Dolore intermestruale, di cosa si tratta?

Il dolore intermestruale colpisce un solo lato dell'addome a metà del ciclo mestruale, quando sta per presentarsi l'ovulazione o durante la stessa. Può essere molto fastidioso quando si presenta regolarmente.
Dolore intermestruale, di cosa si tratta?

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Gran parte delle donne affronta diversi fastidi durante il periodo mestruale, ma questo non è l’unico momento del ciclo che può causare disturbi. Esiste anche il dolore intermestruale che, come indica il nome stesso, si manifesta tra una mestruazione e l’altra.

Il dolore intermestruale colpisce solitamente nei giorni precedenti all’ovulazione, ovvero intorno al 14° del ciclo. L’ovulazione è quel meccanismo per cui l’ovulo viaggia dall’ovaio verso le Tube di Falloppio.

Questo momento è accompagnato da infiammazione, da un picco ormonale e da una serie di meccanismi che possono provocare fastidi al ventre. Si calcola che quasi un 20% delle donne provino dolore intermestruale. In questo articolo vi spieghiamo cosa c’è da sapere in proposito.

In cosa consiste il dolore intermestruale?

Il dolore intermestruale si presenta durante l’ovulazione, a a metà del ciclo mestruale. Logicamente interessa solo le donne in età fertile e che hanno il ciclo mestruale.

Durante l’ovulazione si manifesta la proliferazione dei follicoli all’interno dei quali si staziona l’ovulo nell’ovaio. Le pareti dell’ovaio si distendono e si infiammano e giunto il momento, il follicolo si rompe.

Questa rottura seguita dal rilascio dell’ovulo a volte è accompagnata da sanguinamento e liquido in precedenza contenuto nel follicolo. Questi fluidi raggiungono il peritoneo, che è il rivestimento intorno all’addome. Quest’ultimo si irrita provocando dolore.

Per questo motivo il dolore intermestruale non colpisce esattamente durante l’ovulazione, bensì può comparire poco prima e prolungarsi dopo. Durante ogni ciclo l’ovulazione avviene solo in una delle due ovaie, motivo per cui il dolore intermestruale colpisce solo un lato dell’addome.

Molte donne ne soffrono a ogni ciclo, mentre altre lo provano solo in certi momenti. Inoltre, per ogni ciclo il dolore intermestruale può cambiare lato. Persino la durata è variabile, dato che può essere momentanea o persistere per delle ore.

Per distinguere il dolore intermestruale da altre patologie è importante che la donna conosca il proprio ciclo mestruale. Per riconoscerlo, bisogna sapere che si tratta di un dolore pulsante su un solo lato del basso ventre e che coincide con l’ovulazione.

Dolore intermestruale

Come trattare il dolore intermestruale?

In presenza di dolore o un disturbo, l’ideale è rivolgersi al medico per conoscerne la causa. È altrettanto importante spiegare allo specialista le caratteristiche del dolore avvertito, in quanto solo così sarà possibile diagnosticare il dolore intermestruale. In alcuni casi si eseguono visite ginecologiche ed ecografie, in modo da scartare altre patologie.

Per trattare il dolore intermestruale, bisogna seguire alcune linee guida generali che possono essere d’aiuto. Ad esempio, applicare del calore sull’addome o riposare quando il fastidio si presenta. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, non è necessaria alcuna terapia.

Esistono comunque dei farmaci che possono aiutare nel caso in cui il dolore diventi troppo intenso. L’ideale è assumere antinfiammatori non steroidei (FANs), come l’ibuprofene. Contribuiscono a ridurre l’infiammazione e il dolore, e sono acquistabili senza ricetta.

Un’alternativa è ricorrere ai contraccettivi orali il cui meccanismo d’azione consiste nel blocco dell’ovulazione. In questo modo vengono anche eliminati tutti i possibili disturbi derivanti da tale fase.

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Per concludere

Il dolore intermestruale è una delle conseguenze negative del ciclo mestruale. Ogni donna rappresenta un caso a sé e solo circa il 20% ne soffre. Può presentarsi con caratteristiche uniche e variare da un ciclo all’altro.

Per questo motivo è importante conoscerlo e saperlo distinguere da altre patologie. Se diventa troppo fastidioso o invalidante, è fondamentale rivolgersi al proprio medico e cercare di individuare la migliore soluzione per ogni caso specifico.


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