L’anemia non è una malattia vera e propria, ma un disturbo causato principalmente da un deficit nutrizionale. Tuttavia, può essere un indizio di altre malattie più gravi. Quindi, essere in grado di riconoscerne i sintomi più comuni dei diversi tipi di anemia è sempre una buona cosa.
In questo articolo imparerete qualcosa in più sull’anemia e sulle diverse forme in cui si può presentare, oltre ad alcuni ottimi trucchi per trattare questo problema. Iniziamo scoprendo più nel dettaglio cos’è realmente l’anemia.
Che cos’è l’anemia?
L’anemia è un’affezione per cui il numero dei globuli rossi nel sangue è così basso da non consentire all’ossigeno di raggiungere in quantità sufficiente tutte le parti del nostro corpo.
Provate a immaginare i vostri vasi sanguigni come un fiume. Lungo questo fiume viaggiano delle “barchette” (i globuli rossi) che trasportano delle particelle (l’ossigeno), ma ogni barca può portarne soltanto una certa quantità.
Se una persona non ha un numero sufficiente di globuli rossi, è impossibile trasportare abbastanza ossigeno e, di conseguenza, ci si sente deboli e stanchi. Salire anche solo un piano di scale può lasciarci senza fiato, e persino un paio di giorni di totale riposo non ci aiutano a recuperare le forze.
Se vi sentite rappresentati da questa descrizione, rivolgetevi al vostro medico, visto che è importante prendere provvedimenti per trattare l’anemia il prima possibile.
Tipi di anemia
“Anemia” non è un termine che comprende tutto, visto che questa malattia si può presentare sotto varie forme.
Alcuni tipi rari di anemia sono il risultato di un malfunzionamento del corpo, come ad esempio la distruzione precoce dei globuli rossi del sangue (anemia emolitica), un difetto strutturale ereditario degli stessi (anemia a cellule falciformi) o un’incapacità di sintetizzare o utilizzare l’emoglobina (anemia sideroblastica).
I più comuni tipi di anemia, tuttavia, sono il risultato di un deficit nutrizionale e molto spesso possono essere risolte modificando la nostra alimentazione. Queste tipologie comuni sono:
L’anemia ferropriva
L’anemia per mancanza di ferro può prodursi quando il corpo non ha abbastanza ferro per sintetizzare l’emoglobina e ciò causa quindi la riduzione delle dimensioni dei globuli rossi del sangue.
Se non si produce abbastanza emoglobina, i tessuti del corpo non ricevono l’ossigeno di cui necessitano. Sono i bambini al di sotto dei tre anni e le donne in premenopausa a correre il maggior rischio di sviluppare questo tipo di anemia.
La maggior parte dei bambini semplicemente non riceve un apporto sufficiente di ferro attraverso la dieta. Le donne in premenopausa e quelle con cicli abbondanti, invece, rappresentano il caso più comune di anemia per mancanza di ferro.
Anche le donne incinte posso soffrire di anemia, visto che durante la gravidanza il volume sanguigno della donna si triplica e con esso anche il fabbisogno di ferro. Al contrario di alcune credenze popolari, invece, gli anziani (sia uomini che donne) non corrono un maggior rischio di soffrire di anemia ferropriva.
L’anemia per mancanza di vitamina B12
Al contrario dell’anemia per mancanza di ferro, che produce dei globuli rossi più piccoli del normale, l’anemia per deficienza di vitamina B12 produce dei globuli rossi di grandi dimensioni.
Questo fa sì che sia difficile per l’organismo assorbire le cellule rosse del sangue attraverso i vasi sanguigni, esattamente come sarebbe difficile cercare di aspirare una biglia attraverso una cannuccia.
I globuli rossi del sangue a cui manca la vitamina B12 tendono inoltre a morire più velocemente rispetto alle cellule sane. La maggior parte delle persone può assumere la quantità minima di vitamina B12 di cui ha bisogno attraverso una dieta varia.
Le persone anziane corrono un rischio maggiore di soffrire di carenza di vitamina B12, visto che il loro organismo è più propenso ad avere difficoltà di assorbimento della stessa.
L’estirpazione per via chirurgica di parti dello stomaco o dell’intestino tenue, la gastrite atrofica e disturbi come il morbo di Chron possono inoltre interferire con la capacità del corpo di assorbire la vitamina B12.
La causa più comune di anemia per mancanza di vitamina B12, però, è la mancanza di una proteina chiamata “fattore intrinseco”. Il fattore intrinseco viene solitamente prodotto dallo stomaco e il suo compito è quello di aiutare ad assorbire la vitamina B12.
Senza il fattore intrinseco, la vitamina B12 consumata attraverso la dieta si limita a galleggiare nel sangue come un residuo. Alcune persone possono smettere di produrre questa proteina per cause genetiche.
Per altre, invece, si può trattare di una reazione autoimmunitaria, per cui il corpo attacca per sbaglio le cellule dello stomaco che la producono. Una deficienza di vitamina B12 causata da una mancanza del fattore intrinseco viene denominata anemia perniciosa.
Le persone anziane ne sono particolarmente a rischio, visto che questo tipo di anemia viene diagnosticata ad una persona su cento nella fascia d’età al di sopra dei 60 anni.
L’anemia perniciosa può essere particolarmente pericolosa perché causa problemi neurologici, come difficoltà a camminare, mancanza di concentrazione, depressione, perdita della memoria e irritabilità. Tutti questi sintomi in generale possono essere reversibili, se il problema viene trattato in tempo.
Sfortunatamente, nel caso dell’anemia perniciosa lo stomaco non può assorbire la vitamina B12, per quanto la dieta sia bilanciata. Il trattamento dunque consiste in iniezioni di vitamina B12, generalmente una volta al mese, che immettono direttamente la vitamina nell’apparato circolatorio.
L’anemia per mancanza di acido folico
Una mancanza di acido folico produce globuli rossi di grandi dimensioni, esattamente come la mancanza di vitamina B12. Una delle cause più comuni dell’anemia per deficienza di acido folico è che non se ne assume abbastanza attraverso la dieta.
Il corpo non immagazzina acido folico durante periodi lunghi come fa con altri nutrienti. Di conseguenza, se non ne assumiamo abbastanza attraverso l’alimentazione, potremmo avere dei problemi.
Le donne incinte corrono un rischio maggiore di soffrire di anemia per mancanza di acido folico, visto che il fabbisogno di questa sostanza si triplica durante la gravidanza. L’assunzione di una quantità adeguata dello stesso è essenziale sin dall’inizio della gravidanza, poiché protegge il feto dai problemi alla colonna vertebrale.