Eccipienti dei farmaci: cosa sono?

Per conoscere gli eccipienti di un medicinale bisogna consultare il bugiardino o guardare sulla confezione. In questo articolo spieghiamo come ottenere le giuste informazioni su questi componenti presenti nei farmaci.
Eccipienti dei farmaci: cosa sono?
Franciele Rohor de Souza

Scritto e verificato la farmacista Franciele Rohor de Souza.

Ultimo aggiornamento: 05 novembre, 2022

Probabilmente avrete già sentito parlare di eccipienti dei farmaci o avrete letto questa parola sul foglietto illustrativo di un farmaco pur non sapendo a cosa faceva riferimento.

Gli eccipienti dei farmaci sono i componenti della sua formulazione, a esclusione del principio attivo, che è la molecola terapeutica. Ecco, dunque, che un farmaco si compone principalmente di un principio attivo e di alcuni eccipienti. Questi eccipienti vengono utilizzati per ottenere la forma farmaceutica desiderata.

Dunque, la forma farmaceutica è la disposizione individualizzata alla quale si adattano i farmaci e gli eccipienti. Detto in altre parole, è la presentazione fisica che si dà alle sostanze medicinali per promuoverne la somministrazione. Ad esempio, lo sciroppo è una formulazione farmaceutica per la somministrazione orale, ma le pillole sono un’altra forma farmaceutica diversa dalla prima.

Insomma, gli eccipienti si combinano ad altri principi attivi o farmaci in diverse forme farmaceutiche (per somministrazione orale, intravenosa, anale, ecc..) allo scopo di sintetizzare un farmaco, che è la combinazione delle sostanze menzionate.

A cosa servono gli eccipienti dei farmaci?

Farmaci in compresse.

Gli eccipienti hanno la funzione di favorire la preparazione, la conservazione e la somministrazione dei farmaci. Inoltre, sono gli unici componenti che possono fare la differenza tra un farmaco di marca e uno generico. A seguire elenchiamo gli eccipienti più usati.

  • Agglutinanti: la loro funzione è quella di mantenere unite le componenti. Alcuni dei più utilizzati sono gli amidi, gli zuccheri, il lattosio o zuccheri come lo xilitolo.
  • Diluenti: riempiono il contenuto di una pastiglia o di una capsula, per ottenere una presentazione adatta al consumo. La cellulosa vegetale è un eccipiente il cui uso è molto esteso sotto forma di compresse o pillole in gelatina solida.
  • Disgreganti: fanno sì che il rilascio dei principi attivi migliori nell’apparato digerente.
  • Lubrificanti: sono fondamentali per evitare la formazione di grumi o che gli ingredienti si attacchino ai macchinari, in fase di produzione. Alcune delle sostanze più utilizzate a questo scopo sono minerali comuni, come il talco. Viene anche utilizzato il grasso di steroidi.
  • Rivestimenti: questi eccipienti hanno il compito di proteggere gli ingredienti da agenti atmosferici come aria o umidità. Inoltre, fanno in modo che le compresse dal sapore sgradevole possano essere ingoiate più facilmente. In generale, viene utilizzato uno strato di cellulosa privo di qualunque sostanza allergenica.
  • Edulcoranti: la funzione principale di questi eccipienti è quella di favorire la deglutizione delle compresse, migliorandone il sapore.
  • Aromatizzanti e coloranti: migliorando le proprietà organolettiche dei farmaci e, grazie a ciò, promuovono anche l’adesione alle linee guide terapeutiche.

Come vengono riportati gli eccipienti in un foglietto illustrativo?

Donna che legge un bugiardino.

Solitamente gli eccipienti sono sostanze inerti, vale a dire che non hanno alcun effetto sull’organismo. Tuttavia, in alcuni casi potrebbero esercitare un’azione nota o un scatenare allergia o intolleranza.

Proprio per questo motivo bisogna informarsi sempre sulla composizione di un farmaco, e assicurarsi di usarlo correttamente.

Per conoscere gli eccipienti che contiene un farmaco non bisogna fare altro che leggere il bugiardino del medicinale in questione o la sua confezione. Nel primo caso, gli eccipienti vengono espressi in modo completo, ovvero, prima con la loro Denominazione Comune Internazionale -vale a dire, con il nome con il quale sono noti, seguito dalla lettera “E” (non sempre presente)- e, infine, con la rispettiva numerazione.

Tuttavia, sull’etichetta potrebbe essere riportata solo la lettera “E” con il rispettivo numero; non sempre deve essere presente il nome comune. Prendiamo ad esempio l’eccipiente noto come diossido di titanio. Nei farmaci che lo contengono dovrebbe esserci il prospetto diossido di titanio E171.

Grazie a questa informazione riportata sul foglietto illustrativo è possibile prevenire un certo numero di problemi di salute. Ad esempio, i pazienti celiaci possono verificare in autonomia se la formulazione contiene glutine oppure no. Al tempo stesso, i pazienti con intolleranza al lattosio possono vedere se c’è un qualche componente che potrebbe contaminare il farmaco.

Conclusione

Gli eccipienti sono fondamentali per la produzione dei farmaci. Ne migliorano il sapore, l’aspetto, l’assorbimento e anche la distribuzione del preparato.

Visto che alcuni di questi possono scatenare allergie o intolleranze, prima di assumere un farmaco è fondamentale leggere il rispettivo foglietto illustrativo e chiedere consiglio al medico o al farmacista riguardo la composizione del farmaco in questione.


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