Donazione del midollo osseo: in cosa consiste?

Molte persone nel mondo soffrono di gravi malattie che possono combattere solo con un trapianto di midollo osseo. In questo articolo spieghiamo com'è possibile aiutare queste persone attraverso la donazione del midollo osseo.
Donazione del midollo osseo: in cosa consiste?
Leonardo Biolatto

Scritto e verificato il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 05 novembre, 2022

Grazie alla donazione del midollo osseo, persone sane possono aiutarne altre con gravi malattie e la cui vita è in pericolo. Le patologie che in genere richiedono un trapianto del midollo sono la leucemia, l’anemia aplastica, il linfoma e il mieloma.

Cos’è il modello osseo?

Il midollo osseo è un tessuto del corpo umano che ha il compito di produrre le cellule del sangue e parte del sistema immunitario. All’interno del midollo osseo si trovano le cosiddette cellule staminali che in termini tecnici prendono il nome di progenitrici emopoietiche. Queste, di fatto, formano:

  • Globuli rossi o eritrociti
  • Globuli bianchi o leucociti
  • Piastrine o trombociti

Le malattie del midollo osseo sono condizioni per cui si vede alterata la capacità del tessuto di produrre queste cellule. In seguito a ciò, ne produce troppe, poche o anomale.

Per la maggior parte di queste malattie, l’unica soluzione è un trapianto di midollo osseo. E per questo la donazione svolge un ruolo molto importante.

Il trapianto di midollo osseo

Un trapianto di midollo osseo consiste nella sostituzione del tessuto del midollo malato -presente all’interno delle ossa- con un tessuto sano. Questa operazione è conosciuta anche come trapianto delle cellule staminali, poiché queste rappresentano il tipo principale di cellule innestate.

La persona malata, tuttavia, non può ricevere il tessuto del midollo osseo da un qualsiasi donatore. La compatibilità è molto importante per l’esito dell’operazione e per prevenire gravi complicazioni. Per questo si fa una distinzione tra donatori compatibili e non compatibili.

La compatibilità nella donazione del midollo osseo viene determinata dall’antigene del leucocito omano (HLA). L’HLA è un gruppo di proteine presente in diverse cellule, soprattutto nei globuli bianchi. Si tratta di un sistema di riconoscimento che consente al corpo umano di riconoscere gli elementi estranei.

Ogni persona ha un personale sistema di HLA. Questa identità particolare serve al sistema immunitario per difendere il corpo da fattori esterni che possono farlo ammalare. Naturalmente, l’HLA da solo non è capace di distinguere tra un batterio, ad esempio, e un tessuto di midollo osseo donato.

Se l’HLA tra due individui è piuttosto simile, il trapianto di midollo osseo sarà accettato dal ricevente. Al contrario, il corpo rigetterà il tessuto esterno. L’esito dell’operazione dipende in buona parte dal grado di compatibilità HLA tra donatore e ricevente.

Cellule interne al midollo osseo.
In presenza di alcune gravi malattie, l’unica soluzione è il trapianto di midollo osseo. Tuttavia, l’esito dipenderà in buona parte dalla compatibilità.

Come avviene la donazione del midollo osseo?

Quando una persona decide di donare il midollo osseo, si effettua una raccolta di cellule staminali del sangue periferico (PBSC).

Nei cinque giorni precedenti alla donazione, il donatore riceverà iniezioni di fattore stimolante delle colonie di granulociti (G-CSF). L’iniezione dura circa 5 minuti e permette alle cellule staminali di spostarsi dal midollo osseo al flusso sanguigno.

Una volta completata la stimolazione con gli iniettabili,  bisogna estrarre il tessuto donato. A tale scopo, viene collocato un ago in ogni braccio. Uno degli aghi estrae sangue che circolerà attraverso una macchina che manterrà le cellule staminali, mentre restituisce il sangue al corpo tramite l’altro ago.

L’estrazione dura circa 3 ore in totale e può essere necessario ripeterla il giorno seguente. Possono presentarsi alcuni effetti indesiderati nel donatore, come cefalea e dolore alle ossa. 

Sono minori i casi in cui risulta necessario raccogliere tessuto direttamente dall’osso. Questa modalità di donazione non è la più consigliata, ma gli esperti decideranno quale delle due è indicata a seconda del caso. La seconda, tuttavia, è più complessa e prevede un intervento chirurgico.

Il donatore sottoposto alla raccolta diretta di midollo osseo deve restare a riposo per almeno una settimana dopo la procedura. Gli effetti avversi saranno più intensi e più duraturi.

Mano di paziente in ospedale.
La donazione del midollo osseo avviene nei centri autorizzati.

Requisiti per la donazione

Il donatore idonea presenta i seguenti requisiti:

  • Età tra i diciotto e i cinquantacinque anni.
  • Non avere un peso inferiore ai cinquanta chili.
  • Non soffrire di nessuna malattia che possa essere trasmessa al ricevente.
  • Essere sufficientemente sano per non mettere a rischio la propria salute a seguito della donazione.

Il primo passo sarà firmare il consenso per la donazione. Poi verrà fatto un prelievo di sangue al potenziale donatore per analizzare l’HLA e caricare su un database le informazioni ottenute. Quando verrà trovato un donatore compatibile, la donazione avverrà in un centro autorizzato.

Ogni Paese e regione ha un proprio sistema di registrazione per la donazione di midollo osseo. Potete consultare le informazioni relative ai centri a voi vicini per avere maggiori informazioni sulle procedure del singolo centro.


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