Sistema immunitario più forte con 6 abitudini

Il sistema immunitario dipende per il 75% dallo stile di vita. Ecco perché può essere importante adottare abitudini sane per potenziare le sue funzioni.
Sistema immunitario più forte con 6 abitudini
Leidy Mora Molina

Scritto e verificato l'infermiera Leidy Mora Molina.

Ultimo aggiornamento: 07 dicembre, 2020

Rendere il sistema immunitario più forte è fondamentale per prevenire numerose malattie, soprattutto in periodi di freddo o di forte stress. Il sistema immunitario costituisce la difesa naturale del corpo contro le infezioni. Se debilitato, è più facile ammalarsi.

Il ritmo stressante che al giorno d’oggi caratterizza la nostra vita quotidiana, così come l’esposizione a fattori come l’inquinamento, i virus, i batteri o i funghi, mette in pericolo la resistenza del nostro sistema immunitario, esponendo la nostra salute ad alcuni rischi.

Per evitare ciò, in questo articolo condividiamo una serie di sane abitudini che possono risultare utili per rendere il sistema immunitario più forte. Prima, però, è indispensabile sapere come lavora questa difesa naturale.

Che cos’è il sistema immunitario? Come funziona?

Essere immuni significa essere protetti, dunque è del tutto sensato che il sistema del corpo che contribuisce a combattere le malattie riceva il nome di “sistema immunitario”. Questo sistema è formato da una rete di cellule, organi e tessuti che collaborano per proteggere il corpo.

I globuli bianchi, o leucociti, fanno parte di questo sistema di difesa e hanno il compito di combattere i germi; si suddividono in due tipi:

  • Fagociti: fagocitano o “divorano” i microrganismi patogeni.
  • Linfociti: consentono all’organismo di ricordare gli invasori e riconoscerli nel caso in cui tentino nuovamente di infettarlo scatenando una risposta di difesa più veloce. Esistono i linfociti B e T.

Quando un corpo estraneo, chiamato antigene, entra nell’organismo, diverse cellule collaborano per identificarlo e reagire contro di esso. Queste cellule scatenano la creazione di anticorpi nei linfociti B.

Sistema immunitario più forte contro i virus che lo attaccano.
Il sistema immunitario ha il compito di proteggere l’organismo dagli agenti estranei che possono causare l’insorgenza di malattie.

Gli anticorpi e il sistema immunitario

Gli anticorpi sono proteine specializzate che si legano ad antigeni specifici. I linfociti B localizzano un antigene specifico e sviluppano un ricordo dello stesso; grazie a ciò, quando la sostanza entra di nuovo nel corpo, i linfociti B producono anticorpi per combatterlo, come spiegano i ricercatori dell’Università di Helsinki, Finlandia.

I linfociti T, noti anche come cellule assassine o cellule K, contribuiscono a distruggere gli antigeni quando gli anticorpi non sono in grado di eliminarli da soli.

Ciononostante, esistono molti altri meccanismi e cellule coinvolti in questo sistema, ma i concetti citati sono sufficienti per comprendere perché le abitudini di cui parleremo nelle righe che seguono aiutano a rinforzare il sistema immunitario.

6 abitudini per un sistema immunitario più forte

Il sistema immunitario dipende per il 75% dallo stile di vita. Ecco perché è molto importante adottare abitudini sane, per quanto possibile.

1. Aumentare il consumo di zinco

Gli alimenti ricchi di zinco.
Lo zinco svolge numerose funzioni all’interno del corpo, dalla regolazione del gusto al mantenimento della pressione arteriosa.

Lo zinco è fondamentale per numerose funzioni immunitarie, dal momento che contribuisce a regolare la produzione di cellule all’interno di questo sistema di difesa. È essenziale per la formazione del DNA e svolge un ruolo importante nella produzione di globuli bianchi.

Potrebbe interessarvi leggere anche: Funzioni dello zinco nell’organismo

2. Consumare le calorie necessarie

Quando non si assumono sufficienti calorie, il corpo subisce un deficit di energia. Le forze di cui dispone vengono impiegate per il corretto funzionamento degli organi vitali, come il cuore o il cervello. Di conseguenza, il sistema immunitario risulta debilitato.

3. Riposare adeguatamente

Se non riposiamo a sufficienza, anche il sistema immunitario ne risulta compromesso, consentendo quindi l’insorgenza di raffreddori, infezioni respiratorie e altre fastidiose malattie. I disturbi del sonno possono causare un considerevole calo del numero di cellule che formano questo sistema.

4. Avere rapporti sessuali

Oltre a seguire uno stile di vita sano, anche avere rapporti sessuali in modo regolare sembra favorire i meccanismi di difesa del corpo. Così affermano diversi studi, come quello pubblicato nel 2013 sulla rivista International Journal of STD & AIDS. I ricercatori dichiarano che i rapporti sessuali esercitano una funzione protettrice contro malattie come l’endometrite.

Rapporto sessuale.
Curiosamente, i rapporti sessuali sono molto utili per stimolare le funzioni del sistema immunitario.

5. Esercizio fisico regolare

Si consiglia di praticare un qualche esercizio aerobico che consenta di muovere diverse parti del corpo al contempo, come nuotare o andare in bicicletta. L’intensità dell’esercizio deve essere moderata; inoltre è bene evitare sforzi eccessivi.

Se non siete abituati a fare sport, la cosa migliore è iniziare a praticarlo con moderazione, adattandolo alla vostra età e alle vostre condizioni fisiche. Potrete aumentare progressivamente l’intensità.

Vi consigliamo di leggere anche: Equilibrare gli ormoni con l’esercizio fisico

6. Vitamine per un sistema immunitario più forte

Altri nutrienti adeguati per potenziare il sistema immunitario sono i seguenti:

  • Vitamina A: contribuisce al mantenimento delle difese naturali contro le infezioni.
  • Vitamine del gruppo B: contribuiscono anche alla salute cerebrale.
  • Vitamina C: riduce la durata e la severità di influenze e raffreddori.
  • Vitamina E: aumenta la risposta immunitaria.

Per potenziare il sistema immunitario e godere di buona salute e benessere, è sufficiente seguire abitudini molto semplici. Sebbene da sole non siano efficaci al 100%, queste abitudini contribuiscono in larga misura a ridurre al minimo i rischi.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Vega Robledo, G. B. (2008). La respuesta Inmune. Medigraphic.
  • Martín, D. D., Martín, A. P., Sanz, J. M., Luengo, M. Á. S., & Soto, M. Á. M. (2009). Sistema inmune y cáncer. Medicine. https://doi.org/10.1016/S0304-5412(09)70601-8
  • Monserrat Sanz, J., Gómez Lahoz, A. M., Sosa Reina, M. D., & Prieto Martín, A. (2017). Introducción al sistema inmune. Componentes celulares del sistema inmune innato. Medicine (Spain). https://doi.org/10.1016/j.med.2016.12.006
  • Abascal, R. V. Alimentación y sistema inmune. EPIGENÉTICA Y ENFERMERÍA:“CUIDANDO DESDE UN ENFOQUE INTEGRAL”, 75.
  • Ollila, J., & Vihinen, M. (2005). B cells. The international journal of biochemistry & cell biology, 37(3), 518-523.
  • Yan, M., Song, Y., Wong, C. P., Hardin, K., & Ho, E. (2008). Zinc deficiency alters DNA damage response genes in normal human prostate epithelial cells. The Journal of nutrition, 138(4), 667-673.
  • Sanz, J. M., Lahoz, A. G., Reina, M. S., & Martín, A. P. (2017). Introducción al sistema inmune. Componentes celulares del sistema inmune innato. Medicine-Programa de Formación Médica Continuada Acreditado, 12(24), 1369-1378.
  • Pittrof, R., Sully, E., Bass, D. C., Kelsey, S. F., Ness, R. B., & Haggerty, C. L. (2012). Stimulating an immune response? Oral sex is associated with less endometritis. International journal of STD & AIDS, 23(11), 775-780.
  • Respuesta inmunitaria: MedlinePlus enciclopedia médica. (2019). Retrieved 9 July 2020, from https://medlineplus.gov/spanish/ency/article/000821.htm
  • Respuesta inmunitaria: MedlinePlus enciclopedia médica. (2020). Retrieved 9 July 2020, from https://medlineplus.gov/spanish/ency/article/000821.htm

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.