Dopamina: che cos'è e a cosa serve?

Controllo dei movimenti e Parkinson, gratificazione e dipendenze, capacità di scelta. Scoprite quali conseguenze può avere un'alterazione nei livelli di dopamina.
Dopamina: che cos'è e a cosa serve?

Ultimo aggiornamento: 19 ottobre, 2021

La dopamina è uno dei neurotrasmettitori del sistema nervoso centrale (SNC). I neurotrasmettitori sono sostanze che agiscono da “messaggeri”, consentendo il passaggio delle informazioni. Permettono, quindi, la trasmissione degli stimoli da un neurone all’altro attraverso l’azione delle sinapsi.

Alcuni neurotrasmettitori sono in grado di influenzare il funzionamento di altri. È il caso della serotonina (correlata agli stati d’animo) che è condizionata dai livelli di dopamina e allo stesso tempo ne viene influenzata.

La produzione e il rilascio della dopamina è affidata a specifici neuroni, ovvero cellule che si trovano  nella regione del cervello chiamata substantia nigra.

Vie correlate alla dopamina: via dopaminergica mesolimbica

La dopamina agisce come neurotrasmettitore.
Il cervello funziona grazie ad una serie di reazioni biochimiche; la dopamina partecipa ad alcune di esse.

Possiamo trovare neuroni dopaminergici in diverse regioni del sistema limbico (talamo, ipotalamo e amigdala cerebrale). Questo sistema regola le emozioni, la memoria, la fame, l’istinto sessuale e altro ancora.

Il ruolo della dopamina è fondamentale in questa area: è generalmente associata alla gestione e al coordinamento del sistema di ricompensa del nostro cervello.

Ogni volta che eseguiamo azioni che il corpo considera benefiche, il cervello rilascia dopamina. Ciò provoca una sensazione di piacere che ci spinge a ripetere quell’azione in futuro (siano esse attività di base come soddisfare la fame o altre più sofisticate come il riconoscimento sociale). Il rilascio di dopamina in questa area può quindi modificare il nostro comportamento o la personalità.

Quando, nei casi estremi, abbiamo un problema di dipendenza (da droghe, alcol, ecc.) il sistema di ricompensa è sovrastimolato.

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Via dopaminergica mesocorticale

I neuroni proiettano alla corteccia prefrontale del cervello. Quest’area è associata ad abilità esecutive come la pianificazione o il processo decisionale.

In questo caso, la dopamina interviene in processi come la capacità di generare alternative, scegliere quella che è considerata migliore ed eseguirla. Un deficit di questo neurotrasmettitore in quest’area è correlato ad alcune malattie come schizofrenia, depressione, ansia sociale, disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).

Via dopaminergica nigrostriatale

Le proiezioni dei neuroni sono dirette ai gangli della base, una regione del cervello che controlla il movimento.

Quando i livelli di dopamina si abbassano, compaiono disturbi del movimento. È il caso del morbo di Parkinson, caratterizzato da rigidità muscolare, tremori, movimenti lenti.

La dopamina è un neurotrasmettitore dalle molteplici funzioni. Il suo deficit è correlato alla schizofrenia e il Parkinson.

Via dopaminergica tubero infundibolare

I neuroni si estendono dall’ipotalamo all’ipofisi anteriore. L’ipofisi anteriore è un organo endocrino responsabile del rilascio di prolattina, ormone che regola la produzione di latte. Questa via è in genere attiva e la dopamina agisce come inibitore della prolattina, tranne dopo il parto, quando l’attività dei neuroni diminuisce. In questo modo, viene rilasciata una grande quantità di prolattina, rendendo possibile l’allattamento.

Via dopaminergica talamica

Esercita la sua funzione nel talamo. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Barcellona ha scoperto che la dopamina può essere correlata alla regolazione del sonno e della veglia. 

Sebbene non sia ancora del tutto chiaro, una carenza di questo neurotrasmettitore potrebbe essere correlata alla produzione di altre sostanze che regolano il sonno, come la melatonina.

È stato anche dimostrato che alti livelli di stress e mancanza di sonno riducono la produzione di dopamina con un abbassamento della qualità della vita. Al contrario, una dieta equilibrata favorisce la produzione di dopamina.

Morbo di Parkinson e dopamina

La dopamina è collegata alla malattia di Parkinson.
Il morbo di Parkinson è strettamente correlato alle alterazioni dei livelli di dopamina.

La dopamina partecipa al controllo dei movimenti muscolari. La malattia di Parkinson si manifesta quando avviene una forte perdita dei neuroni responsabili della produzione di dopamina.

Un calo di questa sostanza genera un’anomalia nell’attività cerebrale che può portare a sintomi tipici come:

  • Tremore.
  • Movimenti rallentati.
  • Alterazione dell’equilibrio e/o della postura.
  • Alterazioni della scrittura.
  • Cambiamenti nel parlato.
  • Rigidità muscolare.
  • Perdita di movimenti automatici.

Capire meglio il funzionamento dei neurotrasmettitori come la dopamina ci permetterà di controllare meglio un gran numero di malattie importanti. Ad esempio, nel caso del Parkinson, già vengono utilizzati farmaci come la levodopa per alleviare i sintomi.


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