Esami per le malattie sessualmente trasmissibili

Le malattie sessualmente trasmissibili non sempre presentano sintomi. Di conseguenza, non si può informare il partner né adottare le misure adeguate.
Esami per le malattie sessualmente trasmissibili
Sergio Alonso Castrillejo

Revisionato e approvato da il farmacista Sergio Alonso Castrillejo.

Ultimo aggiornamento: 11 ottobre, 2022

Se siete sessualmente attivi, soprattutto con più partner, è consigliabile realizzare con periodicità degli esami per le malattie sessualmente trasmissibili (MST). In particolar modo, se avete avuto rapporti sessuali a rischio o, in altre parole, senza protezione.

Gli esami per le malattie sessualmente trasmissibili sono, nella maggior parte dei casi, veloci, efficaci, indolori e gratuiti. In genere, non sono compresi tra gli esami medici di routine; quindi, se credete di poter essere stati contagiati, dovete richiederli.

Quali sono gli esami per le malattie sessualmente trasmissibili?

Prelievo del sangue tra gli esami per le malattie sessualmente trasmissibili
In caso di comportamenti sessuali a rischio, sottoporsi agli esami adeguati consentirà di rilevare possibili malattie sessualmente trasmissibili.

Gli esami per diagnosticare un’eventuale MST dipendono dai sintomi riferiti dal paziente. Il professionista sanitario porrà alcune domande per determinare quale esame diagnostico è il più adeguato al caso.

Se il medico non è certo di quale malattia sessualmente trasmissibile potreste essere affetti, si baserà sui sintomi manifestati. I risultati degli esami possono richiedere giorni o settimane, mentre altri sono istantanei.

Anche se a ogni MST corrisponde un preciso esame diagnostico, come regola generale sono compresi:

  • Analisi del sangue: sierologia.
  • Analisi delle urine.
  • Tampone faringeo: raschiamento della superficie interna della guancia.
  • Esame fisico: osservazione dell’area genitale.
  • Raccolta di campioni di secrezioni, piaghe o vesciche per una successiva coltura.

In quali casi bisogna sottoporsi agli esami per le malattie sessualmente trasmissibili?

Esame diagnostico per le malattie sessualmente trasmissibili
In presenza di determinati sintomi, il medico sceglierà gli esami più adatti alla diagnosi di eventuali MST.

Gli esami diagnostici dipendono dal tipo di MST che si desidera rilevare. Nelle righe che seguono specificheremo in quali casi dovreste valutare la possibilità di sottoporvi a degli esami in funzione delle malattie più comuni.

HIV ed epatite B

L’HIV, o virus dell’immunodeficienza umana, attacca e debilita le cellule del sistema immunitario. L’esame diagnostico analizza la presenza di anticorpi del virus nell’organismo del paziente.

D’altra parte, l’epatite B è un’infezione virale che attacca il fegato. Gli esami diagnostici sono orientati a rilevare la presenza dell’antigene HBsAg nel sangue del paziente. Richiedete nel vostro centro di salute di sottoporvi a esami per l’HIV o l’epatite B nei seguenti casi:

  • Voi o il vostro partner avete avuto altri partner sessuali nel corso dell’ultimo anno.
  • Vi è stata diagnosticata un’altra infezione sessualmente trasmissibile oppure ne presentate i sintomi.
  • Avete condiviso siringhe o siete stati esposti a situazioni nelle quali queste non sono state sterilizzate correttamente.
  • Siete stati costretti ad avere rapporti sessuali contro la vostra volontà.

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Clamidia e gonorrea

La clamidia e la gonorrea vengono diagnosticate attraverso l’analisi delle urine o la coltura di campioni di secrezioni dell’area genitale. Queste infezioni possono essere asintomatiche. Di conseguenza, si consiglia di sottoporsi a esami diagnostici nei seguenti casi:

  • Siete affetti da HIV.
  • Avete meno di 25 anni e avete avuto rapporti sessuali a rischio: un nuovo partner sessuale o più partner.
  • Siete stati vittime di violenza sessuale.

Herpes genitale

L’herpes genitale è un’infezione virale che può essere asintomatica. In caso di rapporti sessuali con una persona affetta da questa malattia, è importante sottoporsi agli esami diagnostici pertinenti.

In genere, il medico effettuerà un tampone delle secrezioni genitali e delle piaghe caratteristiche di questa infezione. Potrebbero essere necessarie anche delle analisi del sangue. I risultati non sono necessariamente conclusivi, perché dipendono dalla fase nella quale si trova l’infezione e dalla possibilità che si presentino falsi negativi.

Che fare se il risultato è positivo?

Ragazzo con preservativo in mano
In qualunque caso, l’impiego di metodi contraccettivi di barriera costituirà la prevenzione migliore nei confronti delle MTS.

Anche se ci sono alcune MST prive di cura, è possibile controllarne i sintomi ed evitare il contagio al proprio partner sessuale. In caso di risultato positivo, bisogna seguire le seguenti raccomandazioni:

  • Effettuare ulteriori esami.
  • Informare il partner e adottare adeguate misure di prevenzione.
  • Il vostro o i vostri partner sessuali devono sottoporsi agli stessi esami.
  • Seguire il trattamento stabilito dal medico.

Avere rapporti sessuali sicuri usando i metodi contraccettivi adeguati rappresenta la più importante forma di prevenzione. Chiedete informazioni al medico sulle misure che dovete adottare e i metodi di protezione più sicuri. Non allarmatevi e assumete delle precauzioni per godere pienamente delle vostre relazioni.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.