestruale

Sebbene i due formati facciano parte della stessa famiglia e lo scopo sia trattenere il flusso, esistono comunque delle differenze, come ad esempio le seguenti.

Dimensioni

A differenza della coppetta, che è disponibile in diverse misure, il dischetto mestruale ha una taglia unica. Nel caso di donne con debolezza del pavimento pelvico o che hanno subito un prolasso lieve, il dispositivo è una buona alternativa, data la loro anatomia.

Nessuna fastidiosa trazione

I dischetti non hanno il sistema di presa delle coppette; non essendoci l’attacco inferiore sporgente, non danno fastidio come può accadere con questa parte, se la coppetta viene inserita male.

Durabilità

I dischi durano un paio d’anni, grazie allo strato ultrasottile di silicone di cui sono fatti. Sebbene abbiano una vita utile inferiore rispetto alla coppetta, sono comunque economici nel medio termine.

Funzione

È vero che sono stati progettati per contenere il flusso mestruale, ma i dischetti sono pensati anche per le donne che desiderano avere rapporti sessuali con penetrazione vaginale nei giorni del ciclo. Questo non accade con la coppetta.

Secondo una spiegazione dell’Hospital Universitario La Moraleja, il ciclo mestruale non dovrebbe impedire di godere dell’intimità con il partner. Per la tranquillità di chi lo indossa, i dischi immagazzinano una quantità maggiore di sostanza rispetto alle coppette e il rischio di perdite è praticamente nullo.

È importante non considerare i dischi mestruali come metodi contraccettivi, perché non lo sono.

Posizione

I dischetti sono molto vicini alla cervice, nella zona più profonda del canale vaginale. Invece, la coppa si trova più in basso, quasi nel mezzo della vagina. Proprio per la sua posizione, il disco riduce al minimo le possibilità di perdite.

Capacità

Mentre una coppetta ha una capacità di stoccaggio da 30 a 50 millilitri, i dischi accumulano fino a 75 millilitri. Grazie alla trama e al doppio bordo, resistono fino a 12 ore all’interno del corpo.

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Come mettere il disco mestruale?

Chi ha esperienza con la coppetta mestruale, ha guadagnato terreno nell’adattarsi al disco. Non ha l’impugnatura a strappo come la coppetta, ma con un po’ di pratica è possibile indossarlo in pochi passi:

1. Piegare: con le dita, piegare la ruota a forma di 8.
2. Inserire: portarlo verso la parte superiore della vagina, in particolare puntando verso la cervice.
3. Accomodare: una volta all’interno del canale vaginale, infilare un’estremità all’indietro e portare l’altra estremità verso la parte anteriore, dove si trova l’osso pubico.

Per rimuovere il disco, avvicinatevi al bordo con un dito e fatelo scivolare delicatamente verso il basso. Uscirà in orizzontale.

Quando usare e quando non usare il disco mestruale?

È vero che qualsiasi donna può usufruire dei benefici dei dischi mestruali, ma chi ha una diagnosi di grave debolezza del pavimento pelvico può trovare sollievo con il dispositivo. Nelle pazienti affette da questa patologia, le coppette mestruali possono scivolare o provocare fastidi.

I dischi offrono una maggiore ampiezza e sono meglio supportati dalle strutture interne del tratto riproduttivo femminile.

Come controindicazione, a limitare l’uso del disco sono il parto recente o l’aborto spontaneo, in quanto è necessario eliminare il sangue per evitare infezioni vaginali. Allo stesso modo, il disco non è adatto dopo interventi medici sulla cervice.

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Igiene del disco mestruale

L’igiene di questi dispositivi medici è fondamentale, data la loro natura riutilizzabile. Per sterilizzare il disco prima di indossarlo per la prima volta, farlo bollire in una casseruola d’acqua per 5-10 minuti.

Nei giorni delle mestruazioni, è sufficiente lavarlo con acqua e sapone ogni volta che lo si toglie. Alla fine del ciclo, far bollire di nuovo. Conservare il disco in un sacchetto di cotone.