La emorragia cerebrale: cos'è e perché può verificarsi?

L'emorragia cerebrale presenta un tasso di letalità notevolmente elevato e complicazioni molto frequenti. Spieghiamo come riconoscerla e in che modo viene trattata.
La emorragia cerebrale: cos'è e perché può verificarsi?
Leonardo Biolatto

Scritto e verificato il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 13 dicembre, 2022

L’emorragia cerebrale mette a rischio la vita della persona. Consiste in un versamento ematico nel cervello, che provoca un travaso di sangue e impedisce a quest’ultimo di raggiungere adeguatamente tutte le parti dell’organo.

Rappresenta la seconda causa di ictus, o accidente cerebrovascolare. La mortalità da emorragia cerebrale, nonostante i trattamenti oggi disponibili, continua a essere molto elevata. Chi sopravvive, inoltre, presenta spesso complicazioni.

L’incidenza di questa condizione aumenta con l’invecchiamento. Ciononostante, l’età non rappresenta l’unico fattore di rischio.

Che cos’è un’emorragia cerebrale?

Un’emorragia cerebrale è un versamento ematico che si verifica all’interno del cervello. Generalmente provoca la brusca comparsa di disturbi neurologici e può perfino condurre al coma.

Ciò si deve alla mancanza di afflusso di sangue alle altre parti del cervello, dal momento che il sangue non è in grado di proseguire il proprio viaggio attraverso i vasi sanguigni. È importante distinguere tra emorragia cerebrale ed emorragia intracranica.

Le emorragie intracraniche comprendono quella cerebrale e altre che interessano il cranio, ma non il parenchima cerebrale. Per esempio, l’emorragia intraventricolare, subaracnoidea, subdurale ed epidurale.

L’emorragia cerebrale è una delle principali cause di ictus. Si stima infatti che provi quasi il 15% dei casi di accidente cerebrovascolare. Oltre a ciò, presenta una letalità molto elevata, soprattutto durante i primi giorni.

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Sintomi associati

L’emorragia cerebrale è di solito associata a un improvviso disturbo neurologico. In base alla causa che determina l’emorragia, è possibile che il decorso sia molto veloce (entro una o due ore) oppure più lento. I sintomi variano in funzione dell’area coinvolta.

Come nel caso di accidente cerebrovascolare di tipo ischemico, è frequente che si verifichi una perdita di forza in una metà del corpo. In altre parole, se l’emorragia interessa la parte destra del cervello, saranno colpiti la gamba e il braccio del lato sinistro.

Accade spesso che questo stesso lato perda sensibilità o presenti formicolio. Anche le capacità di produrre e comprendere il linguaggio possono risultare alterate. Alcune persone, inoltre, perdono la vista in un occhio.

È frequente la comparsa di mal di testa, vomito, perdita di coscienza e perfino coma. Il mal di testa e il vomito sono di solito associati a un aumento della pressione intracranica dovuto proprio all’emorragia cerebrale.

Donna con dolore alla testa.
Il mal di testa è un segno aspecifico che nelle emorragie cerebrali si presenta però con intensità e in modo persistente.

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Principali cause di emorragia cerebrale

L’emorragia cerebrale può verificarsi per diverse ragioni. Sembra che l’età rappresenti uno dei fattori più rilevanti. L’incidenza aumenta con l’invecchiamento ed è maggiore negli uomini rispetto alle donne.

La principale causa soggiacente è l’ipertensione arteriosa. Il motivo è dovuto al fatto che le arterie cerebrali di piccolo calibro sono molto sensibili all’aumento di pressione.

L’emorragia cerebrale può essere scatenata anche da un trauma. Uno dei motivi per cui è più frequente negli anziani, più inclini alle cadute.

Un’altra causa può essere l’angiopatia amiloide. Si tratta di una malattia che consiste nell’accumulo di determinate proteine sulle pareti delle arterie cerebrali. Dal momento che le arterie diventano più fragili, si verificano frequenti emorragie.

Le alterazioni ematiche, nello specifico i disturbi della coagulazione, favoriscono la comparsa di emorragie cerebrali. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, la causa è dovuta all’uso di alcuni farmaci, come gli anticoagulanti.

L’emorragia cerebrale può colpire anche le persone giovani. Per esempio, il consumo di droghe come la cocaina o le amfetamine aumento del rischio. Anche le malformazioni arterovenose rappresentano un’altra causa relativamente frequente.

Come si tratta un’emorragia cerebrale?

L’emorragia cerebrale è un’urgenza medica. In presenza di qualunque sintomo o segnale, è necessario richiedere assistenza medica immediata.

Prima di tutto, bisogna stabilizzare il paziente. Come nel caso di qualunque altra emorragia, è fondamentale evitare che la persona entri in stato di shock.

È spesso necessario intubare il paziente per garantire la corretta respirazione. Allo stesso modo, si possono somministrare concentrati di piastrine o del plasma fresco. Questa procedura è indicata quando la persona è stata precedentemente sottoposta a un trattamento a base di anticoagulanti.

Secondo quanto spiegato nel Manuale MSD, anche la vitamina K riduce l’emorragia in questi pazienti. In presenza di grave ipertensione arteriosa, è indicata la somministrazione di farmaci antipertensivi. Ciononostante, si tratta di un intervento molto delicato, perché se la pressione si riduce eccessivamente, il quadro può aggravarsi.

Per trattare l’emorragia cerebrale, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per aspirare il sangue accumulato e ridurre così la pressione intracranica. È riservato ai casi in cui l’emorragia ha determinato un deterioramento neurologico progressivo oppure se a essere coinvolto è il tronco encefalico.

Possibili complicazioni e prognosi

Un’emorragia cerebrale presenta un tasso di letalità molto alto, intorno al 40%. Inoltre, le persone che sopravvivono tendono a presentare complicazioni.

La maggior parte delle complicazioni si deve all’espansione dell’ematoma o dell’edema che si forma intorno all’area colpita, oppure come risultato del danno a carico del tessuto cerebrale dovuto al mancato apporto di sangue. Possono manifestarsi convulsioni, incapacità di parlare e problemi alla vista.

Allo stesso modo, accade di frequente che la persona che sopravvive presenta intensi mal di testa e perdita di sensibilità e di mobilità. La prognosi è negativa, anche se può variare in funzione della gravità dell’emorragia.

A ogni modo, la maggior parte dei pazienti necessita di terapia. Le terapie di riabilitazione sono volte al miglioramento del linguaggio o della mobilità, oppure al recupero di altre funzioni.

Emorragia cerebrale: paziente che ha subito un ictus cerebrale.
Le terapie di riabilitazione cercano di recuperare alcune funzioni perdute dal paziente.

L’emorragia cerebrale è un evento grave

Chi sopravvive a un’emorragia cerebrale deve tenere conto di alcuni aspetti. Innanzitutto, dovrà tenere sotto controllo la pressione arteriosa. Per prevenire un nuovo episodio, è importante adottare uno stile di vita sano.

Le persone di età avanzata che soffrono di ipertensione arteriosa corrono un rischio molto alto di emorragie. Di conseguenza, è necessario ridurre al minimo il rischio di cadute e sottoporsi a frequenti verifiche.


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